ROMA AL TIMAVO

APPUNTI DI RICERCA

Tempus Edax Rerum

"Il tempo che divora ogni cosa"

 

 

 

 

 

 

 

Indice

PRESENTAZIONE

La zona del Timavo, quella dell'antico lacus e dove il fiume sotteraneo erompe dalle pendici calcaree, oltre ad esercitare un particolare fascino sigli autori greci e latini, è stata densamente popolata nell'antichità. Testimonianze di ciò sono iresti delle ville, fornaci, luoghi di culto e l'intrecciarsi di strade che mettevano in comunicazione le fonti del timavo con Aquileia ad ovest, con Tergeste e l'Istria ad est, con l'alta valle dell'Isonzo e le regioni dell' Europa Centrale verso Nord. Le scoperte fatte negli ultimi due decenni dalla Sopritendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Archeologici, Artistici e Storici del Friuli Venezia Giulia assieme al riesame delle conoscenze archeologiche, storiche, ed ambientali hanno permesso di tracciare un quadro, seppur provvisorio, della vita in età romana in questo territorio.

Un concerto di forze: Amministrazione Comune, Sopritendenza, volontariato assieme a giovani studiosi, spesse volte partecipi agli scavi diretti da Franca Maselli Scotti, hanno realizzato da prima una mostra ed ora questa pubblicazione.

Lo scopo principale è stato sempre quello di far conoscere ad un pubblico di non solo di addetti ai lavori quanto la ricerca scientifica andava producendo. La dimensione agile del volume non deve trarre in inganno perchè le informazioni sono complete d aggiornate, anzi comprendono scavi e materiali talora inediti.

Simili iniziative sono altamente meritorie perchè fanno partecipi gli abitanti delle emorie della loro terra, e, ci si augura, li rendono parte attiva nel processo di salvaguardia e valorizzazione delle numerose testimonianze che caratterizzano il territorio di Duino Aurisina.

 

Franco Bocchieri

Soprintendente Regionale per i Beni e le Attività Culturali del Friuli Venezia Giulia

 

Tempus Edax Rerum


"Il tempo che divora ogni cosa"

 

 

E’ sinceramente un piacere ed allo stesso tempo una gioia veder confermato, anche attraverso questo lavoro, il grande interesse per il territorio del nostro Comune.

Un luogo affascinante ed un po’ misterioso, che aiuta a far viaggiare la nostra fantasia lungo le rotte della storia, da oltre ottanta milioni di anni ad oggi, ed attraverso degli squarci, delle vere e proprie finestre, cogliere ed immaginare alcuni aspetti significativi del nostro passato.

Il Timavo e l’area circostante si presentano come un raro microcosmo, uno splendido mosaico, zona di confine e crocevia, di passaggio e di sosta, di fughe e di approdi. Un luogo importante per la presenza del fiume sotterraneo e le famose risorgive che garantivano una grande disponibilità di acqua dolce. Approdi protetti che assicuravano i viaggi lungo le rotte marittime del Mediterraneo e quelle commerciali tra Est ed Ovest, ma anche la presenza di pesce abbondante e saporito e vino di qualità, apprezzato sin dall’epoca romana.

Tutto questo emerge da questo studio preciso ed attento, con ampi riferimenti e moltissime note a margine. Una ricerca anche appassionata proprio perché voluta da persone che vivono il e sul territorio e che aiuta certamente a consolidare le radici di un comune senso di appartenenza a questa complessa realtà.

Far conoscere la storia, le bellezze ed i valori di quest’area è un passo significativo per rispettarla, tutelarla e valorizzarla.

Un territorio che ha bisogno di un concreto progetto di recupero e valorizzazione, da realizzare anche in collaborazione tra i comuni di Duino-Aurisina e Monfalcone e che coinvolga i soggetti pubblici e privati interessati a programmare meglio il nostro futuro.

Grazie quindi al Gruppo Speleologico Flondar e a quanti hanno contribuito all’uscita di questi "Appunti di Ricerca". Lavoro che dobbiamo impegnarci tutti a divulgare soprattutto presso i nostri giovani, per far conoscere questo nostro territorio di cui dobbiamo essere innamorati ed orgogliosi.

 

Marino Vocci

Sindaco del Comune di Duino-Aurisina

 

Tempus Edax Rerum


"Il tempo che divora ogni cosa"

INTRODUZIONE

 

L’area del Timavo, fin dall’epoca romana e pre - romana, ha rivestito nel corso dei secoli un’importanza molto significativa. I segni della presenza di insediamenti umani sono molti e per noi affascinanti. Abbiamo perciò ritenuto di tornare a descrivere queste realtà storiche sottolineandone le testimonianze, seppure in modo sintetico ed a fini didattico - divulgativi. Siamo consapevoli che tale lavoro merita ben altri ampliamenti ed approfondimenti.

Il nostro vuole essere un contributo alla migliore e più diffusa conoscenza di quanto la presenza umana, in epoche storiche tanto lontane da noi, ha lasciato attorno al Timavo che ha sempre conservato un alone di sacralità e di mistero.

Ringraziamo il direttore della Soprintendenza ai B.A.A.A.A.S. del F.V.G. dott.ssa Franca Maselli Scotti, sotto la cui supervisione gli autori di questa pubblicazione hanno lavorato e dei cui apprezzatissimi consigli si sono avvalsi.

 

Gruppo Speleologico Flondar

 

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