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[ H O M E ]
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Questi sono gli scritti che mi ha mandato Alessandro Ciarlo Chi volesse contattarlo puo' farlo a questa e-mail: anime_salve@hotmail.com |
| MISERIA E NOBILTà |
| E SE NON SAI CHE IL MONDO è TONDO E GIRA. ALLORA ASCOLTA IL CANTO DEL VENTO, ASCOLTA IN SILENZIO IL RUMORE DI DIO, ASCOLTA LA MENZOGNA E FANNE UN ABITO DA INDOSSARE QUANDO IL MONDO TI GRIDA CON PAROLE SORDE TUTTE LE INFAMITà DELLA VITA. ASCOLTA QUESTE PAROLE CHE COME IL VENTO VIAGGIANO, COME LA LUCE SI DIFFONDONO, E COME UN'ASCIA AFFONDANO NEI CUORI DELLA MISERIA. MISERIA O NOBILTà? NELLA NOBILTà DELLA MISERIA UN MISERO SFOGGIA LA SUA RICCHEZZA. LA RICCHEZZA DELLA POVERTà . SE POVERTà TI OFFRONO, IN CAMBIO OFFRI TUTTI I TUOI AVERI DA POVERO, DONA AL MONDO QUELLO CHE DENTRO VIVE, E DAL TUO VOLTO NON TRASPARE. REGALA L'ESPRESSIONE PIù FELICE DEL VISO CHE PORTI IN GIRO PER LE STRADE DI QUESTA BUIA CITTà . SEDUTO SULLA CIMA DI UNA MONTAGNA UN VECCHIO ASCOLTA IL VENTO, OSSERVA IL MONDO GIRARE, E MENTRE TUTTI IN FRETTA VIVONO IL TEMPO, IL VECCHIO ASPETTA L'ATTIMO IN CUI IL SUO SMETTERà DI CONTARE I BATTITI DEL QUORE , ATTENDE FELICE CHE LA SIGNORA DEL NULLA, LA REGINA DEL VUOTO, VENGA A PRENDERE LA SUA RICCA ANIMA, E LE SUE POVERE TASCHE COLME DI NULLA, MILIONI DI CORIANDOLI REGALANO AL VENTO, FRAMMENTI DI VITA SI DISCIOLGONO NELL'ARIA, IL MONDO LI ACCOGLIE ,E LE MIE TASCHE SI RIEMPIONO DI RICCHEZZA. QUESTA LA MIA RICCHEZZA, QUESTA LA TUA POVERTà. MONDO CHE ACCOGLI OGNI GIORNO I CORIANDOLI DELLA VITA, OFFRIMI LA FORZA DEL VENTO, PERCHè QUESTE PAROLE CADANO NELLE TASCHE DEI POVERI DELL'ANIMO. HO VISTO I MILLE VOLTI DI UN DIO IMPERFETTO, HO VISTO LE ANIME CADERE DAL CIELO, HO VISTO TE DONNA INFEDELE TRADIRE LA MIA BONTà, PRENDERE DALLE MIE TASCHE I CORIANDOLI DELLA VITA, SPENDERE NEL NULLA TUTTA LA MIA RICCHEZZA. HO VISTO IL FUOCO CHE BRUCIA L'AMORE, NE HO RESPIRATO IL FUMO, HO MANGIATO I FRUTTI DELL'ALBERO DELL'ODIO, HO AMATO TE CHE UN DIO NON PERDONA, HO UCCISO LA MORTE QUANDO LA SUA MANO MI STRAPPAVA ALLA VITA, HO CAMMINATO LUNGO UN SENTIERO CHE NESSUN UOMO ESEREBBE CALPESTARE, HO SFIDATO IL TEMPO LASCIANDOLO DIETRO DI ME, E VOLTANDOMI MI SONO BEFFATO DI LUI, HO CORSO E MILLE ANNI SON PASSATI, ORA CHE SONO DISTANTE DA TUTTI MI SIEDERò SULLA CIMA DI UNA MONTAGNA, E LI, ASPETTERò ALTRI MILLE ANNI, ASPETTERò CHE IL MONDO MI RAGGIUNGA, ATTENDERò CON PAZIENZA PERCHè PAZIENZA PRIMA NON HO AVUTO, ED ORA QUì, DA SOLO, CORIANDOLI DALLE MIE TASCHE REGALO AL VENTO. E TU UOMO CHE NON PUOI VEDERMI PERCHè TROPPO LONTANO,RACCOGLI I CORIANDOLI DELLA VITA, ASCOLTA IL VENTO CHE QUESTE MIE PAROLE TI PORTA, MANGIA I FRUTTI CHE L'ALBERO DELL'AMORE TI DONA. CERCAMI ! E TRA MILLE ANNI MI TROVERAI. QUESTO IL MIO PENSIERO. CHIEDO SCUSA PER I MIEI ERRORI,MA SONO IGNORANTE, E QUINDI LI IGNORO. GRAZIE FABRIZIO PER AVER SCELTO ME. 13/06/1999 |
| IL MITICO IO. |
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IL MITICO IO. IL MITICO IO. IL MITO SONO IO. SONO UN MITO PER ME STESSO E PER GLI ALTRI, SONO UN MITO PER IL MONDO E PER CHI MI VIVE. SONO UN MITO PERCHè OGNI GIORNO SCOPRO DI ESSERLO. IL MIO CORPO, LA MIA MENTE,LA MIA ANIMA,IL MIO SENTIMENTO,IL MIO ESSERE,è UN MITO. NULLA E NESSUNO è PIù FORTE DI ME, NULLA E NESSUNO OSA SFIDARMI, IL MONDO MI TEME,IL MONDO MI AMA,IL MONDO è VIVO, DENTRO DI ME SI EVOLVE, E NON CONOSCE FRONTIERA CHE NON SIA FRAGILE. NULLA è GRANDE DIFRONTE AL MIO PENSIERO, OGNI COSA, O ESSERE è IMPOTENTE DAVANTI AL MIO SGUARDO, IL MIO VOLTO è IMMOBILE,MENTRE IN TORNO è BUFERA. LA MIA MANO è FORTE, LA MIA MANO è CALDA, ESSA è L'ESTENSIONE DELL'UNIVERSO, è LO STRUMENTO DI CONTATTO, è IL PENSIERO CHE SFOCIA NEL MONDO. IL MIO PIEDE L'ASCIA L'IMPRONTA LUNGO IL CAMMINO, IN QUESTA STRADA DOVE OGNI UOMO PASSA E NON L'ASCIA TRACCIA, IO ,SONO PRESENTE. LA LUCE DEL MIO VOLTO SI ESTENDE FIN LI DOVE TU NON VEDI. LA FORZA CHE UN TEMPO NUTRIVA L'ANIMA è DI NUOVO IN ME, ED ORA PIù CHE MAI POTENTE DISTRUGGE E CREA L'INTERO UNIVERSO CHE MI CIRCONDA. AMO IL NULLA!!!!!!!!!!!! PER IL GUSTO DI COLMARLO. AMO LA VITA PER VEDERLA VIVERE. AMO TE UOMO PER IL GUSTO DI VIVERTI DENTRO. AMO ME STESSO PERCHè DIFRONTE AD UNO SPECCHIO POSSO AMMIRARE LA BELLEZZA DI UN MONDO CHE MI APPARTIENE. IO AMO PERCHè QUESTO è IL COMANDAMENTO CHE MI RESTITUISCE LA VITA. IO VIVO PERCHè QUESTO è IL MIO PRIMO DOVERE, E NULLA, NEPPURE LA MORTE MI INCUTE TERRORE. TU UOMO CHE MI OSSERVI DANZARE, DANZA LA MUSICA DEL SILENZIO,DANZA E LASCIATI DANZARE. IO ASCOLTO I SUONI DEL MONDO, IO SCOLTO LA VOCE DI UN DIO SCONOSCIUTO, QUEL DIO SEI TU UOMO CHE CONTINUI A VIAGGIARE LUNGO STRADE CHE NON SI ILLUMINANO. TU UOMO SEI IL DIO, E IL NULLA è LO SPAZIO DOVE IL TUO ESTRO CREA QUEL CHE UN DIO SCONOSCIUTO NON HA SAPUTO FARE. QUESTO MONDO è MIO PERCHè TUTTO CIò CHE VI è MI RIPORTA ALLA LUCE CHE UN TEMPO LONTANO I MIEI OCCHI VIDERO. QUESTO SONO IO, QUESTO è IL MIO MITICO IO. SE UN GIORNO IL MIO CORPO LASCERà QUESTO MONDO,A VOI UOMINI LASCERò IL MIO TEMPO VISSUTO, A VOI UOMINI LASCERò LE MIE OSSA E CON ESSE IL MIO PENSIERO AD ACCOMPAGNARVI LA VITA. TU DIO SCONOSCIUTO EREDITERAI LA MIA ANIMA, E SARà DURO DOMARLA, PERCHè ESSA NON CONOSCE TEMPO, TU CHE DEL TEMPO NE HAI FATTO LA NOSTRA CONDANNA, NON POTRAI CONTENERLA, E SARAI PER LA PRIMA VOLTA UNO SCIOCCO, 12/06/1999 PER TE FABRIZIO CHE MI VIVI DENTRO,PER TE CHE HAI LA MIA STESSA IDENTICA VOCE ,PER TE CHE HAI VISSUTO LA MIA STESSA VITA. OGNI NOTTE NEL SONNO MI VIENI A TROVARE,CI SEDIAMO AD UN TAVOLO IN UNA VECCHIA OSTERIA,PARLIAMO RIDIAMO E BEVIAMO IL SANGUE DELLA TERRA, TU MI RACCONTI I TUOI AMORI,IO I MIEI PENSIERI, IL LEGNO DEL TAVOLO CI RESTITUISCE L'ODORE DEL NOSTRO ONORE. MI TORMENTI L'ANIMA, MA IL TUO VOLTO IO NON HO. |
| LA RINASCITA. |
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MENTRE GUSTAVO IL TUO PENSIERO,TRA LE DITA MI VOLTEGIAVA LA VITA. UN TUMULTO DI PAROLE MI HAN REGALATO, UN PENSIERO SCARNO M'è STATO DATO, UN CORPO SCOLPITO DIO MI HA DONATO. IL PENSIERO CHE BRIGLIE NON HA,ORA GALOPPA NELLA MENTE DI UN POVERO DEMENTE. LE MANI CHE FORZA PIù FORTE NON CONOSCONO, STRINGONO IL TEMPO COSì CHE IL MIO VOLTO RISPLENDA DELLA LUCE CHE IL MONDO ILLUMINA. VIVO NEL MONDO, E IL MONDO è DENTRO DI ME. LUNIVERSO MI GIRA IN TORNO E UNA NUOVA STELLA SI è ACCESA, MENTRE UN BARILE DI TRISTEZZA MI ACCAREZZA LA MENTE TI REGALO IL PENSIERO CHE NON CONOSCE SPAZIO, SE NON QUELLO CHE DENTRO TI GOVERNA E TI RIEMPIE LA VITA. ORA CHE IL SORRISO DA IDIOTA SUL VISO PASSEGGIA, RICORDI DI UN TEMPO GUIDANO LA CARROZZA, CHE FIN QUì MI HA CONDOTTO. SCENDO. IL VIAGGIO è FINITO, IL CALORE DELLA TERRA RISCALDA I MIEI PIEDI, LA POLVERE DEL MONDO RESPIRO, LA LUCE DEL GIORNO ARDE LA PELLE, UN BARLUME DI INTELLETTO MI CADE IN TESTA, E UNA NUOVA VITA INIZIA. IL BUOI DELLA NOTTE CULLA I SOGNI CHE BAMBINO IO, NON SOGNO PIù. TENDI LE TUE BRACCIA,STRINGI,E TOGLIMI IL FIATO, PERCHè D'AMOR VOGLIO MORIRE, ORA CHE SON TORNATO. CON L'AMOR CHE NESSUN CONOSCE. CON L'ALLEGRIA QUì NASCOSTA. AGLI OCCHI CHE MI OSSERVANO. A CHI AUDACE MI DANZA NELLA MENTE. A CHI CON IL SUO CORPO IL MIO LETTO HA SCALDATO. A FABRIZIO DE ANDRè CHE CON LA SUA MORTE MI HA CREATO DOLORE. ALLA DONNA CHE SU UN ROGO HA BRUCIATO IL MIO AMORE AL FIUME DELLA POESIA CHE IN PIENA DENTRO MI SCORRE. 09/06/1999 23.57 QUESTO IL MOI PENSIERO ALESSANDRO CIARLO |
| I Dementi |
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A voi, che dall'altra sponda ci guardate, rantolanti nel vuoto i nostri pensieri confusi vi presentiamo, la nostra brutta faccia portiamo. E voi che nelle scatole di metallo in un su e giù siete impegnati, scoppio di meraviglia per la giostra che non si ferma mai, nella nostra testa gira e non si ferma mai, non si ferma mai, e la vostra, immobile come un vecchio mobile, per noi giostra incompresa, per voi la normalità, per noi che abbiamo scintille nel cervello alberi di natale e nuvole in tempesta l'invidia della tranquillità vi spinge fino all'orlo del precipizio, ma il coraggio, vi manca, per cadere giù, veniteci a trovare, sedete sulla giostra senza tempo , e se vi spingono e cadete, allora sedete sulla sedia al centro di una stanza, e mentre tutto in torno gira, chiudete gli occhi e guardate i nostri volti, anime in pace, scherzo della natura. Le vostre teste così brillanti e piene di spigoli invidia delle biglie che corrono nelle nostre. Ci avete rinchiuso, ci avete drogato, elettroni nel cervello ci avete gettato, le pillole che fermano le giostre abbiamo ingoiato, legati ad un letto ci avete dato il vostro bene, e le bave, e gli escrementi abbiamo mangiato. no grazie, questa la vostra demenza, questa la nostra felicità, questo il buio della cattiveria, questo il vuoto del rancore, questo il nostro perdono, scivolate via dalla vista di chi nella testa ha un mare in burrasca scivolate via e andate nel nulla della vostra infelice giostra, raccogliete le lacrime del mondo, bevetele e fatene acqua per le vostre anime infelici. Torturati dalla normalità, uccisi dall'ignoranza in onore della logica, ubriachi per sempre vaghiamo nel nulla. &nb |