2a. La Fortuna Aiuta Gli Audaci
 
Mattina del 15.
Una mattina di un caldo sudato. 
I bardi seduti al tavolo della loro Casa cantano storie di ieri, del passato più prossimo. 
Cantano della Fortuna, delle Risate, della Fama e dei funesti presagi che accompagnavano quella strana avventura cominciata giorni addietro e finalmente conclusasi   nel pomeriggio assolato di Mezzocannone 8.
Poco convinto, questa volta, il nostro eroe pensava a cosa sarebbe stato della sua giornata di mercoledì 14 giugno. La notte sembrava essere passata liscia, non si era alzato alle 05,30 come altre volte.
Ora erano le 8,00 del mattino, era in viaggio sulla corriera per Napoli sulla A3, leggeva il giornale che stava per riporre nella sua borsa da viaggio per sostituirlo con gli appunti sulla formazione del condrocranio e dello splancnocranio. E fu a quel punto, all’altezza delle galleria dopo il casello di Nocera Inf. che il pulman si spense..... Per inerzia riuscì a superare l’anello di luce che li divideva dal cielo, l’autista riuscì a portare la macchina fino alla piazzola di emergenza. Ma come? Ma è possibile che una giornata così importante inizi così. Possibile che i vati mi vogliano così male?
La Fortuna non è con me oggi, pensò il nostro eroe, arriverò in ritardo e la mia unica chance sarà andata a farsi friggere.
Attesa del successivo pulman, viaggio in piedi come sardine, erano anni che non accadeva, niente riposino, niente ripetizione..........
Così cominciò la giornata, ma non era finita. Appuntamento ove un tempo, giusto fuori le mura, un conquistatore si fermò un momento, prima di ricevere il bagno di folla esultante... Una guerra non si vince solo col numero.
Il lungo cammino speso a ripetere con i compagni d’arme e d’avventura e poi, prima della salita, un’ultima sosta per rifocillarsi, alla svelta però. 
Ore 10.00. L’ora è giunta. 
La truppa si riunisce nell’atrio prima di essere spedita dall’altro lato del castello, nel torre/campanile: la famosa IE, dove se vuoi puoi toccare gli aerei che passano per Capodichino!
Di li a poco sarebbe cominciato. Ecco l’appello. Non ci sono tutti, qualcuno si è già arreso. Ora è il momento. Ma no, non lo è. Si che lo è, diglielo. Non ancora, meglio aspettare. Se non lo dici tu lo dico io. Ok aspetta...... La danza delle voci, dei consigli, degli sproni era iniziata.... C’era la possibilità di finire il giorno dopo, buono per ripetere ancora qualcosa sul cranio, ora era ora, la prima rimandata andava via, acc!
Il nostro eroe si alzò, inghiottì a vuoto, andò alla cattedra e chiese di poter essere aggiunto alla lista, dato che non era stato chiamato...
Era fatta, ora non poteva più scappare!
to be continued...
Orale Anatomia Comparata
giovedì 15 giugno 2006