BASTA CON QUESTE ASSURDE TEORIE
COMPLOTTISTE!
Debunkiamo i
cospirazionisti!
Di Gerard Holmgren, 31/01/2006. (L'originale è
qui ma è in inglese)
«Gli attenti osservatori della storia sanno che per ogni evento notevole ci sarà
solitamente almeno una, spesso parecchie teorie cospirazioniste selvagge
spuntate intorno ad esso. 'La CIA ha ucciso Hendrix', 'il papa ha fatto
assassinare John Lennon', 'Hitler era mezzo licantropo', 'alieni spaziali hanno
sostituito Nixon con un clone' ecc, ecc. Più grande l'evento, più ridicole e più
numerose sono le leggende fantastiche che circolano su di esso. Così è difficile
sorprendersi se gli eventi dell'11 settembre 2001 hanno avuto la loro razione di
questi comici racconti fiabeschi. E come sempre, c'è - tristemente - una
percentuale della popolazione piccola ma boccalona pronta ad inghiottirsi queste
fandonie, a dispetto dei fatti o dell'analisi razionale.
Una delle fantasie più sfrenate in circolazione sull'11 settembre - ed una che è
diventata davvero un culto fra i buffoni cospirazionisti - sarebbe che è stato
effettuato da diciannove dirottatori arabi fanatici, guidati da un genio del
male chiamato Osama Bin Laden, senza altra motivazione apparente a parte 'l'odio
per le nostre libertà'!
I perpetratori di questa fantasia da fumetto - sicuramente un gruppo di persone
che non si lasciano importunare dai fatti - hanno tessuto una rete
elaboratamente intrecciata di inganni e di infondati "sentito dire" per
promuovere questa immondizia attraverso Internet ed i media al punto in cui un
certo numero di gente normalmente razionale è finalmente caduta sotto il suo
incantesimo.
Di regola non mi preoccupo neanche di confutare questo genere di spazzatura, ma
l'effetto che questo mito paranoide sta cominciando ad avere richiede un po' di
analisi razionale, per consegnarlo allo stesso cestino dei rifiuti come tutte le
simili, sciocche teorie cospirazioniste.
Questi sbroccati asseriscono persino che il regime dell'estremista Bush era
all'oscuro degli attacchi, che non ha avuto un ruolo nell'organizzarli e che
davvero li avrebbe impediti se avesse potuto. Ciecamente ignorando lo stand-down
dell'Air Force degli Stati Uniti, l'inside trading sulle azioni delle linee
aeree - collegato al CIA - il comportamento complice di Bush la mattina degli
attacchi, la demolizione controllata del WTC, il lancio di un missile nel
Pentagono ed una moltitudine di altre prove documentate che il regime Bush era
dietro agli attacchi, i teorici cospirazionisti si fissano ostinatamente su una
sciocca storia con diciannove dirottatori arabi che riescono in qualche modo a
prendere il controllo di quattro aerei simultaneamente ed a pilotarli nello
spazio aereo degli Stati Uniti per quasi due ore, a schiantarli in edifici
importanti, senza che i servizi segreti degli Stati Uniti avessero la minima
idea di cosa stesse succedendo e senza che l'aeronautica sapesse cosa da fare.
Le difficoltà enormi con una storia talmente stupida li forzano ad inventare
storie ancor più pretestuose per distrarre dalla sciocchezza centrale, ed il
racconto si è così evoluto in una fantasia mitologica di proporzioni davvero
pantagrueliche.
È difficile applicare l'analisi razionale ad una tale illimitata stupidità, ma
questa è la missione che intraprendo in questo articolo. Tuttavia, dovrebbe
essere notato che una delle curiose caratteristiche dei teorici cospirazionisti
è che cambiano senza sforzo le loro cosiddette prove in risposta ad ogni aspetto
che confutate. Non appena un inganno è smascherato, ne inventano semplicemente
un altro per sostituirlo e negano che il primo sia mai esistito. Finalmente,
quando hanno completato il ciclo attraverso questa infinita e cangiante nebbia
di fantasie, allora reinventano l'inganno originale e negano che tu lo abbia
smascherato, ricominciando così il ciclo ancora una volta. Questa tecnica è
conosciuta come 'il ciclo della frutta' e risparmia al teorico cospirazionista
il confronto con le (il)logiche conclusioni di una qualsiasi delle sue idee.
Secondo i professionisti del ciclo della frutta, diciannove arabi presero il
controllo di quattro aerei sottomettendo i passeggeri e gli equipaggi per mezzo
di pistole, lame, taglierini da imballaggi e gas ed usarono quindi i sistemi
elettronici di guida che avevano introdotto a bordo per pilotare gli aerei sui
loro obiettivi.
La sospensione di giudizio richiesta per questa macchinazione oltraggiosa è
riservata ai più duri dei teorici cospirazionisti. Per cominciare, tralasciano
convenientemente il fatto scomodo che non c'era alcun arabo sugli aerei. Se ci
fosse stato, si deve speculare che riuscirono in qualche modo a salire a bordo
senza essere filmati dalle videocamere di sicurezza e senza essere registrati
sulle liste dei passeggeri. Ma la domanda spinosa di come si suppone che siano
saliti a bordo è davvero troppo banale per il mondo emozionante del teorico
della cospirazione. Con vaghi farfugliamenti su documenti falsi - senza mai
specificare quali documenti si suppone abbiano usato, o come da questi è stato
possibile risalire alle loro identità reali - rapidamente escludono questo
problema, per passare al racconto emozionante e sinistro di come alcuni dei
demoni fittizi furono perquisiti prima dell'imbarco perché sembravano sospetti.
Tuttavia, come accade inevitabilmente con tutte le reti di bugie, questo
semplicemente le spinge in un angolo ancor più difficile. Come si suppone che
siano saliti a bordo con tutta quella roba se erano stati perquisiti? E se
avessero usato il gas in uno spazio limitato, si sarebbero intossicati anche
loro a meno di aver avuto delle maschere nel loro bagaglio.
"Mi scusi signore, perchè avete un taglierino, una pistola, un contenitore di
gas, una maschera antigas e un'unità elettronica di guida nel vostro bagaglio?"
"Un presente per vostra nonna? Molto bene signore, prego."
"Molto strano", pensa l'ufficiale di sicurezza, "questo è il quarto arabo senza
un nome arabo che è appena salito a bordo con una lama, una pistola o un
taglierino e una maschera antigas... e perchè quella videocamera di sicurezza va
sempre fuori uso ogni volta che questi tipi appaiono? Immagino che sarà uno di
quei giorni... "
Porre una di queste domande basilari ad un teorico cospirazionista è probabile
causi un salto improvviso all'affermazione per cui sappiamo che erano a bordo
perché hanno lasciato una traccia della carta di credito per i biglietti che
avevano comprato e le automobili che avevano affittato. Allora, se hanno usato
le carte di credito che li hanno identificati, come si concilia con l'asserzione
che hanno usato documenti falsi per salire sugli aerei? Ma a questo punto, il
ciclo della frutta è in oscillazione totale, mentre il teorico cospirazionista
tenta di rimanere un salto avanti a questa analisi razionale seccante e scomoda.
Dichiarerà che i passaporti dei dirottatori sono stati trovati sulle scene degli
impatti. "Eccoli là!" esultano trionfanti, le loro facce fanatiche illuminate da
quello sguardo sconvolto di uno che ha appena ricevuto una rivelazione di sanità
discutibile.
Hmm? Così sono saliti a bordo con documenti falsi ma hanno portato con sé i
passaporti veri? Tuttavia, a questo punto il ciclo della frutta è stato
completamente circumnavigato ed il teorico cospirazionista esclama impaziente,
"chi ha detto qualcosa sui documenti di identità falsi? Conosciamo in che sedili
presero posto! La loro presenza è ben documentata!" E così il ciclo intero
ricomincia. "Bene, perchè non sono sulle liste dei passeggeri?" "Voi teste
vuote! Hanno assunto le identità di altri passeggeri!" E così via...
Per concludere, aldilà della pura fascinazione per questo metodo circolare di
illusione creativa, lo scettico razionale gli permetterà di passare oltre con
questo ciclo, per andare verso la domanda seguente e vedere quali altre delizie
ci attendono nel procedere di questa meravigliosamente stupida storia.
"Uh, come mai i loro passaporti sono sopravvissuti ai violenti impatti che hanno
completamente incenerito gli aerei e tutti i passeggeri? "La risposta
naturalmente è che si tratta giusto di una di quelle strane coincidenze, quei
piccoli capricci del destino che accadono di tanto in tanto. Sapete, come la
stessa persona che vince la lotteria per quattro settimane di fila. Le
probabilità sono astronomiche, ma sono cose che succedono.
C'è un altro metodo deduttivo favorito dal teorico cospirazionista. 'Il fattore
di improbabilità', in cui decide una conclusione senza alcuna prova che la
sostenga ed quindi specula continuamente una serie di eventi sfrenatamente
improbabili e di coincidenze incredibili per sostenerla, spiegando
l'implausibilità di ogni evento con l'asserzione vaga che a volte l'impossibile
accade - praticamente sempre, nel loro mondo. C'è un principio chiamato 'rasoio
di Occam' che suggerisce che in assenza di prova contraria, la spiegazione più
semplice è più probabile che sia quella giusta. I teorici cospirazionisti odiano
il rasoio di Occam.
Avendo, per puro divertimento, permesso loro di continuare con la sciocca storia
dei diciannove arabi invisibili, passiamo alla domanda di come si suppone che
abbiano assunto il controllo degli aerei.
Un dirottamento aereo non è una cosa facile da fare. Dirottare senza che il
pilota possa avvisare il controllo di terra è quasi impossibile. Il pilota deve
soltanto digitare un codice di quattro cifre per avvisare il controllo di terra
di un dirottamento. Estraneo alla domanda scomoda della plausibilità, i buffi
cospirazionisti insistono che in quel 11 settembre, i dirottatori invisibili
hanno assunto il controllo degli aerei con il metodo piuttosto grezzo di
minacciare la gente con taglierini, lame e spruzzate di gas - dopo aver fissato
le loro maschere, ovviamente - ma in qualche modo ha preso il controllo senza
che l'equipaggio avesse la possibilità di digitare il codice di dirottamento.
Non solo su un aereo, ma su tutti e quattro. A questo punto del racconto, il
teorico cospirazionista è costretto di nuovo a ricorrere ai servizi del fattore
di improbabilità.
Così ora che i nostri incredibilmente fortunati dirottatori hanno preso il
controllo degli aerei, tutti e quattro i piloti li pilotano con abilità
mozzafiato e la certezza della loro agognata fine, tutti e quattro i piloti
fermi nella loro risoluzione di una rapida riunione con Allah. Oltre al loro
odio psicotico 'per le nostre libertà', è stata la fanatica devozione all'Islam
che ha permesso loro di contare su una volontà di ferro per fare questo. Il che
è strano, perché secondo un'altra parte di sentito dire venduta dai buffoni
cospirazionisti, questi tipi in realtà sono usciti bevendo e andando a donne la
notte prima del loro grande martirio, persino lasciando il loro Corano al bar -
comportamento islamico davvero impeccabile - per alzarsi quindi alle 5 in punto
la mattina successiva per mettere in atto l'operazione segreta più grande della
storia. Ciò inoltre richiede di credere che siano stati persino abbastanza
svegli per imparare come pilotare quegli enormi aerei leggendo i manuali di volo
in arabo in auto sulla strada per l'aeroporto. Conosciamo questo perché si
presume che abbiano lasciato i manuali di volo là perché li ritrovassimo.
Sempre meglio. Il loro presunto addestramento pratico era stato limitato ai
Cessna ed ai simulatori di volo, ma ciò non fu di ostacolo alla ferma certezza
con cui assunsero il controllo degli aerei e con cui li guidarono abilmente alla
loro sorte avversa. Se si suppone che abbiano fatto il loro addestramento di
volo con quegli attrezzi, che sarebbero disponibili praticamente ovunque nel
mondo, non è chiaro perchè avrebbero deciso di rischiare di rivelare la loro
copertura ai servizi segreti degli Stati Uniti facendo l'addestramento in
Florida, piuttosto che in qualche luogo in Medio Oriente, ma tale ragionamento è
estraneo al mondo nebbioso del teorico cospirazionista, troppo bloccato nella
rotazione costante del ciclo della frutta mentale per far se non altro sembrare
semi-credibili le loro infondate montature.
Avendo trionfalmente stabilito un'illusione circolare a sostegno degli arabi
leggendari, il teorico cospirazionista ora confronta la difficile domanda del
perché non è rimasto niente degli aerei. Chiunque abbia visto le infinitamente
ripetute riprese del secondo aereo che entra nel WTC si sarà reso conto che
l'aereo era imbottito di esplosivi. Gli aerei non scoppiano e non possono
scoppiare nel nulla in quel modo quando si schiantano.
I leggendari arabi trasportarono a bordo anche un enorme mucchio di esplosivi e
riuscirono a sistemarli in maniera tale che saltassero nell'istante esatto dello
schianto, vaporizzando completamente l'aereo? Questo è un po' difficile anche
per il teorico cospirazionista, che a questo punto decide che è più facile
inventarsi nuove leggi della fisica per non fermare lo svolgersi dell'illusione.
Non c'era alcun esplosivo. Non fu un lavoro interno. L'aereo scoppiò nel nulla
per l'esplosione del carico di combustibile! Notevole, piuttosto notevole. Il
pigro carburante per reattori è di fatto kerosene, che brucia ad una temperatura
massima intorno agli 800 gradi centigradi, assume improvvisamente le qualità di
un agente di demolizione ferocemente esplosivo, vaporizzando 100 tonnellate di
velivolo in uno sbuffo di fumo. Non
importa se un aereo di quelle dimensioni contiene intorno alle venti tonnellate
di acciaio e di titanio, i cui i punti di fusione sono circa il doppio quello
della temperatura massima del kerosene - per non parlare del punto di
ebollizione - che sarebbe richiesto per vaporizzare un aereo. Allora ci sono
circa quaranta tonnellate di alluminio di cui tener conto. Oltre 15 libbre di
metallo per ogni gallone di kerosene.
Per il teorico cospirazionista, tali fatti inopportuni sono allontanati
vagamente come 'mumbo jumbo'. Questa conveniente piccola frase è la loro
risposta a qualsiasi cosa fattuale o logica. Come un prestigiatore che tira
fuori un coniglio da un cappello, diventano all'improvviso fanaticamente
insistenti circa le qualità esplosive devastanti del kerosene, una cosa
totalmente sconosciuta alla scienza, ma appena scoperta da loro, in questo
stesso minuto. Beatamente ignorando il fatto che mai prima di allora nella
storia dell'aeronautica un aereo si è vaporizzato nel nulla a causa
dell'esplosione del carico di combustibile, il teorico cospirazionista conta
sulle immagini di Hollywood, dove gli effetti sono sempre più grandi della vita
e certamente più grandi dell'intelletto di questi cretini.
"È un fatto ben noto che gli aerei scoppiano nel nulla in un impatto",
dichiarano con tronfia certezza, "guarda un qualsiasi film con Bruce Willis."
"Preoccuparsi di fornire esempi documentati? Se è un fatto ben noto, allora
presumibilmente questo fatto ben noto viene fuori da un qualche tipo di
documentazione - che non siano i film di Bruce Willis?"
A questo punto gli occhi pazzi ma lucidi del teorico cospirazionista si
stringeranno come percepiscono l'angolo in cui si sono infilati in e progettano
la fuga per mezzo di altro trucco sbalorditivo.
"Ah, ma non si sono mai schiantati aerei in edifici prima, così non c'è modo di
dirlo." ricambiano con un ghigno subdolo. Bene, in realtà degli aerei si sono
già schiantati in edifici prima di allora e non si sono vaporizzati nel nulla.
"Ma non aerei così grandi, con tutto quel combustibile", strillano in
un'isterica smentita. O con tutto quel metallo da vaporizzare.
"Sì ma non erano aerei dirottati!" "Stai suggerendo che se lo schianto è
intenzionale o accidentale questo influenza le qualità di combustione del
combustibile?" "Ora stai solo facendo lo stupido".
Anche se gli scontri con costruzioni sono rari, gli aerei si schiantano
frequentemente nelle montagne, strade, altri velivoli, per terra, o hanno bombe
posizionate a bordo e non si vaporizzano nel nulla. Che cosa c'è di così
speciale in una torre che è principalmente di vetro? Ma ormai, il teorico
cospirazionista ancora una volta ha navigato felicemente intorno al ciclo della
frutta. "È un fatto ben documentato che gli aerei esplodono nel nulla
impattando."
Tessendo senza sforzo apparente avanti e indietro fra la posizione "è un fatto
ben noto" e "non è mai accaduto prima, così non c'è modo di confrontarlo", il
teorico cospirazionista ormai ha convinto se stesso - se non troppa altra gente
- che l'aereo del WTC non era carico di esplosivi e che la vaporizzazione
istantanea dell'aereo in una voluminosa palla di fuoco fu la stessa di qualunque
altro impatto cui voi potreste accennare. Giro girotondo attorno al ciclo della
frutta.
Ma gli ostacoli che i teorici cospirazionisti affrontano sono molti e ora sono
costretti ad inventarsi usi ancor più creativi per le recentemente scoperte
stupefacenti qualità distruttive del kerosene. Devono spiegare come gli arabi
inoltre hanno realizzato l'elegante crollo verticale di entrambe le torri del
WTC e per questo fatto scomodo la risposta più facile deve negare semplicemente
che si è trattato di demolizioni controllate e sostenere che le costruzioni sono
collassate a causa dell'incendio causato dal kerosene.
Per questo, è necessario mettere da parte la seconda legge della termodinamica e
proporre che il kerosene non è soltanto impossibilmente distruttivo, ma si
ricicla oltretutto per bruciare una seconda volta in violazione della legge
della degradazione dell'energia. Vedete, esso non soltanto si è consumato in una
palla di fuoco catastrofica improvvisa, vaporizzando un aereo di 100 tonnellate
nel nulla, ma poi è ritornato per la seconda volta, bruciando a 2000 gradi
centigradi per un'altra ora dal momento dell'impatto, fondendo l'acciaio del
grattacielo come burro. E mentre faceva tutto questo si è inoltre versato giù
per i pozzi degli ascensori, causando altri incendi lungo tutta la costruzione.
Quando andavo a scuola c'era una piccola cosa denominata legge di entropia che
suggerisce che una data parte di combustibile può bruciare una volta soltanto,
cosa che sarebbe facilmente osservabile nel mondo reale, anche per coloro che
non sono passati in scienze alle medie. Ma questo non è un problema per il
teorico cospirazionista. Allegramente, sostiene che poche migliaia di galloni di
kerosene sono sufficienti per:
- vaporizzare completamente un velivolo di 100 tonnellate
- avanzarne abbastanza da bruciare abbastanza ferocemente per oltre un'ora dal
momento dell'impatto per fondere l'acciaio - il cui punto di fusione è circa il
doppio della temperatura massima di combustione del carburante
- averne ancora abbastanza per versarlo giù per i pozzi degli ascensori e per
accendere incendi similmente distruttivi lungo tutta la costruzione
Questo kerosene è davvero una roba notevole! Che brividi al pensiero di quelle
stufe a kerosene che avevamo in casa quand'ero bambino, erano bombe mortali, in
attesa di esplodere da un momento all'altro. Un movimento falso e l'intera via
poteva essere vaporizzata. E mai più porterò con me lampade a kerosene in
campeggio. Un momento siete là con la lampada innocentemente in mano - il
seguente - kapow! Vaporizzato nel nulla con il resto dell'accampamento e con
ancora abbastanza roba mortale per iniziare un voluminoso incendio nella
foresta.
Questi pazzi sostengono realmente che il terribile inferno che si presume sia
stato generato dal miracolosamente riciclato ed impossibilmente caldo kerosene
abbia fuso o almeno ammorbidito i supporti d'acciaio del grattacielo.
Indifferenti al fatto che il fumo nero proveniente dal WTC sta ad indicare un
fuoco in debito di ossigeno - quindi spento o comunque non particolarmente caldo
- strombazzano una temperatura presunta negli edifici di 2000 gradi centigradi,
senza un brandello di prova per sostenere questa curiosa sospensione delle leggi
della fisica.
Non soddisfatti di questa ridicola immondizia, asseriscono che appena le
strutture d'acciaio si sono ammorbidite, sono scese giù dritte invece di
inarcarsi e torcersi e cadere di lato.
Poiché hanno già ri/costruito le qualità di combustione del carburante per
reattori, violato la seconda legge della termodinamica ed hanno ridefinito le
proprietà strutturali dell'acciaio, perchè lasciare che una piccola cosa come la
legge di gravità intralci la strada?
La torre è caduta in un tempo quasi identico a quello di un oggetto in caduta
libera, caduto da quell'altezza, il che significa che è fisicamente impossibile
che sia collassata con il metodo dei pavimenti superiori che si fracassano sui
piani inferiori. Ma secondo i teorici cospirazionisti, le leggi di gravità
temporaneamente sono state sospese la mattina dell'undici settembre. Sembra che
il diabolico potere psichico di quegli arabi terribili non abbia conosciuto
limiti. Anche dopo morti, potevano, grazie al potere dei loro spiriti diabolici,
schiacciare la torre ad una velocità fisicamente impossibile secondo le leggi di
gravità, come se non fosse venuta a contatto con la resistenza delle strutture
d'acciaio incombustibili originariamente disegnate per resistere bene alle molte
tonnellate della forza di un uragano come all'impatto di un Boeing passeggeri
uscito di rotta.
Chiaramente, questi storditi cospirazionisti non hanno fatto mai i loro compiti
di scienze a scuola, ma sono diventati estremamente abili ad inventare scuse sul
perchè. "I terroristi musulmani hanno rubato i miei appunti, signore." "No
signora, la stufa a kerosene ha fatto scoppiare e vaporizzato tutto nella via,
tranne il mio passaporto." "Vedete signore, lo scuolabus è stato dirottato dagli
arabi che hanno distrutto il mio lavoro perché odiano le nostre libertà."
O forse hanno compreso male il termine 'scienza creativa' ed hanno erroneamente
pensato che tirar fuori simili rifiuti sia in effetti, il loro compito di
scienze.
Il calore feroce generato da questo spaventoso kerosene è, secondo i teorici di
cospirazione, la ragione per cui tante delle vittime del WTC non hanno potuto
essere identificate. Il DNA viene distrutto dal calore - anche se 2000 gradi
centigradi non sono realmente richiesti, 100 gradi centigradi dovrebbero bastare
per questo lavoro. Ciò è abbastanza notevole, perché secondo il teorico
cospirazionista, la natura del DNA cambia improvvisamente se cambiate città.
Esatto, se siete uccisi da un terrorista arabo a New York, il vostro DNA sarà
distrutto da tali temperature. Ma se siete uccisi da un terrorista arabo a
Washington, il vostro DNA sarà così robusto che può sopravvivere temperature che
vaporizzano completamente un velivolo di 100 tonnellate.
Vedete, questi folli in qualche modo si sono inventati l'idea che il missile che
ha colpito il pentagono non era un missile affatto, ma uno degli aerei
dirottati. E per dimostrare questa premessa improbabile, indicano una
dichiarazione di propaganda del regime Bush, che piuttosto stupidamente reclama
che tutte tranne una delle persone a bordo dell'aereo sono state identificate da
esami del DNA, anche se niente rimane dell'aereo. L'aereo è stato vaporizzato
dall'esplosione del deposito del combustibile, insistono questi folli spaziali,
ma la gente all'interno è stata tutta identificata esaminando il DNA.
Così ci siamo. Le qualità del DNA sono differenti, dipende dalla città in cui
siete, o forse dipende da quale favola state provando a vendere in quel
particolare momento.
Questo intruglio su uno degli aerei dirottati che colpisce il pentagono è
davvero uno svarione. Per chi non è esperto con il disegno del pentagono,
consiste di 5 anelli di edifici, ciascuno con uno spazio aperto fra esso e gli
altri. Ogni anello di edificio è profondo circa 30-35 piedi (10 metri), con una
quantità simile di spazio aperto fra esso e l'anello seguente. L'oggetto che ha
penetrato il pentagono è penetrato ad un angolo di circa 45 gradi, provocando un
accurato foro circolare del diametro di circa 12 piedi (4 metri) attraverso tre
anelli, ossia 6 pareti. Poco dopo una sezione della parete larga circa 65 piedi
(20 metri) è crollata nell'anello esterno. Poiché l'aereo che i teorici
cospirazionisti reclamano essere responsabile dell'impatto ha una larghezza
d'ala di 125 piedi (40 metri) ed una lunghezza di 155 piedi (50 metri), e non
c'era relitto d'aereo, all'interno o fuori dall'edificio, ed il prato nella
parte esterna era ancora abbastanza morbido e verde da giocarci a golf sopra,
questa illusione pazzesca è chiaramente e fisicamente impossibile.
Ma ehi, abbiamo già dimenticato le qualità di combustione del carburante per
reattori, le normali proprietà dei materiali da costruzione comuni, le proprietà
del DNA, la legge di gravità e la seconda legge della termodinamica, così, che
diavolo, perchè non buttare lì pure un po' di impossibilità spaziale? Avrei
pensato che l'osservazione che un oggetto solido non può passare attraverso un
altro oggetto solido senza lasciare un foro almeno grande come se stesso è una
scienza ragionevolmente solida. Ma per il teorico cospirazionista, questo è
'mumbo jumbo'. È in conflitto con l'illusione a cui sono agganciati, così 'deve
essere errato' anche se provare a convincerli a spiegare esattamente come
potrebbe mai essere sbagliato è un'attività inutile.
I teorici cospirazionisti finiscono in un curioso panico ogni volta che si
accenna al missile del Pentagono. Insistono nervosamente sul fatto che l'aereo è
stato vaporizzato dall'esplosione del suo carico di combustibile e puntano
all'impatto nel WTC come prova di questo comportamento. Questo è un meraviglioso
ciclo della frutta. Come insetti che sono appena stati spruzzati, corrono avanti
e indietro nei loro ultimi, pazzi, spasimi mortali, in primo luogo sostengono
che il motivo per cui il foro è così piccolo è che l'aereo non è mai entrato
nella parete, è esploso all'esterno e quindi improvvisa svolta per spiegare il
foro da missile profondo 250 piedi dicendo che l'aereo è si è inglobato
nell'edificio ed è dunque esploso all'interno di esso - anche se la costruzione
non mostra segno di tali danni. Per quanto riguarda quello che sarebbe accaduto
alle ali - qui è dove diventano davvero creativi. Le ali sono state strappate in
fuori e si sono piegate nella fusoliera che le ha quindi trasportate nella
costruzione, che si è quindi chiusa dietro l'aereo come un pezzo di carne.
Quando gli farà comodo, sosterranno inoltre che l'aereo è scivolato dentro sulla
sua pancia - ignorando il prato intatto - mentre allo stesso tempo citano
presunti testimoni che avrebbero visto l'aereo piombare a nella costruzione 'da
un angolo irrecuperabile.' Vedere come riconciliano questi due scenari
incompatibili è veramente uno studio della stupidità.
Quando saranno sufficientemente disperati, potete essere sicuri che la
cospirazione degli UFO farà un'apparizione. Gli arabi sono alleati con i
marziani. Gli alieni dello spazio hanno fatto sparire i resti dell'aereo al
Pentagono ed hanno riparato la maggior parte del foro nella parete, giusto per
confondere la gente. Hanno dato agli arabi le pillole di invisibilità per
aiutarli a salire sugli aerei. I piccoli omini verdi furono visti mentre
comunicavano con Bin Laden alcune settimane prima degli attacchi.
Nell'ora in cui l'America si attiva per mettere sotto accusa il traditore Bush e
fermare la sua perpetua guerra per il petrolio, non è utile che questi idioti ci
distraggano dal procedimento spargendo sciocche teorie a proposito di arabi
leggendari, storie che non fanno altro che il gioco del regime estremista di
Bush.
In tempi meno gravi, potremmo tollerare tali sbroccati con divertito distacco,
ma devono capire che il tradimento che è stato perpetrato l'undici settembre ed
i crimini di guerra successivi commessi 'per rappresaglia' sono fatti troppo
gravi per permetterci di cedere a tale frivola autoindulgenza.
Chi non sa resistere al fascino delle illusioni cospirazioniste dovrebbe trovare
un soggetto più appropriato per la sua paranoia.
È ora di finirla con le folli teorie cospirazioniste sull'undici settembre.»