Muzio Spadafora Spadafora
I° Marchese di Policastrelli
             I° Principe di Policastrelli o San Pietro di Spadafora  (1713)
                             sposa  (con dotali 1682)
Anna Ruffo (linea Ruffo della Scaletta)
figlia di Antonio, Principe della Scaletta,
(a sua volta figlio di Carlo Ruffo Duca della Bagnara
e di Antonia Spadafora), e di Alfonsina Gotho Li Calzi
dei Baroni della Foresta
I
Guttierez Spadafora Ruffo Li Calzi
II° Principe di Policastrelli
II° Marchese di Policastrelli 
eredita nel 1722 da Anna Spadafora Rigoles
la Baronia Ducale di San Pietro Spadafora (Milazzo)
sposa
                                   Giuseppa Spadafora Gaetani  (I° nozze - dotali 1722)
figlia di Muzio Spadafora Branciforte
Principe di Venetico e Maletto, Marchese di San Martino
e Roccella, Barone di Mazzarrà
                   Giovanna Branciforte Naselli  ( II° nozze)
I
Muzio Corrado Onofrio Spadafora Branciforte
III° Principe di Policastrelli
III° Marchese di Policastrelli 
sposa
Antonia Monroy Morso
dei Principi di Pandolfina
I
__________________________________________________________________
            I                            I                   I     I
Guttierez Spadafora Monroy Mariano  Spadafora Monroy Gaetano Spadafora Monroy Salvatore Spadafora Monroy
III° Principe, Marchese di Policastrelli + senza prole IV° Principe e Marchese di Policastrelli discendenza non nota
sposa
Vita Montalto
Vedova Ferro (Marsala)
I
___________________________________________
I I
Muzio Spadafora Montalto   Michele Spadafora Montalto
Primogenito Secondogenito
V° Principe e Marchese di Policastrelli sposa
+1890 con prole  Stefania Notarbartolo Moncada
Discendenza poco nota dei Duchi di Villarosa
I  
______________________________________________________________________________
       I                                 I                  I altri figli maschi
Pietro Spadafora  Notarbartolo (primogenito)  Corrado Spadafora Notarbartolo Guttierez Spadafora Notarbartolo Salvatore
sposa   (proprietario di Mortellito-Venetico) sposa             Francesco
Laura Starrabba di Rudinì        + 1911 celibe e senza prole Rosina Turrisi Di Napoli Muzio
  I                        Giuseppe
Evelina Spadafora Starrabba     I Ernesto
sposa            _______________________________________________          
Carlo Marigliano del Monte          I I I          
     I           Stefania Spadafora Turrisi Michele Spadafora Turrisi

erede di Corrado (1911)

Giuseppe Spadafora Turrisi
Laura Marigliano Spadafora ====== sposa      sposa
sposa   Maria Fatta del Bosco Giuseppa Spadafora
Pietro Notarbartolo di Villarosa I      I  
I     Guttierez Spadafora Fatta Carmela Spadafora Spadafora
      ______________________                        sposa                           + nubile         
I           I Vanna D'Amelio
Carlo Notarbartolo Marigliano Gianfrancesco Notarbartolo Marigliano  

 

Villa Spadafora - Via Policastrelli - San Pietro (Milazzo)

 

 

Onofrio Spadafora Rigoles e la sorella Anna appartenenti alla linea di San Pietro di Spadafora o Li Currìì, avevano cresciuto Guttierez Spadafora Ruffo Li Calzi, figlio del Marchese di Policastrelli Muzio Spadafora Spadafora, quest'ultimo fratello di Domenico, Principe di Venetico e di Maletto.

Muzio Spadafora Spadafora Marchese di Policastrelli aveva ottenuto il 4 Maggio 1713, anche la concessione del titolo di Principe, more siculo, per sè e i suoi discendenti in linea agnatizia primogenitale. Morì nel 1716.

Guttierez Spadafora Ruffo Li Calzi, alla morte del padre fu Principe e Marchese di Policastrelli (o San Pietro di Spadafora) (1716).

Anna sorella di Onofrio, preoccupata dell'avvenire di Guttierez, riuscì a pianificare e realizzare insieme al Principe di Venetico, il matrimonio tra lo stesso Guttierez e la nipote di questi Giuseppa Spadafora Gaetani. Questa era figlia di Muzio Spadafora Branciforte Principe di Venetico. Questo matrimonio combinato fu sancito per carta privata con dotali stipulati il 30 Marzo 1722.

Anna Spadafora Rigoles aveva mantenuto sino in fondo l'impegno assunto con il Principe di Venetico, tanto che aveva già predisposto in Notar Nicolò Imperatore di Messina, in data 8 Marzo 1722, testamento a favore di Guttierez Spadafora Ruffo Li Calzi lasciandogli la proprietà della Baronia di San Pietro di Spadafora, a garanzia della successiva stipula dei dotali che sarebbe avvenuta il successivo 30 Marzo 1722.

Guttierez Spadafora Ruffo Li Calzi, successivamente, con privilegio datato il 12 Marzo 1737 ebbe anche licenza di fabbricare e popolare la Baronia  di San Pietro di Spadafora). Avendovi ottemperato, ottenne il mero e misto impero sulla terra costruita, con privilegio 13 Marzo 1745, esecutoriato il 20 Novembre 1745. Il Feudo era conosciuto come la Baronia San Pietro Spadafora o di Spadafora, per dare rilevanza alla circostanza che apparteneva al Principe e Marchese di Policastrelli Guttierez Spadafora Ruffo Li Calzi.

Questi, rimasto vedovo di Giuseppa Spadafora Gaetani, aveva sposato in II° nozze Donna Giovanna Branciforte Naselli con dotali stipulati in data 11 Ottobre 1730 in Notar Girolamo Savasta in Palermo.

Dal 1919 in poi, tutta la documentazione oggi nota desta molte perplessità, per le artificiosità, le forzature ed altro, non ultima la notizia che:

Guttierez Spadafora Fatta (Villa Mortellito - Venetico), morto Alberto Samonà Monroy (1963), ha rivolto istanza all'ex Re Umberto di Savoia, in esilio, per ottenere il riconoscimento di quei titoli, ai quali già il proprio padre Michele Spadafora Turrisi (Podestà di Palermo) aveva invano aspirato. Alberto Samonà Monroy, discendente diretto insieme ad altri parenti, ha sempre negato il proprio consenso trattandosi di titoli appartenenti ai discendenti diretti del Ramo di Venetico. Non è noto come Guttierez Spadafora abbia potuto documentare o dimostrare il proprio status, poichè nulla ha mai avuto a che fare con l'ex Stato di Venetico San Martino Spadafora o con l'ex Stato di Maletto. Forse, quale appartenente al Ramo di Policastrelli, e neppure di primogenitura, avrà vantato il fatto che un proprio ascendente Guttierez Spadafora Ruffo Li Calzi, Marchese di Policastrelli (a volte da alcuni indicato in modo errato anche quale Duca di Spadafora), fosse stato per qualche anno tutore giudiziario del Principe Federico Spadafora Gaetani e Moncada nel frangente in cui quest'ultimo era minore ed orfano per la morte dei genitori i Principi Domenico Spadafora Gaetani e Caterina Moncada Platamone, Principi di Venetico e di Maletto, Marchesi di San Martino e di Rocella, Baroni di Mazzarrà. Oppure, come consuetudine in questa famiglia, avrà presentato un albero genealogico artefatto, sfruttando l'omonimia del nome Guttierez e del cognome Spadafora.

Ci si limita, comunque, a ricopiare il provvedimento ottenuto il 18 Dicembre 1963, al di là della validità o meno della richiesta e del discutibile assenso concesso, essendo peraltro in vita i legittimi discendenti diretti del Ramo di Venetico).

PROVVEDIMENTO NOBILIARE DI UMBERTO DI SAVOIA
S.A. il Principe Reale Umberto di Savoia Principe di Piemonte Luogotenente Generale del Regno
18 Dicembre 1963

SPADAFORA Don Guttierez, Duca di Spadafora, Patrizio Veneto, riconoscimento Principe di Spadafora, Principe di Fitalia, Duca di Bissana, Signore di San Pietro Li Currìì e assenso Principe di Maletto, Principe di Venetico, Marchese di Roccella, Marchese di San Martino (mpr), Barone di Mazzarrà trasmissibile al figlio ultrogenito Don Corrado, e poi (mpr).

Il navigatore di internet, farà le proprie considerazioni

Forse chi soffre di nostalgie di tempi trascorsi da altri, avverte l'esigenza culturale di riviverle in chiave moderna rivolgendosi persino all'ex S.A.S., in esilio, per ottenere quel riconoscimento di titoli altrui sempre negati dai diretti interessati (discendenti). Evidentemente nella consapevolezza "di esserne rimasto regalmente escluso in quanto estraneo, pur mantenendo il medesimo cognome", ha necessità di pubblicizzare di continuo la propria immagine conquistata secondo il detto siciliano: "Fatti a fama e cuccati" . Ma è davvero così importante per alcuni volere modificare con ogni mezzo la storia geneologica e feudale di un territorio per esclusivi fini e vanti personali, modificandone il percorso naturale storico e documentale esistente?

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