T E R R A G N I

Riassunto dalle lezioni precedenti

*Tutte le lezioni su Terragni*

 

Sviluppo di un tema preso dalle lezioni

L'asilo Sant'Elia : Tornare bimbi,riscoprire tutto in un mondo più piccolo

Sulla base delle lezioni seguite in aula,mi piacerebbe sviluppare un commento sull'asilo Sant'Elia e anche poter raccontare le mie emozioni,le sensazioni che ho avuto visitandolo.Tre anni fa mi recai a Como con un amico con l'unico intento di poterla visitare e conoscere meglio le architetture fino allora studiate solo sui libri.Terragni mi ha sempre interessato ma mai avevo avuto l'occasione(nè anche il tempo)di andare a vedere le sue opere,di capirle.Mi bastavano tre giorni per vedere Como,per andare a studiare di persona le opere più importanti dell'architetto comasco;così è stato.L'unica opera che,ricordo benissimo,fu difficile da visitare(vuoi perchè non sta proprio al centro della città-vi arrivammo con le bici subito dopo che aveva spiovuto!-vuoi anche per via del fatto che occorreva fare una domanda scritta e consegnarla per poterla visitare)fu proprio l'asilo Sant'Elia.

Forse proprio per tutte questi eventi che ci hanno ritardato/affrettato;siamo rimasti un po' più a lungo a vedere e sentire con tatto quell'edificio così semplice e così carico di emozioni.Lo spazio centrale è il vero motore di tutta l'architettura;come ci muovevamo,non riuscivamo a distoglierci dallo sguardo l'atrio centrale che inaspettatamente catturava la nostra attenzione.Questo spazio fa intravedere attraverso delle belle vetrate,tutto lo spazio verde circostante,non un semplice giardinetto per accontentare i bambini e farli giocare all'aperto,ma un vero e proprio spazio grande tanto quanto basta per poter svolgere delle intere attività collettive(questo perlomeno a quanto detto dall'insegnante che ci ha gentilmente aperto e accolto).Poi c'era il telaio che era un elemento che balzava sempre all'occhio per via di quei distaccamenti dalla parete vetrata o per la maniera di esserci e al tempo stesso di non esserci,una presenza che non è violenta nè invasiva;ma l'occhio ricadeva sempre sul verde e sullo spazio urbano.La natura era un concetto forte per quest'asilo,per quest'opera di Terragni che mai prima aveva introdotto una variabile così influente e determinante.

Ora,ricorda bene che scherzando e girando qua e la;ciò che più mi piaceva vedere,era l'arredo dell'interno;i termosifoni piccoli piccoli(che quando li ho visti non potevo credere che ne fabbricassero di così minuti),le sedie,i ripostigli e addiritura i bagni erano tutti a misura di bimbo.Per un momento ho avuto al sensazione di essere felice di stare lì all'interno di quello spazio;pensando questo mi è venuto facile pensare che forse anche per un bambino sarebbe stata la stessa cosa,la stessa sensazione.Riscoprire un intero mondo,tutto differente,non è stato solo divertente;ma anche emozionante.Uno spazio a misura di bimbo progettato da un uomo vuol dire che il progettista ha avuto ben oltre una buona capacità razionale,ma ha avuto sopratutto una sensibilità particolare per poter esprimere qualcosa che non si vede.

 

Alessandro Santoriello

 

 

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