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Giovanni Fattori

  aggiornamento 


Firenze. Prima superiore. Si scende chiassosi dall'1 [il tram, anzi il "tramme" n.ro 1 che dalle Cure andava al Duomo] in piazza San Marco. Visita in chiesa (con candela se c'è compito!). S'infila Via Cesare Battisti e si costeggia l'Istituto Geografico Militare. Sul muro di fronte ci si para, ogni mattina, questa lapide con tanto di testa:

 

[ Busto di Giovanni Fattori ]In questo studio dell'Accademia
Francescanamente lieto di pane
GIOVANNI FATTORI
Purissimo artefice etrusco
Disegnò incise dipinse
Insegnando ai discepoli e ai posteri
Che arte è libertà da ogni formula
Nova ed antica

N. il VI - IX - MDCCCXXV
M. il XXX - VIII - MCMVIII

Il XXIX - XI - MCMXXV
Firenze qui ne eternava il ricordo
Per volontà del Comune


E' quella frase "lieto di pane…" che ci colpisce.
Ci intriga. Ed ogni mattina gli si fa la "riverenza", sperando nel pane…
Anna, l'intellettuale del gruppetto dell'1, poco prima di Natale ci rifila un piccolo assaggio di ricerca alla Marucelliana sul personaggio.

 

 
GIOVANNI FATTORI

Era nato a Livorno da una modesta famiglia di artigiani. Sentì presto la vocazione alla pittura e andò a studiare all'Accademia di Firenze. Fu allievo del Bezzuoli e, dopo aver esordito con una pittura accademica, si unì ai macchiaioli che incontrò al Caffè Michelangelo. Ne divenne il rappresentante più autorevole.
Vinse il concorso Ricasoli con "La battaglia di Magenta" e fu premiato nel 1866 con "L'attacco alla Madonna della Scoperta".
Oltre a scene di battaglia e di vita militare, dipinse ritratti, paesaggi maremmani, scene di vita quotidiana approfondendo l'uso e la funzione della luce e del colore.

Chi l'avrebbe mai detto che dopo tanti anni sarei andata ad abitare a due passi dal Museo (*) a Lui dedicato?

[ G.Fattori - La Signora Martelli a Castiglioncello

La signora Martelli a Castiglioncello (1867)

Perché è l'opera che preferisco per il senso di grande quiete che emana.


(*) Per la precisione ora il Museo è stato trasferito da Villa Fabbricotti a Villa Mimbelli

   

    

   Cento Capolavori Restaurati
   

L'evento clou dell'estate 2001 è rappresentato dalla mostra Cento Capolavori Restaurati, ovvero le incisioni di Giovanni Fattori, che apre i battenti oggi (16 giugno 2001) alle 18 presso il Museo Civico di Villa Mimbelli.
Giovanni Fattori, indiscusso "maestro della macchia", viene indicato dalla critica anche come il più grande incisore dell'Ottocento italiano; del corpus totale di 156 acqueforti fattoriane che fanno parte del patrimonio del Museo, vengono presentate al pubblico, in questa esposizione, curata da Andrea Baboni, profondo conoscitore dell'opera del Maestro, oltre 110 opere, recentemente restaurate, in un percorso tematico che è testimonianza della stupefacente attività artistica del Fattori negli anni della maturità e della piena indipendenza creativa.

 

Le incisioni esposte furono realizzate sotto il diretto controllo dell'artista: Fattori curava personalmente la stampa delle lastre di zinco che aveva incise, utilizzando un piccolo torchio, anch'esso esposto, dono di Cristiano Banti.
I temi che ricorrono nelle incisioni ricordano i soggetti dei dipinti: marine, campagne maremmane, contadini, erbaiole, boscaiole e gabbrigiane, buoi al pascolo, scene di vita domestica e di vita militare. L'acquaforte, raffinata ed austera forma espressiva, si addice bene all'istinto aspro del Maestro: in lui l'incisione, anziché replicare, rende assoluta l'immagine, ridotta al valore di un archetipo e depurata da ogni riferimento decrittivo.

  • La mostra di incisioni resterà aperta per tre mesi consecutivi, fino al 16 settembre.
  • Fino al 30 giugno e dal 4 al 16 settembre l'orario di apertura è dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, mentre dal 1º luglio al 2 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 23.
  • Chiusura il lunedì e il giorno di Ferragosto.
  • Ingresso 8mila lire intero, 5mila lire ridotto.
  • La sede espositiva di Villa Mimbelli si trova in via Sant'Jacopo in Acquaviva 65 - tel. 0586 808001 e 804847.  

 

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