Nel passare dai potenziometri in continua a quelli in alternata si
devono osservare le seguenti avvertenze:
le resistenze del circuito devono essere realizzate in modo tale da
ridurre gli effetti induttivi e capacitivi;
il galvanometro magnetoelettrico deve essere sostituito da uno strumento
rilevatore in c.a.;
il circuito potenziometrico deve essere alimentato con una tensione
della stessa frequenza della tensione da misurare ed è necessario
poter variare la fase della tensione d'alimentazione per portarla
in fase con la tensione incognita;
la taratura del potenziometro deve essere riferita ad un milliamperometro
di precisione, non esistendo un campione per le tensioni alternate;
il confronto tra tensione incognita e tensione di riferimento deve
riguardare sia l'ampiezza che la fase.
Le configurazioni devono essere studiate per effettuare le misurazioni
nell'intervallo di frequenze di normale utilizzo; in genere ci si
riferisce alla frequenza industriale di . La pila Weston non
può più essere utilizzata come generatore di tensione campione perché
quella che genera è di tipo continuo. E' fondamentale che le due tensioni,
quella nota e quella incognita, siano isofrequenziali. I metodi utilizzati
per la misura sono due: