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di Marianna Buccafurni:

"Stati d'animo" tratti dal libro IO

Betulla

 Invalida

Calagonone

Donna

Pomeriggio

Lillà 

L'IO di marianna

Viaggi

Sognando un viaggio sull'oceano
e ritrovarsi in una città d'arte

Per visitare il web-site di Marianna --->

casa.b@libero.it    
   

 

ritorno a "Accademia di Talia"

Stati d'animo tratti dal libro "IO"

Sono molto stanca
Non ho forza né fisica né psichica
Li chiamano episodi depressivi
Disturbo bipolare
Attacchi di panico
Tutti o quasi accettano questa definizione
Nella società
Quando ho periodi di benessere
Per le persone che mi circondano tutto è normale
Mai nessuno può capire lo sforzo
La fatica
A volte la finzione
Per continuare a vivere questa vita
Di donna normale
Madre moglie lavoratrice
Spesso con buoni risultati
I miei cari mi rimproverano di essere scontrosa
Oggi ho la sicurezza di essere
Una persona gentile timida gioiosa
Ci sono giorni che ho tanta voglia di vivere
Amo la natura come poche cose al mondo
Che non siano i miei simili
Spero e ho fiducia che tutto questo
Un giorno si capovolgerà
E questa donna che soffre e ama molto
Impari a gioire della vita e dell'amore!

giugno 95


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Betulla

Non piangere bambina
Sei piccola ancora
Donna lo sei stata per molto tempo
Credevi che basta volere per costruire?
Non è così !
I materiali vanno ben mescolati
quando si essiccano a lungo e difficile diluirli
tu piangi perché non riesci neanche con il tuo calore a scioglierli.
Hai ancora creduto che la vita esisteva
ma quale, non riesci a capire
O forse e proprio questo ?
Stai capendo situazioni, grandi parole
realtà fantastiche, da favola
tu hai ascoltato, non hai giudicato
c'è chi non ha capito, ma è capace a giocare a nascondiglio
peggio per lui !
Perde una betulla rara
con te ha giocato perché ha capito che lo amavi
Cosa né sa lui dell'amore
Del dolore, della rabbia
Della voglia di dire, stupido non hai capito nulla
Della notte che ti afferra per mano
E ti chiede di andare
Perché lui non c'è, almeno con te
Tu gli hai creduto, ti ha detto che ti vuole veramente
Ma dove, ma quando
Solo se ha bisogno di una caramella alla menta.
E tu piangi bambina, perché vuoi il cioccolatino fondente
Perché dolce, perché forte, perché deciso!

febbraio 99


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Invalida

Sono immobile
Non posso muovermi
Non posso decidere nulla
Mi manca la forza fisica
Mi sento un'invalida!
Non è evidente
Quel che si nota è l'aspetto esteriore
Forte, rassicurante
Risoluto
Vi sbagliate
Sono solo un'invalida!


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Calagonone

Alta è la scogliera!
Dietro spunta l'alba
Dopo l'alba vedo il sole
Dietro il sole c'è un sorriso
Giù in fondo vedo un'ombra
Dietro l'ombra c'è una vita!
Ancora la scogliera
In pianura l'immensa brughiera
Attraverso il traforo
Ritrovo la luce
Continuo il viaggio
Riappare la scogliera
Guardo lontano
Ci sono le nuvole
Dietro le nuvole vedo i pensieri
Alzo gli occhi e vedo il mare
In fondo al mare c'è la vita
La mia vita!

26/6/2000


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Donna

A te donna di una infanzia lontana
Ti osservo con attenzione
La mente torna indietro nel tempo
Un tempo lontano
Era d'estate
Piazza di Siena è soleggiata
La piccola chiesa è affollata
Lo sposo è già li
Arriva lei, la sposa
È giovane e molto bella
Tu sei in prima fila
Ti osservo con tenerezza
Un caschetto biondo
E due grandi occhi azzurri
Fissano la sposa
Il ricordo?
Una dolce emozione!
Oggi la scena e simile
Si sono invertiti i ruoli
Quella bimba bionda
È una donna molto bella
In un'altra chiesa
Anche questa affollata
Sull'altare e salita dopo dell'uomo
Un adolescente
L'emozione si ripete
Questa scena non prevista
Mi disorienta
Ancora una volta si invertono i ruoli
Non si celebra un matrimonio
Ma ricevono un sacramento
Madre e figlio insieme!
Giù in fondo alla chiesa
C'è una donna avvolta in un abito rosso
Oggi sola!
Che ama la vita e si emoziona
Un'emozione molto forte
Come in quel matrimonio a piazza di Siena
Molto tempo fa
L'amore non ha età!

14/10/2000


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Pomeriggio

Che sta facendo adesso?
Forse dorme
Forse pensa
Forse piange
forse sta morendo
NO
Sono sicura sta vivendo!
Vivendo un sogno
Molto bello per esser vero
Non voglio svegliarlo!

17/5/2000


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Lillà

Sono intimidita
Da un gesto tanto tenero!
Si abbiamo condiviso
Gli spazi
Nelle sere buie
Nei giorni di festa
In campagna
All'ombra della quiete
La casa è piccola
Per ospitare tutti
Noi sempre in molti
Uomini "amici"
Donne complici
Di un gioco di squadra
Questa sera
In quella casa
Al sesto piano
Ho percepito il profumo
Dei lillà
Si confonde
Con l'aroma di cera
Di una candela profumata
Finita la scorpacciata
Nel silenzio della penombra
Bisbigliamo come le api
Inebriate del profumo
Dei lillà
Mi sorprendo emozionata
Gli uomini si alzano
Uno dopo l'altro
A turno si avvicinano
Alle dame
Amiche di giornate piacevoli
Di lunghe chiacchierate
Grandi mangiate
Davanti al camino
Eccoli
Sicuri e generosi
Con un gesto delicato
Fanno dono
Alle dame
Amiche e complici
Di un simbolo
E percepisco
La delicata e sincera
Fragilità
M'intimidisce
Nell'aria c'è profumo
Di lillà!

26/12/2000


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IO

Marianna, dopo averci inviato alcuni "stati d'animo" tratti dal suo libro "IO", ci fa dono di tutta l'opera. Grazie!
Ne pubblichiamo l'incipit e vi diamo la possibilità di scaricarlo in formato ".pdf" cliccando su --->
[ IO.pdf 689KB ] il file è di circa 700 KB ... ci vuole, quindi, un po' di pazienza. Sarà premiata!

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 per visualizzare il Libro 


Marianna ha un difetto: gli occhi azzurri
Marianna ha un difetto: un abito regalato
Marianna ha un difetto: è lucida
Marianna ha un difetto: è dolce
Marianna ha un difetto: è sensuale
Marianna ha un difetto: è morbida
Marianna ha un difetto: belle mani
Marianna ha un difetto: è bambina
Marianna ha un difetto: bacia
Marianna ha un difetto: sa piangere
Marianna ha un difetto: gambe snelle
Marianna ha un difetto: molte curve
Marianna ha un difetto: capelli biondi
Marianna ha un difetto: molte foto
Marianna ha un difetto: si emoziona


O sonnu sonnu veni
veni a cavallu e non veniri a pedi
o sonnu veni e pigghiatillu
dumani a mezzujurnu portamillu
u figghiuzzu mio voli dormiri
voli dormiri voli ripusari


Marianna ha un difetto: è intelligente
Marianna ha un difetto: è paziente
Marianna ha un difetto: il cuore
Marianna ha un difetto: vive
Marianna ha un difetto: è rose
Marianna ha un difetto: profuma di miele
Marianna ha un difetto: è castellana
Marianna ha un difetto: sorride
Marianna ha un difetto: è neve
Marianna ha un difetto: è lago
Marianna ha un difetto: viaggia
Marianna ha un difetto: sogna
Marianna ha un difetto: è sensibile
Marianna ha un difetto: è pietra
Marianna ha un difetto: è acqua


Mammata ti fici unu lettu di rosi
dormi figghiu miu e ti riposi
mammata ti fici unu lettu di menta
o geniali meu dormi e t’addormenta
mammata ti fici unu lettu di sciuri
dormi figghiu beddizza d’istu cori


Marianna ha un difetto: è carne
Marianna ha un difetto: è ciliegia
Marianna ha un difetto: dorme
Marianna ha un difetto: è golosa
Marianna ha un difetto: è formica
Marianna ha un difetto: intriga
Marianna ha un difetto: legge
Marianna ha un difetto: è meraviglia
Marianna ha un difetto: freme
Marianna ha un difetto: grida
Marianna ha un difetto: è libera
Marianna ha un difetto: è memoria
Marianna ha un difetto: scrive
Marianna ha un difetto: è cervello
Marianna ha un difetto: è tenerezza
Marianna ha un difetto: è amore
Marianna ha un difetto: è Marianna


l’uva e le ciliegie mangiate (con i semi sputati)
le strade massacrate
le pietre calpestate
la nebbia bevuta
l’amore consumato
il vento afferrato
la notte illuminata
la vibrazione sospesa
la maledizione trattenuta
il vino ubriacato
la malattia ammalata
le lettere ritrovate (e poi scritte)
il corpo esplorato
la corda strappata
la sabbia soffiata
il dolore impazzito
l’incubo cancellato
le scarpe inchiodate
l’occhio elettrizzato
il letto consacrato
il sangue raffreddato
il seno incatenato


sono i pregi di Marianna
ma sono ben poca cosa rispetto al suo istinto...

***
Firenze, maggio 1998


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Viaggi

Ricordi di viaggi
Pietrificati
Si concentrano nella memoria
Nella visione di una baita
Tra il verde e la roccia
Di un luogo sconfinato
Nella memoria

agosto 2001


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Sognando un viaggio sull'oceano e ritrovarsi in una città d'arte

Voglio imparare a camminare su strade pianeggianti, lineari luminose dove non c'è nebbia.

Il cuore è gonfio come una pietra, una rondine vola bassa, lo so è mia amica, a modo suo mi avvicina alla realtà. È un lasciare la presa sui buoni propositi dell'illusione: quando sono triste mi salvo dai falsi modelli, dell'allegria a tutti costi. Riflettendo, durante la giornata quando sono al lavoro, quando vado a fare la spesa, quando incontro "gli amici", le persone che amo, nessuno nota la mia tristezza.

Quando decido di essere triste, sto ascoltando la mia anima, ma se non avverto in tempo, i limiti della mia "fragilità" sbatto il capo contro il muro. A quel punto faccio mia l'idea di accettarli, e ogni giorno che passa mi rendo conto della potenza della mente, che ritorna all'Io semplicemente, l'essere triste fa parte della vita. Ma il corpo, la mente, l'anima sono affamati di pace, cosi mi lascio trasportare dalle mie banalità dal sapore gradevole verso nuovi orizzonti. L'unico dovere che ho oggi è di essere serena, riuscire a trasmettere il mio amore. La malattia dell'anima la considero come una pianta, con molte radici che si diffondono sotto terra, che raramente sono visibili. Pensando al mio vissuto, nonostante le difficoltà per vivere il presente, l'amore cresce, cammina e si diffonde, il tempo e inesorabile, spesso mi fermo a pensare, e mi rendo conto che in ogni periodo della vita ci sono passaggi obbligati, non solo di doveri, ma anche di piaceri, di gioie, a volte mi ritrovo coinvolta in un mondo che non "concepisco", mi sfuggono i momenti in cui potrei gustare i piccoli frutti di questa stagione, ci sono giorni che mi capita di fermarmi senza un perché, mi guardo intorno e mi rendo conto che gli spazi sono ben scanditi, è danno il via "all'uragano".

Nel bel mezzo della vita mi fissa facendomi capire che la giovinezza è andata, chiedendomi il conto su quanto ho fatto, ma su questo non ho timori, so di avere dato molto. Lui, l'uragano mi raccomanda di non sprecare il tempo che resta, mi suggerisce d'essere me stessa, mi sto impegnando su questo.

Faccio un bel viaggio, ho tante energie, desideri, creatività, amore, ho voglia di sole, di neve. Il biglietto è già pronto. Parto oggi stesso: prima tappa una città d'arte. C'è anche lo sciopero dei treni. Ma non rimando l'avventura… Mi avvicino al binario e in lontananza vedo un gruppo di persone che va in direzione dei convogli. Le porte si aprono velocemente, che fortuna! Il presidente del consiglio d'Europa rientra a casa per il fine settimana, si parte in perfetto orario. Alla stazione mi aspetta un amico, andiamo a cena in un ristorante di piccoli "artisti", l'acqua cade incessantemente da due giorni. La serata è stata piacevole, raggiungiamo l'albergo, sono stanca e dolorante, il letto mi aspetta, mi tuffo sotto le calde coperte sperando in un sonno piacevole.

Il mio amico mi parla dei progetti che ha fatto per questi giorni. Sento che i muscoli del viso si distendono, gli occhi si chiudono regalandomi un sonno profondo. La mattina, successiva il mio umore è sereno, guardo fuori dalla finestra, c'è nebbia e piove ancora, ma il clima non condiziona i nostri progetti. Inizia l'escursione: prima tappa, incontro nel paese di Piazza un amico del tempo andato, macellaio, vecchio rallysta, oggi colleziona auto d'epoca. Ci osserva con discrezione, mi rendo conto che nonostante siano passati molti anni da quando ci ha visti per la prima volta, andare in cerca di "ruderi" insieme, lui non ha mai concepito quest'amicizia sbilanciata. In questo giorno di un grigio intenso gusto la visione dura nella valle del Reno, la ghiacciaia della Madonnina è ormai in disuso dai primi anni del secolo.

E poi Pracchia, in passato è stato il centro più importante della valle, oggi è completamente abbandonato. Orsigna, un tempo valle di carbonai, con i mulini ad acqua in cascata recuperati e valorizzati per produrre farina di castagne con l'antica lavorazione. In questa valle oggi c'è freddo e molta nebbia, il ruscello è ingrossato per l'abbondanza della pioggia ed emana musica e profumo, d'assoluto benessere. Ora capisco il nostro amico Tiziano, scrittore conosciuto in molti paesi del mondo, che per diversi mesi all'anno vive in questi boschi; anche Carlo ha abbandonato il suo studio di fotografo nella città d'arte per impegnarsi a recuperare ruderi e tradizioni della valle dell'Orsigna. Il mio giovane amico invece è un gran conoscitore d'arte e tradizioni popolari. Nel pomeriggio il viaggio continua al gran museo d'arte contemporanea, a gustare le straordinarie ed emozionanti opere di Yves Klein dai colori inebrianti: posso sognare un mondo luminoso che supera l'immaginazione del reale. La sera la cena in un ristorante tipico, la mia guida è attenta a tutto ciò che facciamo: da molti anni a periodi scanditi nel tempo m'insegna a gustare l'arte, la cultura sommersa, quella che non fa moda. Non è semplice per una donna dividere interessi e vera amicizia con un uomo più giovane, senza essere amanti. Sì, è vero, siamo una coppia sbilanciata, in questa società dove l'apparire occupa il posto predominante. Ho vissuto la bellezza, il profumo, i colori dell'inverno, "l'amore" di un uomo che riesce a leggere un'infinità di desideri guardandomi solo negli occhi, in un giorno morbido come la neve. In questo viaggio senza pretese. Io ho vissuto!

febbraio 2003


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