Il modello cosmologico GEOCENTRICO,
anche detto aristotelico-tolemaico-tomistico, dai nomi dei suoi massimi
concepitori, vede la terra immobile al centro di un universo sferico e, per quanto
vasto, limitato. La terra è l'unico corpo "variabile e corruttibile" del cosmo. Tutti gli altri astri sono
ritenuti sfere perfette e purissime, senza la "rugosità" e tutti gli altri attributi negativi della materia
terrestre (e di conseguenza dell'uomo stesso). I pianeti sono quelli conosciuti sin dalle civiltà antiche perché visibili ad occhio nudo.
Ruotano in orbite circolari e concentriche in sette cieli. L'ottavo cielo
contiene le stelle fisse, così dette perché mantengono reciprocamente
la posizione, dando origine alle costellazioni. Il nono cielo non ha astri, ma trasmette il moto
a tutti gli altri cieli, come un ingranaggio.
E' il confine dell'universo. Ciò che racchiude questo cosmo fisico è l'empireo,
non propriamente un luogo, quanto piuttosto, come spiega San Tommaso, una dimensione
priva di spazio-tempo.
Pur essendo lontanissimo dalle concezioni attuali, esso è, a tutti gli effetti, un
modello scientifico: infatti
si accorda con il senso comune, per il quale effettivamente
noi stiamo fermi mentre il cielo ci ruota attorno
dà una spiegazione razionale e coerente di questa percezione sensoriale,
riducendo la molteplicità dei fenomeni dell'esperienza a un modello semplice
consente previsioni precise dei fenomeni celesti, utilizzabili anche a scopi pratici: si pensi
agli accuratissimi calendari, indispensabili tra l'altro alle attività agricole; agli studi astronomici che consentivano la navigazione,
la previsione di maree ed eclissi.
Oltre a questi motivi che gli hanno consentito di essere la spiegazione dominante per diciotto secoli,
il modello geocentrico è intrinsecamente coerente con l'idea di una creazione da parte di una entità
sommamente razionale, che ha deliberatamente messo la terra (e l'uomo) al centro di questa creazione, di cui costituiscono la finalità. Ecco perché il
modello geo-centrico è anche implicitamente teo-centrico ed antropo-centrico.