|
Aeritalia G-222 |
|
|
1970 - Trasporto militare |
|
L'origine dell'Aeritalia G-222 risale al 1962 quando la NATO
emanava la specifica NBMR-4 (NATO Basic Military Requirement
4) per un aereo da trasporto tattico V/STOL. La FIAT partecipava
con un progetto dell'ing. Giuseppe Gabrielli che utilizzava la
spinta combinata di turboeliche per il volo di crociera e di
getti per la sostentazione. L'aereo era di aspetto abbastanza
convenzionale con una fusoliera a sezione rettangolare non pressurizzata,
rampa di carico posteriore, ali molto corte e due lunghe gondole
motrici contenenti anteriormente una turboelica Rolls-Royce Dart
12 da 3.000 cv. e nella parte centrale tre turbogetti Rolls-Royce
RB-162-2 da 1.920 kg. di spinta montati verticalmente. Nel 1963
l'Aeronautica Militare Italiana assegnava alla FIAT un contratto
di ricerca. Il G-222 veniva modificato con l'adozione di una
fusoliera a sezione circolare e di motori Rolls-Royce Dart 8
da 2.470 cv. e di sei turbogetti RB-162-31 da 2.450 kg. Nel 1965
a causa del procedere a rilento dei lavori, si iniziava a parlare
di una versione convenzionale del progetto nata come soluzione
temporanea in attesa di risolvere i problemi di peso e motorizzazione
che affliggevano lo V/STOL. Nasceva così una famiglia
di G-222: il G-222 VTOL con ben 8 reattori Rolls-Royce RB-162-32
resisi necessari dall'aumento del peso; il G-222 CTOL con possibilità
di montare 8 RB-162-32 per operazioni VTOL e 2 per quelle STOL
sotto forma di kit; G-222 CTOL spinto solo da due Rolls-Royce
Dart 12 da 3.000 cv. con apertura alare aumentata di ben 7,50
m. rispetto al progetto originario e di cui si prevedevano versioni
da trasporto militare, passeggeri e pattugliamento antisom. |
|
FIAT G-222 VTOL |
Nel dicembre del 1965 era presa la decisione di adottare due
turboelica General Electric T-64-14 da 3.060 cv. in grado di
garantire le necessarie caratteristiche di potenza e di autonomia
alla versione convenzionale del G-222 che ormai era l'unica ad
avere serie possibilità di successo. Sotto questa forma,
nel 1966, il G-222 era ordinato in due esemplari da parte dell'AMI
con la designazione di G-222TCM (Trasporto Convenzionale Militare).
Il 14 maggio 1970 il primo prototipo n/c. 4001 e MM. 582 usciva
dalla linea di montaggio di Caselle della Aeritalia e successivamente
era esposto al Salone di Torino di quell'anno. Privo di mimetizzazione
aveva un grosso pitot anteriore e grossi scacchi rossi e bianchi
in fusoliera e sul timone verticale per facilitarne le riprese
telemetriche. Il 18 luglio 1970 era portato in volo dai piloti
collaudatori Vittorio Sanseverino e Pietropaolo Trevisan. Il
secondo prototipo n/c. 4002 e MM. 583 volava solo un anno dopo,
il 22 luglio 1971, mentre erano allestite due cellule per prove
statiche. |
|
Aeritalia G-222 MM.582 |
Entrambi i prototipi avevano motori General Electric CT-64-820
da 2.970 cv. e non erano pressurizzati. Terminate le prove di
ditta il G-222 MM. 582 passava sul finire del 1971 al Reparto
Sperimentale di Volo per le necessarie valutazioni operative
da parte dell'Aeronautica Militare. Al termine di tali prove,
nell'agosto 1972, il Ministero della Difesa Aeronautica passava
all'Aeritalia una lettera di intento per la costruzione di 44
G-222 e di 123 motori General Electric T-64P-4D. Solo nei primi
mesi del 1975 avveniva la trasformazione in ordine fermo per
soli 12 esemplari, mantenendo in 44 il numero complessivo delle
macchine necessarie alla sostituzione dei C-119 della 46^ Aerobrigata. |
|
Aeritalia G-222 MM.583 |
Il programma di produzione del G-222 veniva organizzato coinvolgendo
molte altre ditte nazionali: l'Aermacchi produceva le sezioni
alari esterne, la Piaggio la sezione alare centrale, la Cirsea
il carrello su licenza Messier-Hispano, la Saca per componenti
vari, la SIAI-Marchetti gli impennaggi. L'Aeritalia provvedeva
alla costruzione della fusoliera, al montaggio finale ed ai collaudi.
I motori erano costruiti su licenza dalla Fiat in collaborazione
con l'Alfa Romeo. Il primo aeroplano di produzione l'n/c. 4003
MM. 62101 usciva dallo stabilimento di Caselle a Torino il 21
novembre 1975 e faceva il suo primo volo il 23 dicembre 1975
pilotato dai collaudatori Vittorio Sanseverino e Manlio Quarantelli.
Rispetto ai prototipi questo aereo era pressurizzato e propulso
dai più potenti motori General Electric T-64-P4D da 3.400
cv. di migliore rendimento in climi caldi in luogo dei previsti
T64-P4C di uguale potenza ed era abilitato ad operare da piste
semipreparate. Ad esso seguivano altri nove esemplari prima che
la produzione fosse trasferita a Pomigliano d'Arco negli stabilimenti
della ex Aerfer. Il primo G-222 prodotto nel nuovo stabilimento
decollava da Capodichino in 1 dicembre 1977. |
|
Aeritalia G-222TCM - n/c. 4003
MM.62101 |
Entro l'autunno 1977 cinque esemplari di serie erano già
stati consegnati all'Aeronautica militare presso il Reparto Sperimentale
di Volo a Pratica di Mare dove proseguivano le valutazioni operative
e le prove di carico. Il primo esemplare effettivamente consegnato
alla 46^Aerobrigata era il primo esemplare uscito dalla catena
di montaggio di Capodichino il 1 dicembre 1977. L'Aeronautica
Militare Italiana riceverà in totale 45 G-222 da trasporto
militare, consegnati alla 46^ Aerobrigata e distribuiti al 2°
e al 98° Gruppo più due G-222VS consegnati al 71°
Gruppo e quattro G-222RM per l'8° Gruppo. |
|
Aeritalia G-222TCM del Reparto
Sperimentale Volo |
Dati e caratteristiche |
Aereo |
Aeritalia G-222TCM |
Motori |
2 FIAT/General Electric T-64-GE-P4D |
Potenza |
3.400 cv. |
Apertura alare |
28,70 m. |
Lunghezza |
22,70 m. |
Altezza |
9,80 m. |
Superficie alare |
82 mq. |
Peso a vuoto |
14.590 kg. |
Peso massimo al decollo |
28.000 kg. |
Vel. max a 4.575 m. |
540 km/h. |
Vel. croc. a 6.000 m. |
439 km/h. |
Vel. minima |
155 km/h. |
Vel. salita iniziale |
8,7 m/sec. |
Salita a 4.500 m. |
8' 35" |
Tangenza pratica |
7.620 m. |
Autonomia a carico utile max |
1.370 km. |
Autonomia trasf. carb. max |
4.633 km. |
Corsa di decollo |
840 m. |
Possibilità di trasportare |
44 soldati equipaggiati |
oppure |
32 paracadutisti |
oppure |
36 feriti barellati + 2 seduti + 4 pers.medico |
Equipaggio |
3 persone |
|
|
Aeritalia G-222TCM della 46^ Aerobrigata |
Descrizione tecnica |
Il G-222 è un aeroplano ad ala alta a sbalzo da trasporto
militare. L'ala è costruita in tre pezzi: un tronco centrale
a diedro nullo che interseca la parte superiore della fusoliera
e due semiali con leggero diedro positivo. La struttura è
a tre longheroni. Gli ipersostentatori a fessura si estendono
per oltre il 60% del bordo d'uscita. La parte terminale delle
semiali comprende gli alettoni dotati di alette di correttrici
e compensatrici mentre nella parte centrale vi sono i diruttori
dorsali che contribuiscono al controllo del rollio. La fusoliera
a sezione circolare ha una struttura Fail-Safe (Sicura al Collasso)
interamente metallica la cui sezione inferiore forma una rampa
di carico ed è pressurizzata. Nella sua prua troviamo
il radome che alloggia il radar meteo con secondaria capacità
topografica, il posto di pilotaggio caratterizzato da un'ampia
sfinestratura e che ospita tre membri di equipaggio, immediatamente
sotto vi sono gli impianti elettronici e il vano alloggiamento
del carrello anteriore. La parte centrale della fusoliera comprende
l'ampio vano di carico e le gondole laterali dove si trovano
il carrello e la turbina ausiliaria. L'accesso all'aereo da parte
dell'equipaggio avviene attraverso una porta anteriore situata
sul lato sinistro della fusoliera e che immette ad un piccolo
vano adiacente al posto di pilotaggio; per l'imbarco delle truppe
vi è un portello posteriore nell'ultima parte cilindrica
della fusoliera mentre per il carico e scarico di materiali ingombranti
vi è una grande apertura a due portelloni nella parte
posteriore della fusoliera mentre una rampa azionata idraulicamente
consente l'accesso a bordo dei veicoli. La stiva può ospitare
44 soldati completamente equipaggiati; 32 paracadutisti in assetto
da combattimento; 36 feriti barellati più due feriti seduti
e quattro assitenti medici; può trasportare inoltre i
più disparati carichi di materiali su piattaforma paradatutabili
e di carichi militari quali autocarri, apripista, armi pesanti
e aviorifornitori di ogni tipo. Il carrello è costituito
da una gamba anteriore a doppia ruota che si ritrae verso l'alto
e due gruppi laterali a 2 ruote in tandem che si retraggono all'indietro
adatte ad operare da piste semipreparate. Infine il gruppo di
coda di tipo convenzionale. I motori sono due turboeliche General
Electric T64-P4D da 3.400 cv., costruite su licenza americana
dalla FIAT, e azionano due eliche tripala Hamilton Standard 63E60
a passo variabile e dotate di reverse. Il carburante è
sistemato in quattro serbatoi alari. Per il decollo in condizioni
critiche è prevista l'installazione di 8 razzi JATO Aerojet
General in fusoliera in grado di assicurare una spinta totale
addizionale di 3.600 kg. L'aereo inoltre possiede una turbina
ausiliaria (APU) Garrett AiResearch che permette l'avviamento
autonomo dei motori e mette in funzione una pompa idraulica ed
un alternatore per garantire l'erogazione di energia elettrica
in modo da renderlo autosufficiente. |
|
Le versioni |
Le esportazioni |
|
Torna Home
Page |
Torna Aeritalia |
Avanti |
Indietro |
|