Dispositivi antagonisti.

Rappresentano la perte dello strumento destinata alla produzione della coppia antagonista $T_{r}$ la quale ha il compito di:

• ricondurre, quando viene a mancare la coppia motrice $T_{m}$, nella posizione di riposo l'equipaggio mobile e di conseguenza l'indice, ad esso solidale, sulla scala graduata;
• equilibrare la coppia motrice $T_{m}$;
• addurre corrente all'equipaggio mobile.

La coppia antagonista $T_{r}$ può essere ottenuta tramite:

• l'azione della gravità: l'equipaggio mobile è solidale con una o due masse disposte a $\frac{\pi}{2}$ ed avvitate su uno o due assi filettati. Quando per effetto della $T_{m}$, il centro di gravità della massa si sposta, viene a creardi una $T_{r}$ tanto maggiore quanto maggiore è l'angolo di deflessione dell'equipaggio mobile.
• l'azione di molle antagoniste: esse vengono realizzate in materiale tale da non creare campi magnetici di disturbo. La molla è in genere una spirale con un capo fissato sull'equipaggiamento mobile e l'altro capo ancorato alla parte fissa della sospensione che porta le boccole. Per effetto di $T_{m}$ l'equipaggio mobile ruota di un certo angolo $\delta$ e si viene così a creare una $T_{r}$ di natura elastica. La molla si viene così ad avvolgere su se stessa:
  $$T_{r}=\frac{bs^{3}E}{12l}\delta$$
  dove:
  

  $b$	altezza della molla; $s$

  
  Le molle antagoniste, oltre a creare $T_{r}$, possono servire anche ad addurre corrente all'equipaggio mobile. In questo caso, il passaggio di una corrente non deve produrre riscaldamento apprezzabile nella molla stessa.
• la torsione di fili o di nastri metallici: la coppia $T_{r}$ dipende, in questo caso, dalla torsione delle rispettive sospensioni che dipenderanno dal diametro e dalla lunghezza del filo o del nastro utilizzato, dai loro moduli di elasticità e dall'angolo di deflessione.