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Metodi potenziometrici in corrente alternata.

Nel passare dai potenziometri in continua a quelli in alternata si devono osservare le seguenti avvertenze:

  1. le resistenze del circuito devono essere realizzate in modo tale da ridurre gli effetti induttivi e capacitivi;
  2. il galvanometro magnetoelettrico deve essere sostituito da uno strumento rilevatore in c.a.;
  3. il circuito potenziometrico deve essere alimentato con una tensione della stessa frequenza della tensione da misurare ed è necessario poter variare la fase della tensione d'alimentazione per portarla in fase con la tensione incognita;
  4. la taratura del potenziometro deve essere riferita ad un milliamperometro di precisione, non esistendo un campione per le tensioni alternate;
  5. il confronto tra tensione incognita e tensione di riferimento deve riguardare sia l'ampiezza che la fase.
Le configurazioni devono essere studiate per effettuare le misurazioni nell'intervallo di frequenze di normale utilizzo; in genere ci si riferisce alla frequenza industriale di $ 50Hz$. La pila Weston non può più essere utilizzata come generatore di tensione campione perché quella che genera è di tipo continuo. E' fondamentale che le due tensioni, quella nota e quella incognita, siano isofrequenziali. I metodi utilizzati per la misura sono due:



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Angelo Rossi 2003-12-05