Che autorizzazioni occorrono per la costruzione della mia
casa in legno?
Se l'edificio in questione è destinato ad uso
abitativo,necessita di concessione edilizia come tutte le altre case.
È necessario quindi affidarsi ad un geometra o architetto o ingegnere per
l'elaborazione dei progetti,delle relazioni tecniche e quant'altro previsto per
il rilascio della concessione nel comune di pertinenza. Per ciò che riguarda le
caratteristiche statiche e tecniche del prodotto,sono le ditte a fornirle.
Ogni comune ha una gestione propria del territorio,quindi non ci sono regole
standard. L'unico impedimento per questo tipo di prodotto è il cosiddetto
"vincolo paesaggistico",vincolo presente in alcune aree
specifiche,dove è espressamente dichiarata l'impossibilità di edificare
prefabbricati in legno..
Le case in legno sono mutuabili?
Si ,con le adeguate garanzie da parte del cliente,si puo far
erogare mutui al 100% con piani di rientro da 5 a 30 anni,il cliente dovrà solo
sostenere le spese notarili e di perizia.
Che caratteristiche deve avere il terreno dove costruirò la
mia casa in legno?
Il terreno deve avere caratteristiche di edificabilità.
È inoltre possibile edificare in terreni con caratteristiche cosiddette
"agricole":
in base alla metratura del terreno,è possibile edificare edifici con relativi
annessi agricoli,in una proporzione variabile a seconda del comune di
pertinenza; esempio:in un terreno agricolo di mq 10.000,sarà possibile
edificarne il 10 o il 15 0 il20% e la struttura avrà una percentuale del 50%
adibita ad annesso agricolo.
Le case sono complete di tetto e pavimento?
Si può avere il pavimento, composto da travi di sostegno ben
dimensionate e piano di calpestio, ad esclusione delle zone "umide"
quali bagni e cucina. La struttura in legno deve poggiare, e essere ancorata, su
una platea in calcestruzzo.
Relativamente al tetto, si può avere la struttura composta da travi di
sostegno, strato interno a perline, strato di coibentazione, listelli di
contenimento, intercapedine con circolazione d'aria per interrompere il ponte
termico (tetto ventilato). La copertura esterna è a scelta del committente, e
può essere in coppo, tegola canadese, etc.
Che c'è da sapere riguardo l'impianto elettrico?
Innanzitutto occorre precisare che l'impianto elettrico non è
compreso nel costo della fornitura. Relativamente alla tipologia, ferma restando
la rispondenza alla L. 46/90, possono essere previste due alternative:
-
A VISTA: i cavi passeranno all'interno di apposite canaline
in materiale autoestinguente e verranno fissati direttamente alle pareti con
le prese e gli interruttori corrispondenti.
-
NASCOSTO: tutta l'impiantistica scorrerà all'interno
dell'intercapedine isolante facendo emergere solo prese e interruttori.
E l'impianto idraulico?
L'impianto idraulico ha chiaramente analogie con l'impianto
elettrico
Per il piano terra, tutti i raccordi di allacciamento possono essere affogati
nel calcestruzzo.
Quanto tempo occorre per montare una casa in legno?
Per una casa di 100 mq con mansarda occorrono da 15 a 30gg.
lavorativi. Meno, ovviamente, per strutture più piccole. Occorre considerare
che la struttura viaggia completamente smontata, con le parti numerate e
catalogate.
Che succede in caso di terremoto?
La reazione dei fabbricati in legno è stupefacente: i metodi di
edificazione prevedono la portanza di ogni parete, sia esterna che interna, lo
"sforzo" non è relegato esclusivamente ai pilastri come nelle case
tradizionali.
Fino a scosse di settimo grado della scala Mercalli ,l'assorbimento è totale;
alla soglia del decimo grado,allorquando anche le classiche strutture
antisismiche crollano, le case subiscono danni nelle aree a contatto con il
basamento, difficilmente crollano compromettendo la vita di chi vi abita e, una
volta placatosi il sisma,la struttura si può smontare e rimontare con le parti
danneggiate sostituite.
La casa
in legno è antisismica:
la
struttura delle case e una struttura tipo sandwich
nella quale tutti gli elementi sono ben definiti. La struttura tipo sandwich ha
tutte le caratteristiche per realizzare una casa sicura, comoda e bella, ad un
prezzo conveniente e in breve tempo.
Ma queste case ,quanto durano?
La manutenzione, per lo più esterna, varia a seconda del
microclima nel quale vengono inserite: in zone ottimali la manutenzione si
dilaterà nel tempo; in zone impervie dovrà essere più assidua.
Comunque le case,se mantenute con attenzione, hanno una durata minima di 100
anni, non a caso negli Stati Uniti, Canada, nord europa, la maggior parte delle
case fuori città sono in legno.
Risparmio Energetico
Studi ed esperimenti
hanno dimostrato che con una casa di legno si ha in media un risparmio
energetico del 40 – 50 % rispetto alla stessa costruzione in cemento o
mattoni. Una parete in legno spessa 10 cm. isola quanto una parete di
calcestruzzo spessa 80 cm.
Cosa si intende con
"tecnologia canadese platform frame"?
La tecnologia costruttiva nota come "system platform frame"
(inizialmente tradotta in italiano con "costruzione ad ossatura in
legno"), dalla quale il nome della ns Società, nasce in canada e negli
stati uniti del nord oltre 300 anni addietro.
Viene poi perfezionata nel tempo tramite esperienze dirette,
calcoli, prove sperimentali e verifiche, anche con il contributo dell'Australia
dove, fin dal primo momento, viene seguita prevalentemente per la costruzione
degli edifici residenziali.
Circa 30 anni fa, la tecnica "platform frame" approda
anche nell'Europa del Nord (Olanda, Belgio, Germania, Danimarca, Francia ed
Inghilterra) e, circa 20 anni fa, grazie al Sig. Divo Pirini, fondatore della
SystemPlatformFrame srl, anche in Italia! (a tutt'oggi, la miglior
traduzione rimane la nostra).
La principale peculiarità di questa tecnica costruttiva
consiste nel metodo con cui viene assolta la funzione statica: le strutture
portanti sono prevalentemente telai costituiti da segati di conifera canadese,
nordamericana o nordeuropea (certificati per edilizia), controventati da plywood
fenolico; tali telai uniscono alla leggerezza una grandissima resistenza
strutturale; consigliamo di visionare le pagine dedicate alla tecnica
ed ai materiali.
Quali sono i limiti
di questa tecnologia?
Non esistono limiti alle applicazioni
possibili per l'utilizzo del legno come materiale per la costruzione delle
strutture portanti di edifici ed opere d'arte edile (ponti, etc.). La Galleria
Progetti ne dovrebbe essere la prova. In ogni caso, per rispondere a questa
domanda in modo complessivo, crediamo di poter dire - ci conceda di essere un
poco presuntuosi - che: quello che "si fa" con il legno, se fatto in
altro modo risulta meno "vantaggioso".
Quando parlate di "legno",
cosa intendete? Si può usare qualunque legname?
Certamente no. Qualunque materiale da costruzione deve soddisfare, in modo
assoluto! - prima d'ogni altro aspetto -, tre ben precise condizioni: possedere
la resistenza statica richiesta dal calcolo, essere isotropo (dare manufatti a
comportamento costante in ogni punto), mantenere inalterate nel tempo tutte le
caratteristiche statico/meccaniche ed estetiche. Non tutte le essenze, non tutti
i semilavorati (tavole, pannelli, etc.) riescono a soddisfare queste tre
condizioni-base. In particolare, per le costruzioni a struttura portante in
legno, occorre usare semilavorati che siano certificati per usi edili. I segati
ed i pannelli canadesi, ad esempio, sono certificati pezzo per pezzo avendo
superato - pezzo per pezzo - severissimi controlli eseguiti da macchine
computerizzate (selezione primaria) e da personale specializzato (selezione
finale). I legnami nazionali non sono adatti ad essere impiegati per usi
strutturali.
Le pareti sono molto sottili... Come possono garantire un buon isolamento?
La ringraziamo di questa Sua osservazione poiché giunge
a proposito e dà la possibilità di evidenziare una conseguenza molto
interessante che si ha grazie all'adozione di questa tecnologia. Stiamo parlando
dello spessore delle pareti, che a parità di sagoma esterna del fabbricato, Le
procura una ben più ampia superficie calpestabile interna (che è un ulteriore
e non trascurabile vantaggio di cui Lei gode). Ma veniamo alla domanda. Lei pensa di poter toccare un pezzo di legno e trovarlo mai gelido
come il cemento? Lei pensa di poter toccare del polistirene e sentirlo
ghiacciato come l'acciaio? Bene! Ha già risposto alla Sua domanda!, e confermiamo che la conducibilità ed il volano termico delle
pareti sono
talmente bassi da garantire interni tiepidi sia d'estate che d'inverno, anche in
Sua assenza! Più precisamente, il "K" termico di una
parete standard (da 17,5 cm) procura lo stesso isolamento di una parete
tradizionale in
laterizio da 50 cm circa, con la differenza ulteriore che, mentre quest'ultima
piano piano si
arroventa o si congela comunque, non può né arroventarsi né ghiacciare.
Mai. Infine, non
dimentichiamo che il connubio laterizio-cemento armato produce correnti
elettrostatiche che le
strutture in legno non producono ed anzi respingono, con benefiche conseguenze
per la ns salute.
Tutto bello, ma non sarà che - ogni tanto - le mie pareti "scrìcchiolino"?
No. Il legno usato nelle costruzioni ha fibre sottilissime ed è quindi molto
compatto, ed è perfettamente stagionato fin da prima di entrare nel circuito
commerciale mondiale; queste circostanze assicurano la massima stabilità nel
tempo e l'insensibilità del materiale alle variazioni igrometriche: se così
non fosse, i cantieri (lasciati naturalmente scoperti in ogni
stagione e portati avanti senza alcun timore del tempo) dovrebbero produrre
edifici diversi a seconda della stagione in cui viene avviato il lavoro.
Inoltre, la dimensione dei segati che costituiscono le pareti ed i solai o
coperture non è mai una dimensione tale da rientrare nella casistica degli
elementi interessati al fenomeno delle deformazioni (che, pur accettabili da un
punto di vista del calcolo statico, produrrebbero, sì, i rumori tipici del
legno che "si muove"...). Non si preoccupi, Lei potrà dormire sonni
molto tranquilli, sognando in pace e senza sentire alcuno scricchiolio
Apprezzo molto la Vs tecnica, ma come la mettiamo con i
tarli?
vedi pagina Sapevi che?
Nel progettare un edificio, la
tecnica spf mi impone delle limitazioni?
Al contrario! Quante volte Le sarà capitato, fino ad oggi, di dover
rinunciare ad un accorgimento funzionale o estetico desiderabile, a causa
delle complicazioni che ne sarebbero derivate in cantiere, o per l'eccessiva
maggior spesa che il medesimo avrebbe comportato o che altra ragione? Grazie
all'impiego del legno (cls, lamellare, massello), coniugato alle potenzialità
della ns tecnologia, Lei può permettersi soluzioni altrimenti impensabili!
Alcuni esempi? 1) Realizzare aggetti curvilinei e di notevole sbalzo senza
dover armare complicate costosissime casserature e con travature di sezioni
curvilinee irrealizzabili in c.a.; 2) Coprire luci libere (senza pilastri) di
150 mt ed oltre, pure senza armare impensabili castelli di casseformi e
ponteggi per il getto del c.a.; 3) Ottenere, direttamente dal materiale
strutturale (il legno) impiegato "a vista" per realizzare pilastri,
tarvi, solai, coperture, quel risultato estetico e formale che richiederebbe
l'applicazione di rivestimenti lignei post-opera sulla struttura portante in
c.a. Una carrellata alle Sezioni della Galleria Progetti, Le darà ulteriori
conferme di questo.
Quanti piani si possono elevare con la tecnica spf?
In Italia, al momento, non più di due (con altezza max alla gronda 7.50 mt).
Questo dipende, a livello legislativo, dal fatto che le norme nazionali
riguardanti la costruzione di edifici in cui la funzione portante sia affidata
ad elementi lignei, è ferma alla regolamentazione dell'impiego dei "pali
uso trieste"... Come Lei può vedere nelle Sezioni della Galleria
Progetti, in particolare alla Sezione "Edifici
a più piani", in altre parti del Mondo (ed in zone ove il rischio
sismico è più alto del ns, sia per frequenza che per magnitudo) vengono
normalmente costruiti palazzi di 8/10 piani.
Quale manutenzione richiede un edificio spf?
Non è solo la soluzione costruttiva
adottata per realizzare la struttura portante a determinare la frequenza ed il
costo delle manutenzioni, ma sono i materiali e le modalità di
posa/installazione scelti per le finiture esterne ed interne, per i pavimenti e
rivestimenti, per gli impianti, per i serramenti e gli infissi, etc. Per quanto
riguarda gli edifici, parlando di manutenzioni, possiamo affermare che queste
risultano meno frequenti nel tempo (il legno della struttura portante è un
materiale che non induce correnti o campi o altro e quindi non collabora
all'invecchiamento degli altri elementi dell'edificio, ma anzi li preserva) e
meno costose perché più agevoli da eseguirsi (rimuovere e ricollocare pannelli
di legno è cosa ben più veloce che non spaccare cemento e ripristinare getti).