FUNZIONARIO CIA AFFERMA CHE IL 9/11 E' STATO UN "LAVORO INTERNO" DEL GOVERNO USA


Un funzionario CIA con 28 anni di carriera dice che il 9/11 è stato un lavoro interno.
Indica i trilioni di dollari scomparsi dal Pentagono come il possibile movente.

Di Paul Joseph Watson. Tratto da www.prisonplanet.com.

Un uomo con una carriera di 28 anni nella CIA ed ex-scettico delle spiegazioni alternative al 9/11, non è mai andato più avanti prima d'ora nell'espressione delle sue convinzioni che gli attacchi palesano i marchi di garanzia di un lavoro interno, e che i tre grattacieli del WTC siano stati distrutti da una demolizione controllata.

Bill Christison è un ex funzionario della CIA. Era un Ufficiale dell'Intelligence Nazionale ed il direttore dell'ufficio di Analisi Regionale e Politica della CIA prima del suo pensionamento nel 1979. Da allora ha scritto numerosi articoli sulla politica estera degli USA.

In un recente articolo, "Basta sminuire le teorie alternative sull'11 settembre", Christison ha fornito credibilità al fatto che “le parti significative della versione ufficiale sul 9/11 sono false", e dopo attenta ricerca ha concluso che le Torri Gemelle e l'edificio 7, “sono state molto probabilmente distrutti da cariche esplosive per demolizioni controllate disposte nelle costruzioni."

Christison è andato successivamente allo Show di Alex Jones, affermando che l'ipotesi che gli attacchi del 9/11 siano stati un lavoro interno del governo USA è "la possibilità più probabile".

"David Ray Griffin crede che tutto questo sia stato completamente un lavoro interno - devo dire che la penso anch'io come lui", ha detto Christison.

Christison inizialmente si è avvicinato alla questione dell'11 settembre poco disposto persino a considerare che il suo governo potesse essere coinvolto in un crimine così grave, ma la sua ricerca gli ha fatto rapidamente cambiare idea.

“Appena circa sei mesi fa mi sono accorto che non stavo solo cercando di evitare una questione molto importante, ma quella più importante di qualunque altra", ha detto Christison.
“Da allora ho concluso questo: almeno alcuni elementi del governo degli Stati Uniti hanno contribuito a organizzare ed attuare l'11 settembre 2001, o perlomeno a lasciarlo accadere."

Christison (nella foto a destra) ha dichiarato che il crollo sospetto delle tre costruzioni, compreso l'edificio 7 che non è stato colpito da nessun aereo, era molto probabilmente il risultato di demolizioni controllate.

“La cosa che ha fatto crollare e ha distrutto completamente le due Torri e il WTC-7 a New York è una demolizione controllata, altro che l'impatto dei due aerei."

“Tutte le caratteristiche di questi crolli indicano che sono state demolizioni controllate."

Riferendosi ai 2,3 trilioni di dollari che si è scoperto mancare dalle casse del Pentagono, Christison ha dato risalto al fatto che con un finanziamento illimitato, la portata delle operazioni che potrebbero essere intrapresi dal complesso militare-industriale è quasi senza limite.

“Ci sono così tanti soldi ora che gravitano intorno non solo alla CIA ma ai componenti dell'intelligence del Dipartimento della Difesa Americana - che sono attualmente più grandi della CIA - che questi tipi ormai possono fare qualsiasi cosa desiderino."



Video a proposito dei 2,3 trilioni di dollari mancanti al Pentagono

Christison ha detto che uno dei motivi dietro il 9/11 era di distogliere l'attenzione dai trilioni mancanti e dai procedimenti legali contro gli alti funzionari, proprio come LBJ ha avuto Kennedy assassinato appositamente per far ritardare le imminenti indagini di corruzione che lo avrebbero condotto in prigione.

Christison è giusto l'ultimo, in un diluvio di componenti del governo e di membri dell'intelligence, ad esporre in pubblico i suoi dubbi circa la storia ufficiale sul 9/11, ed ha un messaggio urgente per chi potrebbe considerare di seguire la sua stessa linea di condotta.

“Dobbiamo essere disposti ad essere screditati, dobbiamo tirare i nostri colli fuori dalla sabbia - questa vicenda è semplicemente troppo importante."

Paul Joseph Watson.

 

 

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