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Aeritalia-Macchi AM-3C |
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1972 - Osservazione |
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L'AM-3C era lo sviluppo finale dell'AERFER-Macchi AM-3 dopo che
l'AERFER era confluita nell'Aeritalia. Rispetto al modello precedente
aveva un nuovo motore Lycoming GSO-480 di costruzione Piaggio
(al posto del Continental GTSIO-520) munito di compressore fino
a 2.500 m., elica di maggiore diametro e un irrobustimento generale
che ne aumentava il peso a vuoto di circa 90 kg. Non concretizzatosi
un'ordine da parte dell'Esercito Italiano, che gli preferiva
il SIAI Marchetti SM-1019, l'aereo otteneva un piccolo successo
di esportazione in quanto tra il 1972 e il dicembre 1974 ben
40 esemplari erano venduti al Sud Africa e montati in loco dalla
Atlas. Il velivolo era impiegato in azioni antiguerriglia ed
era battezzato Bosbock. Altri 3 esemplari erano venduti al Ruanda. |
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AM-3C Bosbock |
L'esemplare con immatricolazione civile I-AEAM era presentato
dalla ditta americana Beechcraft con la sigla AM-3C-E alla selezione
per il programma "Pave COIN" dell'USAF agli inizi degli
anni settanta per un aereo leggero per la direzione del tiro
e l'acquisizone dei bersagli. L'aereo con minuscole coccarde
americane era testato in Florida presso la Englin Air Force Base
di Valparaiso. |
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L'AM-3C-E I-AEAN con le coccarde
americane |
Dati e caratteristiche |
Aereo |
Aeritalia-Macchi AM-3C |
Motore |
1 Piaggio-Lycoming GSO-480-B1B6 |
Poteza |
345 cv. |
Apertura alare |
12,64 m. |
Lunghezza |
8,73 m. |
Altezza |
2,72 m. |
Superficie alare |
30,36 mq. |
Peso a vuoto |
1.080 kg. |
Peso max al decollo con armam. |
1.700 kg. |
Velocità max. a 2.440 m. |
278 km/h. |
Vel. croc. al 75% pot. a 2.440 m. |
246 km/h. |
Autonomia a velocità di crociera |
990 km. |
Tangenza pratica |
8.400 m. |
Corsa di decollo |
85 m. |
Corsa di atterraggio |
66 m. |
Armamento |
2 piloni con 2 mt. x 7,62 Matra |
oppure |
2 Minigun General Elecric |
oppure |
2 gondole con 6 razzi x 70 mm. ciscuna |
oppure |
2 missili filoguidati AS.11 o AS.12 |
oppure |
2 bombe x 115 kg. |
Equipaggio |
3 persone |
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AM-3C Bosbok dell'Aviazione sudafricana |
Descrizione tecnica |
L'ala alta, sostenuta da un singolo montante per parte, ha struttura
completamente metallica, scatola di torsione con longherone a
D, alettoni di tipo piano con ipersostentatori Fowler. La fusoliera
è in tubi d'acciaio al cromo molibdeno saldati, rivestita
nella parte anteriore da uno strato sottile in lega leggera mentre
la cabina è rinforzata da pannelli in plastica e fibra
di vetro. La parte posteriore è di costruzione a semiguscio
in lega leggera rivestita in metallo.Il piano di coda ha un compensatore.
L'ala è collegata alla fusoliera mediante tre punti d'attacco
per facilitarne la rimozione. Ogni gamba del carrello fisso è
formata da un montante tubolare con ammortizzatore oleopneumatico.
Il ruotino di coda è orientabile. La cabina, tutta vetrata,
ha due posti in tandem con doppi comandi; dietro vi è
un terzo sedile rimovibile quando occorre ospitare una barella
o altro materiale. L'accesso avviene tramite tre porte ai lati
della cabina. Il motore è un Lycoming GSO-480-B1B6 costruito
su licenza dalla Piaggio da 345 cv. a 6 cilindri orizzontali
contrapposti e raffreddato ad aria. |
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