4.1. PREMESSA

In Italia, paese in cui esiste la più grande concentrazione di beni artistici, archeologici e ambientali di tutta l'Europa, solo di recente si è assistito, da parte dello Stato e delle Regioni, ad un deciso intervento nel recupero, nella conservazione, nella tutela e valorizzazione di questo grande patrimonio culturale. Un intervento che, anche se ancora compresso e limitato per l'assenza di una nuova ed organica legge nazionale, almeno limita la distruzione dei nostri tesori d'arte e di natura, e in parte evita la crescita disordinata e squilibrata del territorio.
Un monumento, uno scavo archeologico, un prodotto artigianale, una festa tradizionale, ma anche un centro storico, sono i segni di una determinata fase storica di sviluppo di un territorio e della sua popolazione, sono testimonianze che esigono non solo interventi conservazione, ma soprattutto un'esatta valorizzazione anche nella sua valenza storica; pertanto, essi vanno fatti conoscere al pubblico, il più vasto possibile, per età, livello di istruzione e condizione sociale.
I musei, tradizionalmente deputati alla funzione conservativa, vanno trasformati in strumenti vivi di cultura in grado di sollecitare la curiosità, l'attenzione e l'interesse di un'utenza di massa. L'adozione di mezzi di comunicazione di massa, l'uso di opuscoli informativi, l'utilizzo di guide specializzate, di pannelli con indicazione dei percorsi che risultino più comprensibile al grosso pubblico, potrebbero essere i mezzi idonei allo scopo.
Va comunque rilevata la particolare vivacità di iniziative che caratterizza la Provincia di Salerno che non ha paragoni nel resto della Regione, con le sue circa trenta sedi espositive, tra musei e "antiquaria", che offrono al pubblico un patrimonio ricchissimo per qualità e quantità.
Ma i beni culturali specialmente per il Mezzogiorno, tradizionalmente povero di risorse, potrebbero costituire l'elemento fondamentale della ripresa economica. Qui più che altrove, per la straordinaria ricchezza di testimonianze storiche e culturali, un'attività di gestione del territorio che presuppone un utilizzo ottimale di tali risorse, può costituire un progetto vincente per il nuovo millennio.
Certo l'impresa non è facile perché il settore, anche se in continua evoluzione, continua ad essere oggetto di vecchi schemi interpretativi e pregiudizi ideologici.