Se la correzione interviene come fattore moltiplicativo (invece che come termine additivo), si parla di fattore di correzione, che è un valore numerico per il quale sono moltiplicati i risultati di una misura al fine di compensare l'errore sistematico. Dopo che si è effettuata una correzione dell'effetto sistematico, l'errore è zero (il valore atteso coincide col valore medio). Una volta corretti gli effetti sistematici resta comunque un'incertezza per cui il valore misurato è solo una stima del valore del misurando (valore vero della grandezza in esame), perchè rimangono le incertezze sulle correzioni e le incertezze che nascono dagli effetti casuali (random effects). Gli effetti casuali derivano dalle variazioni temporali e spaziali non prevedibili o di tipo stocastico (ossia aleatorio) delle quantità d'influenza. I loro effetti consistono nel provocare risultati differenti quando una stessa misura viene ripetuta, ottenendo così una serie di osservazioni che devono essere fatte rispettando le condizioni di ripetibilità.