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Al Presidente Associazione Esposti Amianto Ai Membri del Comitato Direttivo Alle Associazioni provinciali Agli Iscritti tutti
Oggetto: Diffida per assemblea straordinaria illecita e falsa delibera.
Nonostante che la richiesta di riunione del Comitato Direttivo dell’Associazione avanzata dai sottoscritti in data 18 gennaio 2001 e inviata sia a Vito Totire, allora presidente, che a tutti i membri del Direttivo sia rimasta, alla data odierna, inevasa, per mancanza di tempo a dire del presidente, veniamo, per vie traverse, a sapere che lo stesso nel frattempo ha organizzato, a Ravenna e a Roma due convegni nazionali dei quali la segreteria tecnica nazionale non veniva informata, così come la maggior parte delle associazioni provinciali ne venivano deliberatamente tenute all’oscuro. Siamo venuti inoltre a conoscenza che per iniziativa di un membro del Direttivo nazionale, Fulvio Aurora, la segreteria tecnica nazionale, assegnata alla Associazione di Firenze nell’ultima Assemblea Nazionale, tenutasi a Bari il I° febbraio 1997, sarebbe stata spostata a Milano, via dei Carracci, 2. La situazione sopra descritta, già pesante, mostra uno scollamento tra le diverse e legittime anime dell’Associazione e mette in evidenza una grave crisi nel funzionamento democratico dell’ A.E.A., Associazione che fin dalla sua nascita si è caratterizzata per la sua autonomia ed indipendenza da qualunque partito politico. La gravità della situazione sopra descritta rende necessario trovare un rimedio, pena il disfacimento dell’associazione stessa. Nei mesi scorsi, nel tentativo di non aggravare eventuali differenze nell’AEA, i sottoscritti si sono astenuti dal manifestare e praticare posizioni dure, nella speranza che Totire alla fine, nell’interesse dell’Associazione, avrebbe assunto una posizione ragionevole e comunque positiva per l’AEA, convenendo per un confronto democratico di tutte le anime dell’associazione tramite una vera Assemblea Generale di tutti gli iscritti, nel rispetto delle norme statutarie Purtroppo, così non è stato. La situazione è precipitata quando Totire ed Aurora hanno indetto per il 24 giugno scorso, a Roma, in forma semiclandestina, l’assemblea generale dell’associazione, in totale violazione delle norme statutarie, escludendo dalla partecipazione alla stessa la maggior parte delle associazioni locali che rappresentano la stragrande maggioranza degli iscritti. Peraltro tale assemblea, all’insaputa degli stessi partecipanti, è diventata deliberante, con rinnovo delle cariche statutarie. A parere degli scriventi i comportamenti di Totire ed Aurora, già nel passato criticabili ed spesso inaccettabili, con l’azione del 24 giugno scorso si pongono ai margini dell’Associazione. Gli scriventi sono convinti che alcune motivazioni che circolano sulle critiche che costoro fanno non siano quelle reali, ma che nascondano altre scelte politiche. Pertanto, i sottoscritti diffidano formalmente Vito Totire e Fulvio Aurora a dare applicazione alla delibera fasulla del 24 giugno scorso, INFORMANO che se entro 30 giorni dalla presente non verrà indetta l’Assemblea Generale Straordinaria dell’Associazione, nella quale gli Organi Direttivi eletti nell’Assemblea Nazionale di Bari il I° febbraio 1997 si presenteranno dimissionari e si procederà alle nuove elezioni, potranno adire anche alla magistratura.
Fin da ora, in base all’art. 9 dello statuto ed all’art. 20 c.c. si raccoglieranno le firme necessarie per far indire l’assemblea Generale straordinaria degli iscritti
Maurizio Barsella; Mino Colì, Carmelo Mandosio, Aldo Neri, Franco Bellotto Pippo Gurrieri membri del Comitato Direttivo
Firenze 28/08/2001
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