Strumenti indicatori analogici elettromeccanici.

Sono costituiti da un equipaggio mobile (e.m.) avente una posizione iniziale di riposo e sollecitato al movimento da una coppia (azione) $T_{a}$ funzione della grandezza da misurare. A tale coppia si oppone una seconda coppia resistente (reazione) $T_{r}$ che è funzione dello spostamento dell'equipaggio mobile. Questa coppia di reazione tende sempre a ricondurre l'equipaggio mobile nella posizione iniziale di riposo in assenza della coppia d'azione e quindi del misurando.

Figure: Catena di misura realizzata con strumento indicatore analogico elettromeccanico.

Applicando il misurando in ingresso allo strumento, nasce una coppia motrice $T_{m}$ alla quale si contrappone istantaneamente una coppia resistente $T_{r}$ generata da una molla, da un nastro o da un filo sottoposti a torsione e quindi di tipo elastico. La $T_{m}$ viene convertita in un angolo di deflessione $\delta$ il quale, a sua volta, è misurato mediante un indice solidale con l'asse dell'equipaggio mobile che si sposta su di una scala graduata. Indicando con $h$ la lunghezza dell'indice e con $\delta$ la deviazione angolare rispetto alla condizione di riposo, si ha:

$$\lambda=h\delta$$

dove $\lambda$ rappresenta la lunghezza dell'arco di circonferenza descritto dall'indice durante il suo movimento. Questo arco rappresenta quindi la grandezza misurata. Se si indica con $W_{m}$ l'energia magnetica e con $W_{e}$ quella elettrostatica immagazzinate, la coppia può calcolarsi come:

$$T_{m}^{m}=\frac{dW_{m}}{d\delta}$$

$$T_{m}^{e}=\frac{dW_{e}}{d\delta}$$

Gli strumenti elettromeccanici si dividono in sei gruppi:

• magnetoelettrici in c.c. ed in c.a. con raddrizzatori;
• elettrodinamici in c.c. ed in c.a.;
• ad induzione in c.a.;
• a ferro mobile in c.c. ed in c.a.;
• termici in c.c. ed in c.a.;
• elettrostatici in c.c. ed in c.a..