Niente di meglio per tenersi in forma che fare, a passo sostenuto, il giro largo nel Parco Fabbricotti, così mi avevano suggerito. E così di buon mattino cominciò la sgambata e accanto ad uno dei cancelli laterali INCONTRO vestigia dimenticate semi coperte dal verde. Nessuno sa dirmi niente. Poi, molto poi, ad un convegno vengo a sapere che si tratta delle macerie della Chiesa degli Armeni...
   

Così scrivevamo nell'ottobre del 1999 e, mese dopo mese, vedevamo crescere intorno a loro le erbacce... erano proprio dimenticate!!!
Quando, nell'INFORMATORE della COOP, di febbraio 2002, leggiamo che:
"... ora sono finalmente in corso restauri importanti per il recupero della facciata (sulla quale torneranno anche due statue ricoverate nel 1950 nella Chiesa del Soccorso) e il ripristino della cappella superstite, al cui interno saranno ricollocati i preziosissimi altari marmorei recuperati nel dopoguerra e depositati (???) nel giardino di Villa Fabbricotti."
Apprendiamo poi, che il restauro della Chiesa di San Gregorio è davvero iniziato sotto il patrocinio del Patriarcato Armeno di Cilicia.
Depositati non ci sembrerebbe il termine più appropriato e quel preziosissimi non attirerà mica qualcuno?
Comunque evviva, a questo punto però ci domandiamo:
"Ci sarà speranza anche per il PONTE DI MARMO?"
Noi ci speriamo.

Il restauro della facciata è completato con successo e la Chiesa di San Gregorio è tornata a splendere e ad illuminare una delle più suggestive vie di Livorno; ma i reperti stanno ancora soggiornando a Villa Fabbricotti...

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