8 marzo 2003
FUORI L'AUTORE, anzi l'autrice della mimosa, assurta l'8 marzo
1945 alla dignità di fiore delle donne. Questo simbolo,
oggi forse un po' svuotato, fu scelto da Teresa Mattei, una partigiana
proto femminista che di li ad un anno sarebbe diventata la più
giovane (25 anni) delle 21 donne entrate nell'Assemblea Costituente.
e che oggi ricorda:
«Luigi Longo, che era sottosegretario del partito e che
si occupava delle donne, mi disse: "Facciamo come in Francia
dove l'8 marzo offrono mughetti e violette alle compagne"
Pensando che in certi posti in Italia di mughetti e violette
non se ne trovavano proprio, controproposi la mimosa, fiore povero
reperibile dappertutto. Mi inventai una bella leggenda cinese,
inesistente, per cui la mimosa avrebbe dovuto rappresentare il
calore della famiglia e la gentilezza femminile e la cosa passò.
Anche se le socialiste storsero il naso, perché avrebbero
preferito l'orchidea».
Per anni la mimosa è stata considerata un fiore sovversivo
e chi la diffondeva era passibile di arresto.
Nonostante i brillanti esordi
la carriera di Teresa Mattei nel PCI si interruppe nel '55: fu
radiata.
«Loro volevano scrivere per indegnità morale e politica,
io risposi che se non avessero scritto "dissenso" li
avrei portati in tribunale».
Su che cosa dissentiva? «Non volevo un partito di stampo
sovietico». Oggi, a 82 anni, Teresa Mattei fa parte di
un Comitato che ha spedito al Presidente Ciampi 5.000 cartoline
contro la guerra. E presidia la stazione di Pisa, vicina al paese
in cui vive, per bloccare i treni bellici. |
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Ma al di là
delle -pur simpatiche- simbologie e leggende, che cos'è
e a cosa è utile la mimosa?
1 Mimosa: Genere di piante Mimosacee (Mimosa)
con 350 specie. Erbe o arbusti o alberelli spinosi o inermi,
hanno foglie bipennate provviste di motilità determinata
da stimoli sensori come urto, calore, vapori di etere, di cloroformio,
ecc., fiori regolari, piccoli, di vario colore, con quattro-dieci
stami, riuniti in spighe cilindriche o capoliniformi, frutti
a legumi appiattiti e articolati a maturazione. La M. pudica,
la M. sensitiva, la M. invisa, la M. spegazzini,
ecc. sono ornamentali per giardini. [Lat. scient. Mimosa, forma
aggettivale del lat. mimus , "attore"
per i movimenti con cui le foglie reagiscono a qualsiasi contatto].
2 mimosa: Nome italiano delle piante appartenenti al genere
Mimosa delle Mimosacee; comunemente, ma impropriamente, riferito
a varie specie di Acacia delle quali si vendono i rami fioriti
gialli.
Dopo
il tradizionale 8 marzo non seguite il detto, "passata la
festa, gabbato lo santo". Il consiglio è per la vostra
salute. In pratica, conservate la mimosa che avete in casa od
in ufficio se siete sul punto di buttarla nel cestino appena
sia appassita. Non solo simbolo di femminilità, ma anche
prezioso rimedio per tanti, comuni malanni.
Clorofilla - Dotata di sostanze come il tannino, la resina
e la clorofilla, le sue foglie consentono di elaborare un decotto
da impiegarsi sotto forma di enteroclisma. Previo parere medico,
in un'ottica astringente, far bollire otto grammi di foglie ogni
cento cc di acqua ed usare il prodotto a temperatura tiepida,
da ripetersi due volte al dì.
Analgesico - Occorre mettere a macerare una manciata di
fiori in cento grammi di alcool, filtrare ed usare questo "alcolato"
per frizionare le parti colpite delle nevralgie. Per i denti
in particolare un batuffolo di cotone imbevuto di alcool alla
gaggia (o acacia farnesiana) appoggiato su un dente che duole
e tenuto in loco per qualche istante, contribuisce a lenire il
dolore.
Utile alla pelle - I frutti della mimosa (coltivata in
Italia soprattutto sulla Riviera Ligure) possono essere impiegati
come sostanze restringenti nelle lesioni della pelle).
Si
tratta, come si vede, di semplici indicazioni, scaturite essenzialmente
dall'esperienza della tradizione, condizionate però in
qualche modo da una certa laboriosità esecutiva. In ogni
caso possono costituire, dietro specifica valutazione clinica,
elemento d'indubbia validità terapeutica.
Un particolare che è opportuno non dimenticare. Forse
sarà un aspetto meno noto al grosso pubblico, ma riteniamo
possa costituire una novità in tema di educazione sanitaria.
G.U.
Berti da "IL TIRRENO" |