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Presentazione del libroElioRossi
HIVeAIDS:
 fine degli  opposti  estremismi
 
1998 by Lombardo Editore, Via Verona 22, 00161 Roma
Immagine di Copertina:Dennis Noble [ SIS/D. Noble]

 

Indice generale
 
1) L'AIDS ed i concetti di definizione, casualità e normalità
 
Definizione nel senso di enucleazione le caratteristiche più importanti di un fenomeno. La malattia infettiva in funzione dell'agente causale. La causa come condizionene cessaria e sufficiente per il verificarsi di un evento. Il fattore "terreno" di Pasteur. Conoscenza reale e conoscenza euristica. L'elaborazione di molti dati e la sperimentazione sul caso singolo. Un caso di AIDS che ho osservato alcuni anni fa. La certezza assoluta (scienze matematiche e geometriche, previi alcuni postulati) e la certezza relativa ( scienze biologiche). La certezza che esclude ogni ragionevole dubbio. Concetto di "normalità".Sono normali i portatori sani di malattia? Ed i sieropositivi asintomatici?

 

2) Le storie parallele dell'AIDS e dell'HIV
 
 1959, Manchester: il primo caso (?) di AIDS, David Carr. Dopo 31 anni campioni dei suoi tessuti sono analizzati con nuove tecniche. C'è o non c'è l'HIV? Polemiche non ancora sopite. La Gay-Related Immuno-Deficiency, GRID. 1982: la malattia colpisce anche gli eterosessuali e l'acronimo GRID viene modificato in AIDS. Si comincia a sospettare una causa infettiva. I postulati di Koch. Il flusso dell'informazione genetica, il "sistema conservatore" di Monod, la teleonomia e l'invarianza. I retrovirus, le scoperte della trascrittasi inversa, dell'interleuchina 2 e dell'HIV-I. Gallo fonda un gruppo di lavoro per accertare se l'AIDS sia causata da un retrovirus. 1983: Montagner isola un nuovo retrovirus, lo chiama LAV e lo spedisce per farlo identificare a Gallo, che lo restituisce come HIV-III ed afferma di averlo già scoperto due mesi prima. 1984: l'èquipe del Pasteur scopre il metodo per identificare gli anticorpi specifici. Lo stesso avviene presso il laboratorio di Gallo, che fa brevettare la tecnica. Polemiche ed intervento di Reagan e Chirac. Il LAV e l'HIV-III diventano HIV.

 

3) AIDS e "Zeitgeist": la malattia giusta al momento giusto
 
 L'ondata di puritanesimo che percorse gli Stati Uniti dopo la scoperta della trasmissione sessuale dell'AIDS. Il caso Rock Hudson. Il Gay Freedom Day. 1984: Margaret Heckler annuncia ufficialmente la scoperta del virus. 1985: inizia la sperimentazione dell'AZT all'ospedale di Bethesda. La "Zeitgeist" come  insieme di circostanze favorevoli per l'estrinsecarsi di un fenomeno. L'intervento di Elizabeth Taylor e di lady Diana. Le componenti ideologiche: demonizzazione del sesso, novità della malattia, gravità della sindrome, notorietà di alcuni ammalati, presunta scoperta dell'agente infetivo, richiesta di fondi da parte di personaggi illusstri. Le statistiche dell'OMS: dal 1987 al 1995 sono stati riconosciuti, in tutto il mondo, 1.234.393 casi di AIDS. Ogni ammalato costa alla comunità internazionle 200 milioni di lire. 1994: 185.313 casi di AIDS e 300 milioni di casi di malaria. La Banca Mondiale stabilisce che i farmaci antimalarici debbano essere a totale carico dei pazienti.

 

4) Le probabilità di contrarre l'AIDS: i soggetti ed i comportamenti a rischio
 
Definizione dei "soggetti"e dei "comportamenti" a rischio. Il comportamento a rischio di alcuni omossesuali. L'omosessualità secondo Freud.  Vedute psicoanalitiche attuali. Cenni di anatomia e fisiologia della vagina e del retto, loro confronto, differenze tra i due epiteli. La teoria del cavallo di Troia. La definizionedei CDC: "Men who have sex with men". La norma di chiusura alla Zietelman definisce i limiti del lecito e dell'ilecito. Il comportamento a rischio di alcuni tossicodipendenti. Lo scambio della siringa, gli immunocomplesscircolanti, le polveri inerti. Effetti della malnutrizione. Stile di vita ed atteggiementi psicologici. Gli emofilici come soggetti a rischio. Breve storia dell'emofilia. La coagulazione del sangue ed i fattori emocoagulativi. Tecniche di preparazione dei crioprecipitati e dei liofilizzati: loro influenza sulla trasmissione dell'AIDS agli emofilici. Il personale sanitario: categoria e comportamento a rischio. Norme di prevenzione. Diritti e doveri dei medici siropositivi. Il parere di Bayer: la soluzione del probema senza eccessivi allarmismi, esaminando i casi singolarmente.

 

5) La presunta crescita esponenziale dei casi di AIDS
 
La funzione esponenziale. I fenomeni biologici possono essere approssimati ad un'esponenziale solo per brevi periodi. La teoria di Malths e le sue previsioni: calcolò che nel 1888 la popolazione USA avrebbe superato ampiamente il miliardo, mentre fu soltanto di 245 milioni. Un errore simile è stato compiuto per l'AIDS. I dati ufficiali italiani raccolti dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS). Casi di AIDS previsti in Italia per l'anno 1996: 430.296, riscontrati 4.792. Morti per AIDS (Italia, stesso anno): previsti 96.851, riscontrati 3.495. Il tasso di letalità in Italia è diminuito dal 91,3 (1986) al 21,9% (1995). Gli studi sui fenomeni biologci condotti dal fisico Vito Volterra. La curva logistica o a S e la sua equazione. L'uso fuorviante della statistica e dei grafici. Il cauto ottimismo dei CDC di Atlanta, marzo 1997: diminuzione dei morti per AIDS in tutti gli Stati Uniti dei13% ed a New York del 30%. Italia, stesso periodo (dati ISS): diminuzione del 7% dei nuovi casi di AIDS.

 

6) Le cause dell'AIDS: congetture e polemiche
 
L'HIV Prevention Act del 1997 viene presentato al Congresso degli Stati Uniti: il termine AIDS dovrebbe essere sostituito con quello di "malattia da HIV". La legge federale dovrebbe sancire la genesi virale dell'AIDS. Le tre teorie principali sulle causa dell'AIDS. (1) strettamente virus-centrica: L'HIV è la causa della sindrome, (2) L'HIV è una concausa dell'AIDS. Montagnier: HIV + micoplasmi; Gallo: HIV + Herpesvirus 6; (3) il reperto dell'HIV nel sangue degli ammalati di AIDS è solo una coincidenza. Secondo Duesberg, la sindrome è riferibile ad altri fattori. Elementi a favore e contro ciascuna delle teorie. Il problema dei soggetti che non ammalano di AIDS pur avendo rapporti sessuali non protetti con partner sieropositivi. Gli "indicatori di salute cellulare" di Passi e Ippolito. Il pool antiossidativo cellulare. Importanza delle membrane. La teoria di Grmek: il numero delle persone affette da una certa forma morbosa dipende dal numero di individui colpiti da altre malattie.

 

7) Origine dell'HIV: da dove viene?
 
Prima del 1959 (caso Carr) l'HIV c'era o non c'era? Se  c'era, perché non ce ne siamo resi conto? E se non c'era, come si sono realizzate due strutture (HIV- 1 e - 2) così complesse? Il giro del mondo di Essex  e Kanki, finalizzato allo studio di virus affini all'HIV. Comportamenti diversi dei retrovirus in funzione della specie colpita. Evoluzione verso una minore virulenza dell'agente patogeno ed una maggiore resistenza dell'ospite. Scimmie dell'Africa subsahariana: il SIV è endemico, ma non provoca effetti nocivi. Lo scimpazè ha acquisito resistenza al SIV: come e quando? Trasmissione verticale dei retrovirus nei roditori e nei polli, e trsmissione orizzontale nei primati, uomo compreso. Gli  HIV-1 e 2 e la reattività crociata con gli antigeni del SIV. Correlazioni con le rispettive sequenze nucleotidiche. Differente potere patogeno di HIV-1 e 2. L'HIV è presente in Africa occidentale da molto, prima dell'HIV-1. Lo spettro di patogenicità dei virus linfotropi. Origine africana dell'HIV: l'ipotesi di Montagnier. I recenti flussi migratori in Africa. L'HIV non è sempre associato ad una malattia letale.

 

8) Il sistema immunitario
 
Il sistema immunitario come insieme di strutture finalizzate a conservare  l'individualità di un organismo. Concetto di "self" e sommario delle sue modalità difensive. I banchi della memoria immunitaria. Evoluzione dei meccanismi di ricoscimento e loro patologie. 1890: Von Behring e Kitasato scoprono gli anticorpi.
Loro specificità. Anni 30: Gli studi di Haurowitz e Pauling. Gli antigeni. Le teorie istruttiva e selettiva. 1957: Burnet privilegia i linfociti. La struttura chimica degli anticorpi. I linfocitii T e B. Le cellule "scavenger". Il complesso principale di istocompatibilità (MHC). Linfociti CD4  e CD8: helper e killer. La citotossicità. I linfociti B. Il pool di anticorpi e l'impatto tra il sistema immuntario e le strutture estranee. Erroneo inquadramento del sistema immunitario in un insieme di tipo militaresco. Le ipotesi di Varela ed il "sé emergente". Rilettura di Kant. La cellula come sistema unico. Gli elementi che interagiscono e le teorie di Minsky. Il sistema immunitario non è solo, ma scambia informaazioni con i sistemi endocrino e nervoso. Le teorie di Rita Levi Montalcini.

 

9) Virus e retrovirus. L'HIV: come è fatto e come funziona. Teorie contrastanti
 
I microrganismi: sistemi biochimici coerenti dotati di programma. Il virus "vede" la cellula come un mezzo per replicare se stesso. E' un sistema biochimico dotato di programma che acquista coerenza solo temporeneamente, quando il suo genoma si integra con quello cellulare. I quattro gruppi principali di virus. Struttura generale dei virus e loro cliclo vitale. I retrovirus. Desrizione del presunto HIV: forma, dimensioni ed altre caratteristiche. L'envolope, il core e il doppio filamento di RNA. Virioni maturi, particelle intermedie e particelle in fase di maturazione. Legame del virus con il recettore di membrana. CD4 e macrofagi. La glicoproteinaa 120 (gp 120). La gp 41 e la sua regione idrofoba. Meccanismo di penetrazione del genoma virale nella cellula. I due filamenti identici di RNA presenti nel core. Proteine strutturali ed enzimatiche. La trascrittasi inversa. Il provirus, suo ingresso nel nucleo e fusione del genoma virale con quello cellulare. Il ciclo vitale dell'HIV. La proteasi come forbice molecolare. Le proteine del nuovo virus. Le spine (spikes). I geni strutturali dell'HIV. Come il virus esce dalla cellula.

 

10) AIDS, ICL, malattie opportunistiche: aspetti clinici
 
L'AIDS: definizione operativa della sindrome. L'Osservatorio Epidermilogico Regionale (OER) del Lazio definisce il "caso", ossia non la forma morbosa in astratto ma l'ammalato "concreto". Formulazione dell'ipotesi diagnostica di AIDS in base ad elementi obiettivi indiretti.  La LymphAdenopathic Syndrome (LAS) e l'AIDS-Related Complex (ARC). 1993: l'OMS individua tre categorie o stati evolutivi della malattia: A, B e C. Cenno sulle classificazioni precedenti. L'Aids nell'età adulta (oltre i 12 anni). Alterazioni simil-mononucleosiche e neurologiche. Sintomatologia. L'ICL (Idiopathic CD4 Lymphocytopenia): definizione. Differenza tra AIDS e ICL. L'ICL come malattia a sé stante. Le malattie opportunistiche. Forme tumorali: neoplasie dei tessuti epiteliale e linfatico. Il sarcoma di Kaposi. Malattie opportunistiche infettive. La polmonite da Pneumocystis carinii: profilassi e terapia. La candidosi: diagnosi e terapia.

 

11) Le terapie dell'AIDS: storia e meccanismo d'azione dei farmaci
 
Inizio anni '80: scetticismo sulla cura di una malattia che colpisce il sistema immunitario. Insuccessi con vari farmaci. Le basi teoriche che sottendono una possibile terapia dell'AIDS. Meccanismmo d'azione di antivirali (acyclovir) simil-nucleosidici. L'AZT: dal preparato 509 al composto S. I primi tre volontari.
L'operazione 53: dei 280 ammalati di AIDS arruolati, 144 vengno trattati con AZT e 136 con pacebo.Incidenti con i pazienti non ammessi alla sperimentazione. Iniziale successo. L'11 settembe 1986 la prova termina e tutti gli americani ammalati di AIDSp ossono usare l'AZT. Confronto tra il meccanismo d'azione dell'acyclovir e quello dell'AZT. Inefficacia di quest'ultima. Inibitori della trascrittasi inversa di tipo non nucleosidico. Inibitori della proteasi e loro meccanismo d'azione. L'uso simultaneo o sequenziale degli antiretrovirali. Effetti collaterali. I CD4 modificati geneticamente e resi capaci di resistere all'attacco dell'HIV. La terapia genetica "antisenso".

 

12) L'AIDS ed i tentativi di allestire un vaccino 
 
Definizione di vaccino. 1796: il primo espermento di Jenner. Dal vaccino antirabbico a quelli antipoliomielitico ed antinfluenzale. Il vaccino anti-AIDS. Gli studi, iniziati nel 1984, sono tuttora in corso. Difficoltà nell'allestimento del vaccino: particolare natura dell'HIV, che si nascnde in alcune cellule ed inserisce i propri geni nel DNA dell'ospite; mancanza di un modello animale per le ricerche; impossibilità di operare su volontari. Critiche alla sperimentazione sugli animali, poiché i risultati non sono applicabili all'uomo. Il caso talidomide. Vaccini che operano bloccando la gp 120 dell' HIV e impedendone così l'aggancio alla CD4. Incovenienti. L'opinione di Montagnier. La proposta di trattare le scimmie con virus chimerici. Un vaccino ottenuto mediante manipolazioni genetiche sarebbe in corso di sperimentazione suvolontari.

 

13) L'AIDS, L'HIV e le analisi cliniche
 
I principali esami di laboratorio correlati all'AIDS: riconoscimento degli anticorpi totali anti-HIV (test Elisa); riconoscimento dei singoli anticorpi (Western Blot); conteggio dei linfociti CD4; viral load. Tali indagini dovrebbero servire a: confermare il sospetto diagnostico; individuare i sioropositivi e/o i portatori del virus, sintomatici e non; fornire elementi utili alla prognosi; controllare la terapia (sospensione, aggiunta o sostituzione di farmaci); escludere dall'utilizzazione campioni di materiale biologico (sangue ed emoderivati) in cui sia presente l'HIV. Formalizzazione dei concetti di validità,sensibilità e specificità. Basi teoriche e modalità tecniche di esecuzione di ciascun esame e valutazione dei risultati nel contesto del quadro fisiopatologico della malattica. Si delineano i limiti tecnici e interpretativi connessi a ciascun tipo di test. La reazione a catena della polimerasi e l'avventura scientifica ed umana di Mullis. Il significato della presenza di sequenze nucleotidiche virali nel campione di sangue esaminato. 

 

14) Acidi nucleici, informazione e comunicazione
 
La struttura chimica degli acidi nucleici, le loro modalità di replicazione ed il trasferimento del messaggio genetico dal DNA all'RNA. Aspetti informatici del problema. La macchina di Turing intesa come strumento dottrinario di primaria iportanza in tale ambito di ricerca. L'algebra di Boole e la cibernetica di Wiener. Le strutture viventi sono un insieme di elementi che interagiscono. Gli ormoni, i virus ed i recettori fanno parte di un sistema di comunicazione. Il flusso delle informazioni ed il concetto di "canale disturbato". La ridondanza del messaggio ne garantisce l'arrivo a destinazione anche in presenza di rumore. I teoremi di Shannon. Basi azotate, nucleosidi e nucleotidi. La doppia elica. Il codice genetico. I processi di riparaione del DNA. La modulazione genetica ad opera della polimerasi. Si suppone che l'integrazione del genoma dell'HIV con quello umano sia la causa dell'AIDS. La teoria di Duesberg: la linea germinale umana contiene normalmente da 50 a 100 retrovirs. Il "programa" del genoma. Aspetti estetici del DNA. 

 

15) AIDS, HIV, armi biologiche e biotecnologiche
 
La "storia" della fabbricazione dell'HIV, a scopi bellici, in un laboratorio del Pentagono. La mutazione del Visna in HIV indotta artificialmente. Coincidenze temporali fra la costruzione del patogeno ed il primo caso di AIDS. I rapporti di Segale Strecker. Aspetti biologici dell'evento: teoricamente è possibile inserire un segmento addizionale di acido nucleico nell'RNA del Visna, tale da consentirgli di legarsi ai recettori dei linfociti CD4 umani. Robert Gallo presentato in modo tendenzioso, come responsabile di questi esperimenti. Le prove su condannati a morte, la loro liberazione e l'estrinsecarsi dell'AIDS. Il "progetto Manhattan" e le ricerche codotte nel 1986. Dimostrazione che il KGB cercò di screditare gli Usa: all'epoca la virologia non eracosì progredita da consentire la costruzione di un virus in laboratorio, anche partendo da sequenze ricostituite di un altro virus, e non lo è tuttora. Vantaggi e svantaggi delle biotecnologie: il caso del vaccino antipolio e la sua contaminazione col Virus SV40. Il carciotopo e la pecora Dolly. Reazioni ben motivate degli ecologisti. L'infinito universo dell'esplorazione dei fenomeni naturali. Trattamento delle malattie genetiche.


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