"CHIAZZELLA", pittore discepolo di Andrea
del Sarto, compagno di Pontorno e di lui erede, nel 1557
aveva annotato con grafia sottile e oblunga Guido Carocci su
una scheda. Una delle 42.867 schede compilate con devozione certosina
da questo autoditatta livornese, viaggiatore e notista di tutto
il patrimonio artistico della nostra regione, direttore del Museo
di San Marco e ideatore e ordinatore del Museo di Firenze antica,
oltre che della rivista "Arte e storia".
Una raccolta immensa, quella dei suoi manoscritti nel Fondo Carocci,
acquistato dalla Biblioteca degli Uffizi poco dopo la sua morte
avvenuta nel 1916 per 700 lire, fino a poco tempo fa consultabile
solo su carta, oggi trascritto e digitalizzato.
Consultabile foglio per foglio, chiesa per chiesa, oppure palazzi,
famiglie, stemmi e tantissimo altro materiale su Firenze e Toscana
cliccando su
www.amanuense.it
"E' uno dei fondi più
consultati dagli studiosi di storia dell'arte e di storia proprio
per la ricchezza della sua documentazione - spiega Claudio DiBenedetto
direttore della Biblioteca degli Uffizi - purtroppo su carta
presenta gravi problemi di conservazione, così ora con
la digitalizzazione lo abbiamo affidato all'eternità."
"Nel nuovo portale www.amanuense.it si trovano anche le
13 mila immagini della Biblioteca Forteguerriana di Pistoia con
le immagini dei quaderni del 1929 dei bambini, compresa una versione
audio. E dal prossimo mese ci sarà anche un fondo della
Biblioteca Nazionale Centrale, quindi toccherà alla "Riccardiana",
alla Labronica di Livorno, all'Archivio di Stato di Firenze alla
Biblioteca del Senato, con cui siamo in trattativa da tempo"
annuncia Marco Corsi amministratore delegato della società
che ha creato il portale. |