I CICLO: L’IMPATTO DELL’INFORMATICA NELLA CITTA’ E NELLA RICERCA ARCHITETTONICA CONTEMPORANEA. IL WORD WIDE WEB.

 

29 - 03- 04   /     II LEZIONE

 

rivoluzione informatica

 

IL RUOLO STRUTTURALE DELL’IMFORMAZIONE NELLA SOCIETA’

 

L’informazione ha assunto negli ultimi tempi un ruolo strutturante all’interno della società in cui viviamo, influenzando gli schemi comportamentali della società stessa.

 

Il sociologo Alin Toffler nel suo libro “La terza onda” si occupa del ruolo dell’informazione nella società. Egli divide la storia dell’umanità in tre grandi epoche, le tre onde:

 

1^ - Onda Agricola o primaria.         à Dal paleolitico all’inizio dell’epoca industriale

                                                        (fine ‘700).

In questa fase il bene fondamentale è rappresentato dalla TERRA , e intorno ad essa si organizza la società.

 

2^ - Onda Manifatturiera/Industriale  à Dall’inizio ‘800 alla II^ guerra mondiale.

o secondaria                   La società si organizza intorno ad un nuovo bene fondamentale  rappresentato dalla MACCHINA (industria).

 

3^ - Onda Informatica o terziaria       à Dalla II^ guerra mondiale ad oggi.*

 

* Nelle diverse epoche l’informazione è sempre esistita. La differenza rispetto al passato non sta nella sostanza, ma nella quantità, nell’intensità, nella qualità dell’informazione stessa, infatti nel passato essa era presente in una % minima rispetto agli altri settori (agricolo e manifatturiero).

La svolta avviene nel 1955 in America quando, la % di addetti che operano nel settore terziario raggiunge il 51% superando così gli altri settori.In tale data, dunque, L’INFORMAZIONE DIVENTA IL BENE FONDAMENTALE intorno al quale si organizza la società.

Dal 1955 ad oggi si è assistito ad una forte accelerazione del settore dell’informazione con una % di addetti pari all’80 - 90%.

 

Per comprendere come sia cambiata nel corso dei secoli l’influenza dei tre settori nella produzione di un bene primario presente in tutte tre le epoche, si prenda come es. la produzione del bene CIPOLLA.

 

SETTORE

% DI ADDETTI

Nel 1100

Nel 1870

Oggi

Agricolo

90

50

10

Manifatturiero/ industriale

8

35

10

Dell’informazione

2

15

80

 

Se poi consideriamo un bene secondario, come ad esempio l’automobile, vediamo che la % di informazione al suo interno è maggiore fin dalla sua invenzione e che oggi raggiunge una % smisurata.

 

Esempio emblematico è la produzione della Ford T:

1920: Idea di  Enry Ford: ottimizzare un modello e produrlo in serie  à STANDARDIZZAZIONE.

Nasce così la Ford T, rigorosamente nera, duplicata milioni di volte con il processo della catena di montaggio che attraverso la standardizzazione permette la produzione in grande quantità  di un prodotto a basso costo.

Oggi: L’idea è far scegliere le caratteristiche al cliente  La parola chiave è PERSONALIZZAZIONE.

Noi acquistiamo un prodotto che non esiste, ma che si produce nel momento in cui lo richiediamo grazie alla robotizzazione

Es.: la nuova  Lancia Y presenta più di 500 combinazioni.

 

 

·        Domande:

- chi erano i ricchi del periodo agricolo?                à  i latifondisti

- chi erano i ricchi del periodo industriale?             à  gli industriali

- chi  sono i ricchi del periodo dell’informazione? à  non sono coloro che producono informazioni ma sono coloro che

 gestiscono le informazioni !

Il POTERE oggi è pertanto nelle mani di chi ha maggiori conoscenze, o può controllare il flusso delle informazioni.

Oggi tutti noi siamo inseriti in una rete di informazioni anche se non ce ne rendiamo conto.

Ad es. “la tessera fedeltà” : quando entriamo per la prima volta in un supermercato alle casse ci viene chiesto subito se abbiamo la tessera. Dal nostro punto di vista la tessera è una convenienza perché ci garantisce uno sconto sugli acquisti o l’acquisizione di punti per la raccolta a premi. Ma il supermercato che convenienza ha nel chiederci la tessera? Gli permette l’acquisizione di molte informazioni, relative all’andamento di mercato (merce più venduta, gusti dell’utente…).

Infatti, ogni volta che viene passata la tessera nelle casse, vengono registrati i nostri dati personali e ciò che abbiamo comprato. In questo modo il supermercato può analizzare i vari dati e decidere la sua politica di mercato. Ovviamente, quando si usa la carta di credito le informazioni che si rilasciano aumentano notevolmente .

 

- LE RETI: (da un punto di vista fisico )

- nel 1800 una fabbrica occupava, per produrre, una superficie di 90 ettari

- oggi, la stessa fabbrica per produrre occupa solo 9 ettari à ciò avviene grazie all’uso di un sistema di reti attraverso il quale si inviano informazioni ad un sistema robotizzato. La riduzione dello spazio occupato da parte della fabbrica, permette  a questa di poter reinvestire i molti ettari lasciati liberi, con l’inserimento di un mix di funzioni.

 

CONCETTO DI MODERNITA’ E MODERNO:

Il termine moderno si presta a diverse interpretazioni, la più comune è legata ad un concetto cronologico:

- c’è chi fa partire il periodo moderno dal 1492 (ad esempio, il corso di storia dell’architettura moderna parte da questa data),

- altri dal 1789,

- altri ancora lo fanno coincidere con la nascita dell’avanguardia (Boudelaire).

In architettura il termine “moderno” si identifica con l’architettura moderna, per intenderci quella definita dal CIAM, che:

- per i tedeschi ­­à nuova oggettività (funzionalismo),

- per i russi      à costruttivismo,

- per gli Italiani àfuturismo.

 

Alla luce di ciò il termine “modernità sembrerebbe legata alla cronologia, in verità il concetto di moderno è A-temporale perché si riferisce ad un modo di porsi rispetto al mondo.

- K.Kumar, in “Le nuove teorie del mondo contemporaneo” definisce

moderno: l’insieme dei cambiamenti (intellettuali, sociali e politici) che hanno dato vita al mondo moderno.

Di Boudelaire dice: “critico e poeta ambiguo, in lui convivono l’avversione per la modernità e la sua celebrazione.” E ancora: 

Per Boudelaire la modernità è il transitorio, il fuggitivo, il contingente, la metà dell’arte di cui l’altra metà è l’eterno e l’immutabile. La modernità è una categoria estetica, non storica: tutti gli artisti devono cercare, in qualunque tempo, di rappresentare il moderno, il particolare sguardo e gesto della propria epoca, l’elemento transitorio o altrimenti rischieranno di cadere nella vuotezza di una bellezza astratta e indefinibile; ciò porta a svuotare dal suo contesto storico l’idea di moderno, facendo di tutti i tempi “tempi moderni”, impedendo così di cogliere le caratteristiche particolari di quella che è la nostra storia moderna.

Per Arnold (1857)à il concetto di moderno è un concetto Atemporale. Egli  identifica il moderno con certe virtù intellettuali e civiche generali che ha ritrovato in diverse epoche della storia europea, ma il suo concetto non permette di identificare il moderno con l’epoca moderna.

 

- B. Zevi in “L’Architettura e la modernità” spiega che la modernità trasforma la crisi in valore e suscita una estetica di rottura.

Tale concetto spezza quello di modernità intesa in termini cronologici e afferma che finché non c’è crisi non ci può essere modernità, perché questa nasce dalla ricerca, in un dato momento storico di crisi, di una soluzione positiva per superare la crisi stessa, introducendo novità.

Moderno, pertanto, è l’atteggiamento che costruisce nuovi valori partendo dalla crisi, creando così un’estetica di rottura.

 

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