Cratere a campana; produzione apula; 375-350 a.C.

La raffigurazione presenta due lacune in corrispondenza della testa di due personaggi.

 La rappresentazione è ambientata a Delfi, come suggerisce la presenza, al centro della scena, di un albero di alloro. La figura seduta è stata identificata con Apollo. Davanti al dio si trova un personaggio giovanile che regge una cesta e un ramoscello d’alloro. A destra è effigiata un’anziana coppia che sembra rivolgersi al giovane.

La scena sarebbe da riferire a una parodia dello Ione di Euripide. Nel personaggio raffigurato a sinistra è da riconoscere il giovane Ione: la cesta conterrebbe gli oggetti che permetteranno il suo riconoscimento come figlio di Creusa, il ramo d’alloro alluderebbe alla sua origine divina. L’uomo e la donna effigiati a destra sono Xuto e Creusa, giunti a Delfi per consultare l’oracolo.

La raffigurazione si riferisce al momento del riconoscimento di Ione.

Torna alla prima pagina