Dalla Russia con amore

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Crediti e dettagli

Dalla Russia con amore ( Tit. orig. "From Russia with love" , G.B., 1963, 116 min.)

Regia: Terence Young

Cast: Sean Connery, Daniela Bianchi, Pedro Armendariz, Lotte Lenya, Robert Shaw, B.lee, L.Maxwell

L'agente 007 viene incaricato di sottrarre al consolato russo di Istambul il "lector",una macchina per decifrare messaggi in codice, prima che se ne impossessi la Spectre. Con l'aiuto di una spia sovietica (Daniela Bianchi) che crede di lavorare per il Cremlino, e dopo un interminabile viaggio sull'Orient Express, Bond riuscirà ad impedire che il decifratore (che permetterebbe di conoscere i piani militari del governo Russo) finisca nelle mani della Spectre.

Valutazione critica personale

Assieme a "Goldfinger" uno dei più alti episodi della saga.

Avvincente storia che rispecchia in pieno il clima di disgelo nei rapporti occidente/oriente dei primi anni 60. Bond si trova così a lavorare paradossalmente per il governo Sovietico che ormai non costituisce più una minaccia per la sicurezza mondiale. L'intreccio si apre con una lettera recapitata all MI6 in cui una spia sovietica chiede l'aiuto di Bond per sottrarre al consolato Russo un decifratore. Fiutando una trappola, 007 accetta la sfida ed incontra ad Istambul Tatiana Romanova. Assieme a lei (che inconsciamente lavora per la spectre) riesce a rubare il "lector"ai Sovietici e nello stesso tempo evitare che lo stesso finisca nelle mani della spectre. Da uno dei migliori romanzi dei Fleming, uno dei migliori film della serie. Connery, al secondo film, arricchisce ancor più il suo personaggio di dettagli che lo caratterizzeranno in tutte le successive pellicole: Bond è deciso ma sentimentale, crudele ma capace di perdonare, è buongustaio, intenditore di vini e di donne, sempre elegante e distaccato: una formula vincente che porta il personaggio ad una popolarità mondiale. Il film è godibilissimo, non mancano scene d'azione, inseguimenti e sparatorie, ma, a dire il vero, l'intento di Terence Young è quello di spostare l'attenzione più sui contenuti e la recitazione piuttosto che sull'azione; in effetti emerge in modo evidente l'aspetto dello "spionaggio vero" fatto di intuizioni, calcoli, stratagemmi, più che quello della spettacolarità dell'effetto speciale; ed è proprio questa la vera forza del film e ciò che lo rende ottimo perchè è sempre  equilibrato ma riesce a tenere la tensione alta dalla prima all'ultima scena. Anche le location contribuiscono a conferire un velo di mistero (che pervade tutto il film): La città di Istambul si presta molto a ciò perchè fatta di vicoli scuri, moschee silenziose e sotterranei nascosti. L'orient express (sul quale si svolge la seconda parte del film) ci ricorda inevitabilmente i gialli di Agatha Christie. Un cenno particolare a Lotte Lenya che interpreta il colonnello Kleb in modo indimenticabile.

Voto: 9 e 1/2

Errori nel film


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