Margherita Guidacci Leonardo Rosito L.
Rosito e M. Guidacci Pietro Parigi A. Zagari e P. Parigi Voltolino Fontani Nedo Luschi I
ragazzi
di Terezìn e
la fotografia
di Claude Andreini I
ragazzi del Darfur

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Leonardo Rosito
in "Santa Croce" |
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A chi, entrato nella Chiesa di Santa
Croce, percorre tutto il corridoio della Sacrestia, appare la
"Cappella del Noviziato" (Cappella Medici).
Quasi nascoste nella sacrestiola a sinistra dell' Altare, sono
collocate due opere di Leonardo Rosito:
- il Tabernacolo
- e il piedistallo per lo stesso.
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![[ Santa Croce - Cappella del Noviziato o de' Medici ]](../immagini/scroce_cappella-medici.jpg)
[ per talune note sulla Cappella,
cliccare sull'immagine ]
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Il Tabernacolo, opera del 1985, rappresenta:
- nella porta del Ciborio, Cristo che
spezza il pane
- nelle formelle laterali, Angeli adoranti.
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Il piedistallo, che fu ordinato al Maestro
dai Frati della Basilica, prosegue il discorso tematico e stilistico
già iniziato con la "Via Crucis dell'umanità"
( 1984 ) e perseguito anche con il tabernacolo nel 1985. |
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L'opera, che si sviluppa su tre lati del
piedistallo, svolge il tema della "Chiamata Universale alla
Salvezza", in consonanza con la solenne chiusura del II
millennio cristiano. L'iniziativa è dei Francescani Conventuali
della Basilica fiorentina, mentre il progetto, totale e nei minimi
particolari, è affidato, come di solito, al Padre Massimiliano,
fratello dell'artista e Direttore della rivista . |
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[ per una vista migliore
delle formelle, cliccare sulle stesse ] |
La tematica viene espressa in nove formelle
bronzee disposta su tre fasce
Nella prima fascia abbiamo l'elaborazione
di un concetto espresso da San Paolo secondo cui il Cristo avrebbe
unito i due popoli, in cui si riteneva che Dio avesse diviso
l'umanità: il popolo eletto e quello dei pagani. L'idea
è espressa in maniera veramente efficace con il Gesù
Bambino della formella centrale verso il quale si dirigono i
Re Magi e la regina di Saba, che pur non appartenendo al popolo
ebraico, ebbero l'intuizione della divinità del Cristo. |
Nella fascia centrale, la samaritana ed
il figliol prodigo delle formelle laterali vengono abbracciati
dal Cristo nella formella centrale a simboleggiare l'accoglienza
riservata da Cristo anche a chi aveva smarrito la retta via ed
a chi, come la Samaritana, era ritenuta degna di disprezzo non
solo come peccatrice, ma anche perché non ebrea. Scena
inedita nell'iconografia cristiana. |
Nella terza fascia, a sinistra i due inviati
da Giosuè ad esplorare la terra promessa, tornano con
un gigantesco grappolo di uva simbolo della grandezza della ricompensa
divina agli uomini puri. A destra il contadino che separa il
grano dalla pula simboleggia il giudizio universale. Al centro
il banchetto divino a cui saranno chiamati tutti gli uomini giusti. |
Anche in questa impegnativa opera Rosito
si è dimostrato artista completo, capace di coniugare
valori formali con le profonde indicazioni biblico-teologiche
del fratello, dando così nuova vita ad episodi molto lontani
nel tempo, ma sempre attuali. |
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