GLI ATTI DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE AEA - BOLOGNA 20 APRILE 2002 CON CRONISTORIA DEGLI AVVENIMENTI |
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L'Associazione degli Esposti all'amianto fu fondata nel marzo 1989 a Casale Monferrato, la città "simbolo" per inquinamento d'amianto dovuta all'attività, per quasi 80 anni, di una fabbrica dell' "Eternit": Tramite Medicina Democratica, le associazioni cittadine di Casale Monferrato che lottano per la bonifica, i ferrovieri delle Officine di Grandi Riparazione, quali Bologna, Firenze, Napoli, Torino, Verona e Vicenza, i macchinisti FS, i lavoratori dell'Isochimica di Avellino ed altri furono i fondatori dell'AEA I Presidenti dell'AEA: 1° CRISCUOLO LUIGI - MILANO 1989 2° MAGLIANO ANIELLO - NAPOLI 1989-90 3° COLI' ANTONIO -TORINO/LECCE 1990-97 4° TOTIRE VITO - BOLOGNA 1997-2002 5° MANDOSIO CARMELO - PADOVA 2002 (in carica) Il primo febbraio 1997, all'assemblea straordinaria di Bari, vengono approvate alcune importanti modifiche statutarie, tra cui quella di aggiungere ad "Associazione Esposti all'amianto" anche "e ad altri agenti nocivi" vengono,inoltre, eletti Totire, presidente e Barsella segretario, la sede dell'AEA viene trasferita da Milano a Firenze. La crisi delle diverse anime dell'associazione nasce nell'ottobre 1999, quando una parte del direttivo preferì associare il convegno che si teneva a Roma con l'organizzazione della manifestazione di Roma dell'ottobre 1999, che concentrò i lavoratori davanti al ministero del lavoro. La manifestazione si concluse con l¹incontro con l'allora sottosegretario al lavoro Caron, per trattare i problemi relativi ai riconoscimenti previdenziali degli esposti all¹amianto. L'altra parte del direttivo, compreso l'allora presidente Totire ed Aurora preferirono concentrare gli sforzi nell'organizzare un convegno che si sarebbe svolto sempre a Roma qualche giorno prima della manifestazione, la quale, fu evidentemente interpretata da loro, come atto ostile e di contrapposizione, contrastante all'orientamento nella gestione dell'Associazione. Da quella data le due anime dell'associazione, per i due anni successivi non si sono più incontrate. La presidenza dell'AEA invece di promuovere il chiarimento, ha interrotto qualunque comunicazione con i promotori della manifestazione di Roma ed ha proceduto con iniziative di carattere pubblico e organizzativo, di cui naturalmente veniva informata solo la parte di iscritti ed attivisti che non era stata coinvolta nella disputa precedente e sicuramente ignara della crisi, In questi due anni quella parte dell'AEA ignara della esclusione decisa dalla presidenza e da Aurora ha continuata l'attività realizzando aggregazioni ed occasioni pubbliche dove la presidenza è sempre stata invitata; Nel tentativo di riportare alla normalità la vita associativa dell'AEA, per sbloccare una situazione divenuta ormai insostenibile, grottesca e visto che la presidenza continuava l¹ostracismo, un gruppo di iscritti facenti parte del Direttivo, in data 18/01/2001, formalizzava la richiesta di convocazione di una riunione del Comitato direttivo in base all'art. 19 dello Statuto indirizzando una lettera al presidente Totire; Nei mesi successivi ci sono stati contatti telefonici tra Totire e Maurizio Barsella Segretario dell¹AEA ma non sono approdati a risultati concreti. Nell'estate del 2001 si viene a saper di un'assemblea dei soci dell'AEA (qualche decina) che si era tenuta a Roma il giorno 30 giugno 2001 e dove si sarebbe deliberato il rinnovo, delle cariche sociali, confermando Totire presidente e nominando Aurora segretario e proposto importanti modifiche allo Statuto dell'associazione. Molti iscritti e membri del Direttivo non erano stati minimamente informati. Dopo un primo incontro a Mestre, presente l'AEA di Monfalcone, come garante, Totire e Barsella si incontravano nuovamente a Bologna, nel novembre 2001; in quella occasione viene preso da parte di Totire, l'impegno formale per organizzare un'assemblea nazionale di tutta l'AEA Anche questa volta Totire non rispetta l'impegno e si arriva all'Assemblea nazionale straordinaria di Bologna il 20 aprile 2002
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