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Questa famiglia Spadafora si estinse per mancanza di prole nel 1722.

Don Onofrio Spadafora Rigoles e la sorella Anna, pur non avendo figli, avevano cresciuto Guttierez Spadafora Ruffo Li Calzi, figlio di Muzio Spadafora Spadafora, Marchese di Policastrelli, a sua volta fratello di Domenico, Principe di Venetico.

Donna Anna si preoccupò dell'avvenire di Guttierez. Riuscì a pianificare e realizzare insieme al Principe di Venetico, il matrimonio tra lo stesso Guttierez e Giuseppa Spadafora Gaetani, che gli veniva nipote, in quanto figlia di Muzio Spadafora Branciforte Principe di Venetico. L'accordo fu sancito per carta privata con dotali stipulati il 30 Marzo 1722.

Donna Anna Spadafora Rigoles aveva mantenuto sino in fondo l'impegno assunto con il Principe di Venetico, tanto che anticipando i dotali del 30 Marzo 1722 aveva prima predisposto in Notar Nicolò Imperatore di Messina, in data 8 Marzo 1722, testamento in favore di Don Guttierez Spadafora Ruffo Li Calzi con il quale veniva indicato erede proprietario della Baronia di San Pietro Spadafora.

Il Principe e Marchese di Policastrelli, Don Guttierez Spadafora Ruffo Li Calzi, successivamente, con privilegio datato 12 Marzo 1737 ottenne licenza di fabbricare e popolare la Baronia. Avendovi ottemperato, ottenne il mero e misto impero sulla terra costruita, con privilegio 13 Marzo 1745, esecutoriato il 20 Novembre 1745. Da questa data la Baronia fu chiamata San Pietro Spadafora, o, di Spadafora, per significare che apparteneva al Principe Don Guttierez Spadafora che l'aveva popolata.