Associazione Esposti Amianto

e ad altri rischi ambientali

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COMUNICATO INTERNO ALL’AEA

                                              

Dobbiamo riconoscere, con rammarico, che il tentativo di aprire un confronto con la sezione di Milano e con quella parte dell’AEA “collegata via E-MAIL”,  che a questa sezione fa riferimento, non ha ancora raggiunto l’obiettivo. La sezione di Milano dell’AEA è sicuramente molto attiva nel produrre “bollettini” dove appaiono notizie di indubbio interesse per tutti coloro che hanno nell’AEA un punto di riferimento, ed accanto a queste vengono pubblicati comunicati che sembrano puntare, più che all’informazione, all’approfondimento delle divergenze all’interno dell’AEA dando l’idea di voler arrivare, forse, ad una rottura definitiva.

Le divergenze, che si erano evidenziate al convegno/manifestazione di Roma dell’ottobre 1999, non hanno trovato una successiva soluzione positiva; mentre a nostro avviso la meriterebbero.

Un confronto chiarificatore, già richiesto ufficialmente nel gennaio 2001,  e che, finalmente, fu tenuto prima a Marghera, in ottobre, con la presenza di rappresentanti delle sezioni di Monfalcone, del Veneto, della segreteria tecnica nazionale di Firenze e del presidente dell’AEA, poi 19/11/2001 a Bologna tra il presidente dell’AEA Vito Totire e Maurizio Barsella della segretaria tecnica nazionale, secondo quanto era stato deciso a Marghera, sembrava invece concretizzarsi con gli impegni presi, come da lettera in allegato, già inviata alle sezioni AEA.

Con il contenuto dell’editoriale del bollettino n°19, pubblicato dalla sezione AEA di Milano, appare invece il tentativo di rimettere tutto in discussione, di accreditare uno stato delle cose che è solo nella testa di chi lo ha stilato, in particolare quando viene affermato:   

“alcune persone che non si riconoscono nell’AEA nazionale con sede a Milano, ma che pur provenendo da quella esperienza, si sono nei fatti staccati, fondando formalmente anche una propria associazione. Certamente se si hanno altre idee, altra metodologia e altra linea di fondo diventa inevitabile cercare la propria strada. Detto questo ci sembra che da parte di queste persone che si denominano “Associazione Esposti Amianto e ad altri rischi ambientali” con sede a Firenze, sia stato fatto un lavoro solo a metà perché, appunto hanno, per la nuova associazione utilizzato il nome e il logo creando una possibile grande confusione. Tutto questo certamente va chiarito. Il Presidente Vito Totire ha iniziato ad incontrarsi proprio vedere almeno di chiarire le reciproche posizioni.”

Ma voler accreditare l’idea che il contenzioso contrapponga l’AEA a soggetti ad essa esterni non ha fondamento, anche perché, seppure “abilmente” costruita intorno all’assemblea di Roma, alla quale hanno partecipato solo una parte dell’AEA accuratamente selezionata, l’ipotesi manca dei fondamenti formali e sostanziali, non ha validità alcuna; rende illegittimo il rinnovo delle cariche e fa crollare tutta l’impalcatura. Così il rischio del ridicolo, a cui tutta l’operazione espone ha, evidentemente, convinto Vito Totire, che all’assemblea di Roma (del giugno 2001) aveva partecipato risultando rieletto alla presidenza, a smentire di fatto, con il comunicato del 19/11/2001, la manovra.

A questo punto le questioni sembrano confondersi, visto che l’editoriale (nella versione elettronica del bollettino n°19 della sezione AEA di Milano) non risulta firmato, mentre al fondo dell’ultimo articolo appare la firma di Vito Totire e subito sotto, un breve comunicato che fornisce le coordinate per un’assemblea dove si prefigura il rinnovo delle cariche.

Ma un dubbio ci assale: Vito Totire era a conoscenza dei contenuti dell’editoriale, visto che, in data 19/11/2001, ha sottoscritto questo comunicato?

 

A.E.A.

ASSOCIAZIONE ESPOSTI AMIANTO

 

Bologna, 19/11/2001

 

A seguito di alcuni incontri intercorsi tra varie Sezioni dell’A.E.A., preso atto di notevoli divergenze di vedute e di pratiche esistenti, soprattutto per i criteri associativi e le relazioni economiche con i legali, SI CONVIENE circa l’opportunità di CONVOCARE UNA ASSEMBLEA NAZIONALE entro il mese di marzo 2002 (l’ultimo sabato) per discutere di:

1.    Statuto,

2.    Cariche,

3.    Rilancio dell’attività dell’Associazione.

 

Firmato in originale

Vito Totire

Maurizio Barsella

 

Vogliamo ancora credere che le intenzioni del Totire siano indirizzate verso il chiarimento, e per averne un riscontro pratico formuliamo una proposta semplice e sicuramente accettabile: anticipare di un mese (a fine febbraio, inizio marzo) l’assemblea nazionale già concordata, così da evitare o prevenire ulteriori lacerazioni.

Ribadita la nostra piena disponibilità ad un confronto animato da spirito unitario, sui temi sopra elencati e su eventuali altre questioni sollecitiamo l’editorialista anonimo del bollettino n°19 della sezione AEA di Milano a porre fine a questi maldestri tentativi di scomunica; non possiamo ne vogliamo impedirgli di coltivare la grottesca illusione di una scissione ma lo invitiamo a prendere atto che anche la nostra pazienza ha un limite.

 

                                                                      

I  consiglieri Nazionali

 M. Barsella, A. Neri, M. Colì, C. Mandosio, F. Bellotto,  P. Gurrieri

 

                                                                                                                                                                                           Firenze 18 gennaio 2002