-200EISENMAN

"TERRAGNI NON ESISTE. TERRAGNI L'HO INVENTATO IO. TERRAGNI SONO IO". QUESTO è QUELLO CHE HA AFFERMATO EISENMAN IN UNA CONFERENZA.

Eisenman:

Eisenman, alla fine degli anni sessanta, ha avuto un professore inglese, intelligente e molto eccentrico, che si chiama Colin Rowe; egli aveva un particolare modo di insegnare architettura e di concepirla, e di fare critica dell'architettura. Aveva concezioni nuove rispetto a quelle che sino ad all'ora si erano viste, queste concezioni consistevano nell'importare l'oggetto architettonico all'interno delle sue stesse regole formative piuttosto che legittimare l'architettura e/o l'oggetto architettonico attraverso una serie di elementi esterni ad esso, vuoi storici, vuoi sociologici, economici, od appartenenti alle categorie fisiche tipiche della storia dell'arte che infondo continuavano ad essere abbastanza gettonate.

 


Questo discorso creava un interessante "appiattimento" dell' architettura.

Eiseman si forma come giovane architetto, e come ricercatore, su questa scia lasciata da Rowe.

Il suo percorso formativo consta di una prima laurea, di un master, di un periodo di apprendistato che compie presso Gropius e poi di un dottorato intitolato "The Formal Basis of Modern Architecture", che però non verrà mai pubblicato.
La sua crescita aumenta quando lui visita l'italia; nasce il " mito di Terragni ", l'architetto comasco diviene una figura mitica per Eisenman perchè sul finire degli anni cinquanta la figura di Terragni in Italia era:

A) non molto indagata

B) ancora in parte invischiata all'interno della polemica "architettura fascista o architettura non fascista"

Questi due fatti fanno si che Rowe ed i suoi giovani ricercatori abbiano un campo di ricerca molto libero che gli permette di accedere a numerose informazioni e disegni.

Nel 1963 Eisenman fa la sua tesi di dottorato ("The Formal Basis of Modern Architecture") che può essere considerata come una tesi ante litteram poiché per la prima volta l'architettura viene indagata con tutta una serie di schemi di natura sintattica e formale.
All'interno di questo suo percorso egli si concentra esclusivamente su due opere di Terragni:


Possiamo dire che le due opere di Terragni hanno alla base due concetti che in architettura sono diventati fondamentali ed hanno sicuramente segnato un importante percorso di cognizione per la vivibilità degli spazi.

Questi concetti sono: L'EROSIONE E ESPLOSIONE

 

IMMAGINI PER CAPIRE DI COSA SI TRATTA.

1) La Casa del Fascio di Como: EROSIONE

Se analiziamo quest'opera, sopra, ci accorgiamo che rappresenta un movimento dall'esterno verso l'interno in cui si sottraggono parti progressive di materia per erodere "dinamicamente" la forma, attraverso questa operazione si ottiene la forma ed esce fuori anche il concetto di stratificazione.

2) Casa Giuliani-Frigerio a Como: ESPLOSIONE

Questa è un'opera opposta rispetto alla precedente, di Terragni e si muove esattamente su un principio opposto e cioè sull'esplosione; le parti, rispetto al nucleo, tendono a disarticolarsi con un movimento che và dall'interno verso l'esterno, questo tipo di moto appartiene a movimenti di disassemblaggio tipo il Neo Plasticismo .

 

ESISTONO DELLE PAROLE CHIAVE DELLA POETICA DI EISENMAN