Ci é pervenuto un ritaglio di giornale con un articolo scritto dal Cav. di Gran Croce Arrigo Varano, Presidente della Sezione di Brescia. L'articolo racconta un terribile episodio avvenuto nel 1944. Ve lo riproponiamo integralmente e senza commenti!
RICORDIAMO I DODICI CARABINIERI MASSACRATI NEL 1944 A MALGA BALA.

Il 23 marzo a Malga Bala (Alpi Giulie), si consumò uno dei più barbari eccidi di quell'epoca. Un gruppo di criminali, partigiani slavi, trucidò dodici carabinieri, che presidiavano la centrale elettrica di Bretto, dopo averli catturati con l'inganno. Saccheggiata la casermetta, i dodici furono condotti nella valle Bausizza, dove fu loro servito un pranzo a base di soda caustica e sale nero. Essendo affamati, essi mangiarono, ma subito si levarono le loro urla disperate di dolore. Erano stati avvelenati. In quelle condizioni, furono costretti a marciare fino a Malga Bala. Questi i loro nomi: Dino Perpignano, Pasquale Ruggiero, Domenico Del Vecchio, Lino Bertogli, Antonio Ferro, Adelmino Zillo, Fernando Ferretti, Ridolfo Calzi, Pietro Tognazzo, Michele Castellano, Primo Amenici, Attilio Franzon.  Erano quasi tutti ventenni.

A Malga Bala si commisero atrocità inenarrabili. Il vicebrigadiere Dino Perpignano con un legno a uncino conficcato nel nervo di un calcagno fu issato a testa in giù legato a una trave, come una bestia da macello. Poi tutti furono incaprettati. I criminali li colpirono con i picconi; ad alcuni vennero asportati i genitali e conficcati in bocca, ad altri squarciati il cuore e gli occhi. Al carabiniere Amenici fu conficcato nel cuore la foto dei suoi figli.   La crudele e feroce "mattanza" terminava con i poveri corpi trascinati sotto un grosso masso e lì abbandonati, preda degli animali randagi.

Noi, carabinieri in congedo della sezione «Carlo Alberto Dalla Chiesa» di Brescia, abbiamo chiesto la concessione di una decorazione al valor militare alla loro memoria. Nel 2000, dopo 56 anni, e anche quest'anno dopo 57, essi sono stati solennemente commemorati nella chiesa di Tarvisio, dove nove delle dodici povere salme riposano in una torre medioevale. Ha celebrato la messa il vescovo monsignor Battisti, che nell'occasione ha affermato: "Quando si scardina la coscienza, si scardina il mondo".

Cav. di Gran Croce Arrigo Varano

Presidente Sezione di Brescia dell'Ass. Naz. Carabinieri