5.21. SANTUARIO DI MATERDOMINI A NOCERA SUPERIORE

Il notevole complesso conventuale, meta di grandi pellegrinaggi la notte tra il 14 ed il 15 agosto, sorge a ridosso di una collina sulla strada che congiunge Nocera Superiore, Cava dei Tirreni e Roccapiemonte. Fu eretto, su una chiesa più antica già consacrata da papa Niccolò II, tra il 1168 e il 1172, grazie all'abate benedettino Pietro Ferrara, soldato poi convertitosi col nome di Pietro De Regina.
Insieme al Monastero godette nel tempo di molti privilegi e dal 1631 fu retto dai padri Basiliani fino alla soppressione avvenuta nel 1807. Oggi è affidato ai Francescani, che occupano solo una parte dell'antico convento, la cui parte maggiore fu nell'Ottocento destinata a manicomio.
L'edificio attuale è in gran parte un rifacimento dell'originale, distrutto dai bombardamenti. Di esso si salvò soltanto il tempietto a baldacchino, in marmi policromi sotto cui è posta l'immagine della Madonna con il Bambino, un dipinto dai chiari tratti bizantineggianti particolarmente venerato.
Della vecchia chiesa sono anche una tela del 1645 di Francesco Guarino, sull'altare maggiore, raffigurante la Vergine e delle tele, forse di Francesco Solimena, raffiguranti l'Assunzione e S. Basilio.
Nella volta della chiesa, il grande affresco della Visione della Vergine è un fedele rifacimento dell'originale, dipinto da Giacinto Diana nel 1775.