L'esposizione
documenta i principali rinvenimenti archeologici del Mugello
occidentale nel lunghissimo periodo che va dalla preistoria fino
al periodo moderno. Il percorso espositivo si
articola in due sale.
La
prima sala è dedicata al Periodo Paleolitico, che per
il Mugello annovera reperti che vanno dai più antichi
di 200-300 mila anni fa, fino a quelli più recenti
di poche decine di migliaia di anni orsono. I reperti esposti
sono limitati a quelli più significativi, capaci di richiamare
la loro funzione e di evocare il contesto ambientale e umano
in cui sono stati prodotti, attraverso il ricco apparato iconografico,
le rappresentazioni scenografiche e le ricostruzioni di strumenti
completi di supporto ligneo. Una grande striscia
del tempo che corre lungo le pareti, racconta in forma grafica
i vari periodi dell'evoluzione umana e tecnologica, evidenziando,
con un impatto visivo immediato, il brevissimo periodo della
storia rispetto alla preistoria.
Nella
seconda sala -all'inizio- è documentato il periodo finale
della preistoria, dal Neolitico fino all'Età dei Metalli,
che precede l'ingresso del Mugello nella storia. Segue
il periodo Etrusco e quello Romano, fino al Medioevo e all'epoca
moderna, con reperti prevalentemente ceramici. Per
il periodo storico antico fino al medioevo, i ritrovamenti archeologici
sono significativamente correlati alla viabilità naturale
che si snoda lungo crinali e valli e attraversa l'Appennino secondo
direttrici stradali nord-sud che vengono ripercorse nel tempo,
più o meno su identico tracciato.
Un'area
adiacente all'esposizione è destinata ad accogliere la
ricostruzione di un insediamento preistorico dotato di
abitazioni e di altri elementi della vita quotidiana. Esposizione
e ricostruzione sono concepite con criteri didattici e come laboratorio
adatto ad attivare esperienze formative coinvolgenti. |