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Noce 

                                           

Nome comune delle piante arboree fiorifere del genere Juglans, originarie dell'Asia occidentale e coltivate in tutto il mondo per il legno pregiato e per il frutto commestibile. Il noce propriamente detto, da cui si ricava l’omonimo frutto dai gherigli secchi e oleosi, è Juglans regia, originario dell’Asia Minore e introdotto a Roma intorno al 100 a.C. dai greci.

Noce ll noce è un albero del genere Juglans, coltivato per il legno pregiato e i frutti commestibili. Questi ultimi, le noci, come tutta la frutta secca, sono alimenti ad alto valore nutritivo.

DESCRIZIONE 

Il noce propriamente detto è un albero imponente alto fino a 30 m, con una folta chioma di foglie pennate e opposte, ciascuna delle quali costituita da 7 foglioline appuntite all’estremità. La corteccia presenta profonde fessure. I fiori, poco appariscenti, sono unisessuali: ogni pianta sviluppa fiori che recano solo gli organi femminili, raggruppati in gruppetti, e fiori diversi, raggruppati in amenti penduli di colore verde-bruno, che recano solo gli organi maschili. L’impollinazione è a carico del vento (anemogama), una caratteristica che è indice di un grado evolutivo relativamente basso per le piante, come d’altra parte anche l’habitus legnoso. Il frutto è una drupa con polpa carnosa di colore verde. Il seme, protetto da un guscio legnoso, rappresenta la parte commestibile; ricco di sostanze oleose, ha un alto valore nutritivo.

NOCE NERO E SPECIE MINORI 

Una specie affine a Juglans regia è il noce nero (Juglans nigra), originario delle regioni orientali del Nord America e importante per la produzione di legname; il suo legno, infatti, ricco di venature e leggermente più scuro di quello del noce propriamente detto, viene ampiamente utilizzato nella fabbricazione dei mobili. Le foglie pennate si distinguono da quelle del noce per il numero (da 11 a 23) e la forma delle foglioline (più strette e allungate, con il margine dentato). Altre specie incluse nell’ordine sono il noce del Giappone (Juglans ailantifolia) e il noce bianco (Juglans cinerea).

Classificazione scientifica: Le diverse specie di noce costituiscono il genere Juglans della famiglia delle iuglandacee, ordine iuglandali, classe dicotiledoni, divisione angiosperme.

Ciliegio 

                                            

Nome comune delle numerose varietà di alberi da frutto appartenenti alle specie Prunus avium e Prunus cerasus della famiglia delle rosacee. La prima produce le ciliegie propriamente dette; la seconda, generalmente di più piccole dimensioni, produce frutti amarognoli, meglio noti come amarene. Secondo quanto riportato da Plinio il Vecchio, l'amareno fu importato in Italia dalla Turchia (e più precisamente da Cerasus, l'attuale Giresun) dal generale romano Lucullo, che intendeva così celebrare la propria vittoria su Mitridate VI, re del Ponto (73 a.C.). Il genere Prunus comprende altri importanti alberi da frutto quali il prugno, il pesco, il mandorlo e l'albicocco. 

Ciliegio con frutti Sembra che il ciliegio sia originario dell'Asia Minore. Il suo frutto prelibato è un ottimo ingrediente di marmellate, liquori e sciroppi.

CARATTERISTICHE FISICHE 

Gli alberi della specie Prunus avium, progenitrice dei ciliegi dolci, non superano i 15 m di altezza e presentano foglie pendule e piccoli frutti retti da lunghi peduncoli. Gli amareni sono invece più piccoli, caratterizzati da foglie erette, lisce e lucenti e frutti più succosi. Entrambi gli alberi, originari dell’Europa centrale e meridionale, producono fiori bianchi, riuniti in infiorescenze a grappolo o a ombrella, quasi prive di picciolo. 

VARIETÀ E IMPORTANZA ECONOMICA 

I ciliegi vengono ampiamente coltivati per i loro frutti gustosi, come alberi ornamentali (vista la magnifica fioritura) o come alberi da legname. Crescono rapidamente e producono un legno forte e liscio, utilizzato in ebanisteria o per la produzione di pipe e strumenti musicali.

Le varietà coltivate sono numerosissime e presentano frutti molto diversi per dimensioni, colore e sapore. Tra le più importanti si annoverano la Bigarreau, la Durona di Cesena e la Turca. Con le ciliegie marasche si prepara il maraschino, un liquore utilizzato per conservare le ciliegie sotto spirito. Tutti i tipi di ciliegie e amarene vengono consumati freschi o utilizzati per la preparazione di marmellate e liquori. Oltre alle piante da frutto, al genere Prunus appartengono anche molte varietà di alberi ornamentali affini al ciliegio, tra cui il lauroceraso.

Classificazione scientifica: I ciliegi appartengono al genere Prunus della famiglia delle rosacee, ordine rosali, classe dicotiledoni, divisione angiosperme. Le diverse varietà di ciliegio derivano tutte dalla specie Prunus avium, quelle di amareno da Prunus cerasus.

Olivo 

                                                

Nome comune delle piante arboree o arbustive classificate nel genere Olea della famiglia delle oleacee; in particolare, il nome indica la specie Olea europaea, da cui si ricavano le olive da conservare e consumare in salamoia o da spremere per ottenere l’olio. Originaria del Mediterraneo orientale, questa specie è ormai largamente diffusa in tutta l'Europa meridionale e in altre regioni a clima tipicamente mediterraneo e costituisce uno degli elementi principali della vegetazione a macchia. 

Olive Le olive hanno un seme legnoso e una polpa carnosa da cui, per spremitura, si ricava l'olio. La stagione della raccolta va da novembre a marzo.

Olivo Pianta tipica delle terre del Mediterraneo, l'olivo produce i frutti nutrienti dalla cui spremitura si ottiene l'olio. Il legno pregiato di alcune specie viene utilizzato per la realizzazione di mobili e prodotti artigianali.

I frutti freschi e maturi di Olea europaea contengono circa il 20% di olio: quest'ultimo viene commercializzato e utilizzato sia come olio da tavola, da consumare crudo, che per la cottura dei cibi. Le olive da tavola possono essere messe in salamoia mature o acerbe; quelle mature, quando sono fresche, sono nero-bluastre e durante la macerazione in salamoia diventano nere. Il legno dell'olivo coltivato è molto duro e presenta striature che lo rendono pregiato e adatto a lavori di ebanisteria.

APPROFONDIMENTO 


Braudel: Ulivo, vite, grano: triade mediterranea 
L’unicità del Mediterraneo come spazio culturale è il tema del saggio che Fernand Braudel, in collaborazione con altri studiosi, ha scritto volendo disegnare la mappa di un crocevia di terra e acqua, uomini e storia, tradizioni e rivoluzioni. Come dice lo stesso grande storico francese, il Mediterraneo è “mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre”. Nelle straordinarie pagine di questo libro si incontrano descrizioni geologiche e naturalistiche, analisi storico-politiche, riflessioni sul costume e sull’evoluzione delle strutture profonde di una società. Qui, ad esempio, Braudel racconta come l’equilibrio di vita, nell’area mediterranea, sia stato raggiunto attraverso il culto di una triade di “divinità alimentari”: l’ulivo, la vite e il grano. 
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DESCRIZIONE 

Olivo silvestre Caratteristico della regione mediterranea, l'olivo silvestre ( Olea europaea sylvestris) è una varietà del comune olivo coltivato (Olea europaea). Si tratta di una pianta arbustiva, con spine e ramificazioni ad angolo retto che, in condizioni ottimali, può raggiungere dimensioni paragonabili a quelle della varietà arborea.

L’olivo presenta un tronco nodoso e contorto, rivestito di una corteccia grigiastra, su cui spesso si incrostano dei licheni. Le foglie sono semplici e opposte, di forma lanceolata, con la pagina superiore lucida e coriacea, quella inferiore coperta di una sottile peluria. I fiori sono bianchi, piccoli e poco vistosi; crescono tra aprile e giugno, raccolti in infiorescenze a grappolo alla base delle foglie. Il frutto è una drupa di forma ellissoidale, dalla polpa oleosa, verde da acerba e nerastra quando è matura. 

ALTRE SPECIE DEL GENERE OLEA 

Il genere Olea a cui appartiene l’olivo comprende circa 20 specie diverse, presenti in Asia e in Europa. Da molte di esse si ricava un legno pregiato, ad esempio da Olea laurifolia, un albero diffuso in Africa, nella regione del capo di Buona Speranza. La specie Olea fragrans (Osmantus fragrans) è un arbusto originario della Cina, apprezzato come pianta ornamentale e coltivato per i fiori bianchi, particolarmente profumati, che sbocciano sia in primavera che in autunno. 

Classificazione scientifica: L'olivo e le altre specie del genere Olea appartengono alla famiglia delle oleacee, ordine oleali, classe dicotiledoni, divisione angiosperme.

Ebano 

Famiglia composta da circa 500 specie fiorifere tropicali e comprendente un gran numero di piante arboree rinomate per il legno e i frutti. Il legno d'ebano che si ricava dalle ebenacee è molto duro e resistente e può avere differenti sfumature di colore, anche se in genere è molto scuro; si ottiene dal cuore della pianta e dopo la lavorazione presenta un elevato grado di lucentezza.

Alcune specie di ebenacee, tra cui il cachi, sono diffuse anche nelle regioni temperate.

Le piante appartenenti all'ordine delle ebenali, tra cui si trovano anche le ebenacee, presentano alcuni caratteri comuni, ad esempio foglie semplici e intere e fiori bisessuali con molti stami e un ovario supero; molte specie tropicali producono latice, altre vengono coltivate per il legno o per i frutti commestibili.

Classificazione scientifica: La famiglia delle ebenacee appartiene all'ordine delle ebenali.

Mogano 

                                    

Denominazione comune di alcune specie di alberi tropicali appartenenti alla famiglia delle meliacee, diffusi nella foresta pluviale africana e americana e molto importanti per la produzione di legno pregiato. Sono caratterizzati da foglie, pennate e composte, e da fiori con 3-5 sepali e petali e 5-10 stami fusi in una struttura tubulare.

Il mogano fornisce un legno duro, compatto, lavorabile e resistente alla ruggine e ai tarli. Oggi è utilizzato soprattutto per produrre mobili e impiallacciature, mentre in passato, prima che gli esemplari più grandi fossero tagliati, veniva anche impiegato per costruire edifici. Da altre specie di meliacee si ricavano legno, oli, insetticidi e frutti commestibili.

Classificazione scientifica: Le varie specie di mogano appartengono alla famiglia delle meliacee e sono classificate nel genere Swietenia

Teak 

Pianta arborea decidua, appartenente alla famiglia delle verbenacee. L'albero del teak può raggiungere un'altezza di circa 30 m, è originario della Birmania, dell'India e dell'arcipelago malese e viene coltivato per il suo legname nelle Filippine e sull'isola di Giava. Ha fiori azzurrognoli, tendenti al bianco, riuniti in pannocchie o grappoli apicali; il frutto è costituito da una drupa. Il legno di teak è molto resistente all'umidità e ai tarli e, nello stesso tempo, è di facile lavorazione; un tempo veniva impiegato in tutto il mondo per costruzioni navali, mentre oggi il suo uso è rivolto alla manifattura di mobili, infissi, pavimenti.

Classificazione scientifica: Il teak appartiene alla famiglia delle verbenacee. Il suo nome scientifico è Tectona grandis.

 

 

 
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Copyright © 2008 La casa di Adri                         Aggiornato il: 13 aprile 2008