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webmaster Comitato Pro Grotta Paglicci
Angelo Del Vecchio


Riaprono gli scavi a Grotta Paglicci - 1 maggio 2000
ALTAMURA
nuova scoperta nella Valle dei Dinosauri
C'ERA UNA VOLTA, 65 MILIONI DI ANNI FA
 


   ritorno a "Accademia di Talia"

 

   Rignano Garganico (Foggia).

Riprendono gli scavi a Grotta Paglicci, il sito paleolitico di fama internazionale ubicato nei pressi di Rignano Garganico, che ha portato alla luce, negli ultimi trent'anni, oltre 40.000 reperti (con una datazione che va dai 350.000 agli 11.000 anni da oggi), tra pitture parietali (le uniche in Italia), scheletri umani, graffiti, strumenti litici, focolari e fossili di animali e piante estinti da centinaia di millenni. Anche questa volta a dirigere gli scavi è il Prof. Arturo Palma Di Cesnola del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell'Università di Siena, coadiuvato dal Prof. Franco Mezzena della Sovrintendenza Archeologica della Valle D'Aosta e da numerosi ricercatori dell'ateneo senese. Gli scavi saranno divisi in due momenti, uno dedicato alla ricerca e l'altro al riattamento del cosiddetto Riparo Esterno, la parte più antica di Paglicci, quella che dovrebbe portare alla luce resti di 400-500.000 anni fa (Homo Erectus). La sistemazione della parte esterna della grotta - crollata nel corso degli anni anche per via delle strampalate ricerche di un cercatore di tesori, tale Leonardo Esposito da Sannicandro Garganico, che la fece saltare in aria definitivamente con dell'esplosivo intorno agli anni '70 - rientra nel finanziamento Pop da 1 miliardo ottenuto dal Comune di Rignano Garganico e dal Centro Studi, che dovrebbe portare anche all'apertura del relativo Museo (una sorta di allargamento dell'attuale Mostra Iconografica Permanente, con l'innesto di numerosi reperti oggi sparpagliati per il mondo). Il Pop, tuttavia, ha esaurito già la parte di finanziamento dedicata agli scavi, per cui da settembre prossimo si sarà costretti ad una nuova emergenza fondi. Tutto ciò potrebbe scongiurarsi con uno stanziamento ad hoc da parte dell'Ente Parco (ma manca ancora il decreto attuativo sulla nuova perimetrazione, Paglicci è ancora legalmente fuori dall'area protetta), della Comunità Montana del Gargano (che sulla carta avrebbe già stanziato 50 milioni), dell'Ente provincia (l'unica struttura pubblica territoriale che non ha mai stanziato alcun fondo per gli scavi) e della Regione Puglia (tramite Agenda 2000). Se poi il Governo nazionale si decidesse ad approvare con tempestività il cosiddetto "Parco Archeologico di Grotta Paglicci", Ddl dell'On. Nicandro Marinacci, il problema si risolverebbe subito alla radice. Nel frattempo il Comitato Pro Grotta Paglicci del Preside Paolo Gentile si sta attivando per sollecitare gli enti interessati e il Comune di Rignano "a non soprassedere ulteriormente sulla questione e ad attivarsi affinché gli scavi proseguano regolarmente e si incentivino in termini di durata e di ricerca". "Ormai la fama di Paglicci ha oltrepassato i confini europei - aggiunge Gentile - e per questo non è fantasioso pensare ad un finanziamento da parte della stessa Unione Europea e di organismi superiori. Come associazione ci siamo impegnati e ci impegneremo ancora in questa direzione, alla fine qualcosa dovrà pur giungere". Intanto, numerose sono le richieste di visite guidate pervenute sui terminali del Comitato da parte di scolaresche, associazioni e singoli cittadini, mentre sono state portate in paese nei primi quattro mesi dell'anno oltre 500 persone.


pugliain.net

grottapaglicci.it

 





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