BENITO VACCARINI

L’ ho conosciuto una decina d’anni fa, perché allora incominciavo a frequentare la Classe Meteor che mi affascinava per la qualità e longevità della barca e per quella simpatia che emanavano gli uomini e le donne che la usavano in regata o più semplicemente in crociera.

Avevo posseduto precedentemente barche un po’ più grandi e conosciute come il Rivetto, il J24, il Fun, ma il Meteor è essenziale, è per gente spinta da pura passione e spesso pochi soldi, mai esibizionista, fiera del proprio mezzo che ha doti eccezionali in assoluto ed in particolare se si considera il rapporto costo-prestazioni.

Benito ha messo diverso sale nella minestra che ho consumato per anni, è stato un Capoflotta per il Lario molto attivo, tutti noi della zona ne abbiamo conosciuto i pregi e i difetti, ma chi non ne ha? Ha diffuso certamente la passione per il Meteor in tanti neofiti giovani o meno., l’età in questa classe è un particolare irrilevante.

Benito ha fatto personalmente scuola a moltissimi prima sul Verbano e poi da noi, qui ha spesso contattato tuti i possessori di Meteor sul nostro lago, regatanti e non, con instancabile determinazione per cercare di mantenere vivace la Classe.

Ho avuto scontri duri con lui perché a volte era un testardo, arrivava alla sopraffazione per seguire una sua idea che sosteneva soprattutto. Questa affermazione non è irriverenza, anche se a qualcuno potrebbe sembrare. Contestavo questo suo modo di fare e lui stesso mi dava ragione, ma non cambiava perché voleva essere così, giustificando il suo operato col suo fine ultimo, far progredire la Classe Meteor.

Oggi profondamente addolorato per la sua scomparsa devo riconoscere che ci è sempre riuscito!

Perché è successo l’incidente? Per il suo atteggiamento di sfida, che era nella sua indole, per il suo coraggio mal gestito.

Non aveva paura, aveva dei mezzi fisici eccezionali nonostante i suoi anni, conosceva la sua barca meglio di chiunque, dava esempio di capacità, di ardimento e di combattività, mancherà a tutta la Flotta Lario, impossibile sostituirlo.

Speriamo che i giovani, ma anche gli altri, abbiano da lui imparato qualcosa cogliendo il positivo da quest’uomo unico ed irripetibile.

Ciao Benito, ti vogliamo bene, speriamo che anche "di là", quando ci troveremo, si possano fare insieme ancora delle belle "regate"! Tu nel frattempo organizzerai, come sai fare, istruzioni, giudici, percorsi e premi!

                                                                        Stefanon.