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e ora anche il Nord se ne va...

Le proprietà delle rocce ferromagnetiche erano già note alle antiche culture cinese e messicana. E proprio i cinesi furono verosimilmente i primi a sfruttare l'allineamento Nord-Sud di un ago magnetico per la navigazione, seguiti nel Medioevo dai navigatori europei. Ma è solo nel 1600 che il medico e naturalista inglese William Gilbert [1544-1602], nel suo De Magnete, diede sistematicità alle conoscenze sul magnetismo e sul campo magnetico terrestre: dai suoi esperimenti e dalle misurazioni del campo terrestre, eseguite da navi della flotta inglese, dedusse che la Terra si comporta come un magnete permanente i cui poli si trovano nelle vicinanze dei poli geografici [Nord e Sud].

   

Stiamo perdendo la bussola. Non basta che il Polo Sud cada a pezzi (recentemente si è staccata una porzione di banchisa grande come l'Abruzzo), adesso anche il Polo Nord se ne va alla deriva. Parliamo del Nord Magnetico, che non coincide con quello geografico -ci sono 966 chilometri di differenza-, ma che per centinaia di anni ha guidato ogni tipo di esplorazione sulla terra.La massa ferrosa fusa che, a tremila chilometri di profondità nel mar Glaciale Artico, attrae l'ago della nostra bussola in modo da darci sempre la nostra posizione, si sta spostando verso la Siberia dove, secondo lo scienziato Larry Newitt che sta studiando il fenomeno, arriverà tra cinquant'anni. Per fortuna ormai navi ed aerei utilizzano altri sistemi di posizionamento più sicuri della vecchia bussola, i satelliti.
Ma insomma, anche i Poli non sono più quelli di una volta!!!

[ da clu3 di maggio 2002 ]

[ Verso il Polo Nord ]

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