IL CATTOLICESIMO AL VAGLIO DELLA STORIA
Dal Vaticano II al 1999
a cura di Paul Robison

LEZIONE 13

Le Strategie per convertire i cattolici (2)

La descrizione di Mobley sulla conversione dei cattolici è ancora valida: « Significa convincere il candidato a rinunciare all'atto amorevole della madre che lo ha portato a pochi giorni di vita per essere 'battezzato'. Egli deve girare le spalle alla madre, al padre, al padrino, agli amici e alla società in genere. ... La maggior parte di coloro che si convertono sono come degli spettatori curiosi che vogliono allargare la loro conoscenza culturale sulle religioni del mondo.  Non si tratta di una persona che si accorge di essere perduta e cerca la salvezza in Cristo. Se ci fosse il minimo sospetto di essere un peccatore, potrebbe rimanerne offeso. ... Il cattolicesimo permea i suoi aderenti di un sentimento di 'sicurezza spirituale' come un regime sociale potrebbe diffondere un sentimento di 'sicurezza sociale' » (1)    «Le esperienze profondamente dolorose » di Carson illustrano la lotta interiore di molti cattolici: « Dovrei guardare ad una riforma dentro la struttura esistente o la coscienza mi impone in modo coerente e con grande insistenza che non c'è altra alternativa se non quella di abbandonare ciò che è stata la chiesa della mia crescita, della mia famiglia e dei miei antenati? » (2)    Questi esempi dimostrano che ci sono dei legami familiari, sociali, istituzionali e spirituali che devono essere presi in considerazione nella conversione dei cattolici romani. In questa lezione, presentiamo la prospettiva del cattolico moderno sulla CCR ed alcune strategie emozionali.

Come mai la CCR è capace di creare dei legami emozionali cosi forti? Un fattore è la sua presenza storica nella cultura: « In molti casi il cattolicesimo resta l'asse portante attorno al quale ruotano i sentimenti, gli atteggiamenti politici, i modi aggregativi di una collettività; fonda il senso di appartenenza locale, senza con questo implicare un oggettivo rapporto con la religione di chiesa in quanto fede e credenza soprannaturale. E' un dato meramente culturale senza implicazione religiosa. Il cattolicesimo è il collante vischioso dei costumi, delle abitudini e della mentalità, il paradigma della tradizione» (3) Un altro fattore è il condizionamento culturale che ha spinto gli europei ad avere una mentalità diversa verso la CCR da quella che gli americani hanno verso le loro chiese: « Se da un lato la chiesa [come la CCR] è entrata nel mondo in maniera culturale e sociale per avere un'influenza su di esso, dall'altro la setta resta ai margini del mondo secolare, che è visto troppo peccaminoso e tale da poter esercitare un'influenza negativa dal di fuori. ... La CCR negli S.U. ha assorbito dalla cultura americana, anch'essa è stata influenzata dagli ideali della setta. Negli S.U., il genere chiesa è diventato difficile da capire. Il nostro individualismo ontologico si trova in difficoltà a comprendere il realismo sociale della chiesa -- l'idea che la chiesa venga prima dell'individuo e non sia il prodotto di esso » (4) Un altro fattore viene da un condizionamento psicologico: « [La laicità è] destinata a vivere in stato di perenne adolescenza e a non raggiungere mai una piena maturità, cioè una consapevolezza di sé, condizionata in modo sorprendente dai grandi prototipi simbolici della nazione italiana: la chiesa-madre, il papa-padre. Restando con la chiesa in una relazione ambigua di amore-odio, attrazione e fastidio, [la persona] risulta incapace di assumere le sue responsabilità, ... » (5) Un quarto fattore è che la CCR inculca un legame istituzionale: « Nella visione cattolica la cattolicità ha sempre una dimensione istituzionale, ha sempre una visibilità ecclesiale. ... L'unità del genere umano deve trovare la sua espressione strutturale nella chiesa. Quindi questa tendenza all'unità non è un sentimento vago che pervade [la CCR] in modo mistico, ma è sempre agganciato alla necessità che la cattolicità si esprima sul piano istituzionale » (6) .

Come si sentono oggi gli italiani rispetto alla CCR ?  I legami emozionali oggi sono meno forti. Pace ha notato che c'è un distacco dalla religione vista come depositaria di una tradizione autoritativa e c'è lo svanire nella coscienza collettiva del ruolo della parrocchia per la continuità religiosa e l'integrazione sociale (7) Nesti ha proposto questa tendenza: « Uno scarto nell'immagine della CCR fra la percezione positiva del suo ruolo caritativo-umanitario e la riserva diffusa nei confronti delle sue risposte ai problemi morali, famigliari, sessuali» (8) Williame ha osservato quattro prospettive diverse fra i cattolici: alcuni vedono la chiesa come una militanza religiosa, altri come un posto di appartenenza, altri come una casseruola religiosa (dove ci sono molti atteggiamenti diversi e molte idee mescolate insieme) ed altri ancora come un radicamento puramente culturale che ha perso ogni sostanza religiosa (9) Il panorama storico, presentato sopra, ha evidenziato una scontentezza fra certi cattolici. In un recente sondaggio i cattolici hanno dato queste descrizioni della chiesa : il 24% l'ha vista come un'organizzazione politica, il 18% come il popolo di Dio, il 18% come l'insieme del clero, il 10% come un'assemblea di quelli che vivono nella grazia di Dio, il 7% come un'assemblea di tutti i battezzati, il 7% come l'unità potenziale di tutti gli uomini, il 4% come un'istituzione del passato che deve scomparire, il 4% come un'organizzazione assistenziale, l'8% non ha una risposta (10) .   Nesti ha concluso: «Anche se le campane di molti campanili continuano a suonare, gli echi giungono assai diluiti » (11) .

Ecco alcune strategie emozionali che possono essere utili nella conversione dei cattolici.  Sebbene la CCR non desideri mettere sul mercato il suo tono autoritario, il panorama storico sopra esposto ha dimostrato che ci sono alcuni problemi per i quali è stato emesso un giudizio duro: il controllo delle nascite, le misure disciplinari, il celibato, l'infallibilità e la mancanza di una leadership collegiale. Altri punti per la discussione possono essere Dio, Cristo, il peccato, il significato della vita, la salvezza (specialmente l'universalismo) e la preghiera personale (12) .

La crescita recente dei movimenti nella CCR rivela alcune cose:

1) il bisogno di sentirsi utile,
2) il desiderio di mettere in pratica la fede tramite un servizio,
3) la soddisfazione sociale di un'attività di gruppo.

Le comunità possono sviluppare dei gruppi simili che possano offrire servizi sociali e didattici (la CCR è ancora ammirata per tali servizi) (13) I cristiani con un'interesse simile possono formare una specie di club e possono invitare i loro amici cattolici a farne parte per arricchire le loro amicizie.

Le comunità possono fare molto per persuadere i cattolici. Le comunità possono mettere più enfasi sull'imitazione di Cristo (un'enfasi che mette in evidenza l'osservanza, il tirocinio, l'azione, i discepoli in viaggio e l'immersione nella comunità) (14) Come visto sopra, molti cattolici non comprendono la chiesa come un'assemblea che vive nella grazia di Dio. Un luogo dove un calore genuino, la confessione e il perdono sono messi in pratica in un modo regolare, non solo può aiutare i cattolici a superare i loro stereotipi riguardo a questi atti, ma anche può aiutarli a capire meglio la grazia di Dio, la potenza dello Spirito e l'amore di Cristo. Il culto deve avere un'atmosfera di santità rispettosa e di celebrazione gioiosa. Se la secolarizzazione sarà vinta, può essere data un'enfasi maggiore al sacro e alle gioie della salvezza. Berzano ha osservato: «... i 'cattolici festivi' ricercano un Dio 'd'amore e di perdono' e un cristianesimo di esperienza gioiosa. Per i giovani il cristianesimo deve essere entusiasta, felice, realizzato anche in questo mondo» (15) Dato che la sincerità e l'autenticità sono sempre valutati bene nella cultura italiana, forse, durante gli studi, deve essere impiegato più tempo per le testimonianze personali sulla conversione e sulla vittoria contro il peccato nella vita quotidiana. Allo stesso tempo sarebbe bello benedirci l'un l'altro (cioè pronunciare quelle benedizioni basate sulle Scritture, come si trovano in Numeri 6:24-26,  in 2 Corinzi 13:14 e in Filippesi 4:19, e basate sugli ideali di carattere biblico, come l'integrità, la giustizia, la mansuetudine, ecc.) (16) Le scuole domenicali per i bambini di alta qualità forse attireranno alcuni genitori cattolici. Forse un momento dedicato alla preghiera di intercessione al di fuori dell'assemblea di culto, al quale i cattolici potrebbero essere invitati, li aiuterebbe a comprendere che gli interventi di Maria e dei santi non sono necessari vedendo come Dio risponde alle preghiere fatte sinceramente. I cattolici potrebbero essere invitati a  partecipare a delle gite comunitarie ed ai campeggi biblici.

I membri delle comunità possono dare altri contributi personali che potrebbero avere un'influenza positiva sui cattolici. Per esempio abbiamo bisogno di nuovi inni creati da autori cristiani. Sarebbero utili a questo scopo tutte quelle forme artistiche che mettono in evidenza passi biblici o idee bibliche con calore umano. Il dramma cristiano e le presentazioni registrate su video devono essere molto efficaci per toccare i cattolici a livello emozionale. Le autobiografie cristiane possono aiutare i cattolici a formarsi nuovi concetti sui preti e sui santi. Una vita cristiana esemplare al servizio di Dio e dei fratelli, condita con azioni di grazia, non potrà che fare una buona impressione sui cattolici.

L'evangelizzazione personale è ancora molto efficace, ma ad essa va aggiunto anche un elemento emozionale per mezzo di una vita trasparente che si apra ai nostri amici cattolici in modo che essi possano vedere i nostri travagli interni. Jernigan ha descritto questa strategia: « Il ministero collocato nel contesto in cui viviamo, senza compromettere le Scritture o la nostra chiamata, esigono che le nostre azioni corrispondano al vangelo che stiamo comunicando. Se parliamo di un Dio giusto e misericordioso, dobbiamo trattare la gente con giustizia ed amore. E' un grande impegno: 'fare e dire' un messaggio esige che comprendiamo in maniera intima la verità che stiamo dicendo. Il vangelo più che altro è costituito da fatti su un uomo che è morto, ma vive ancora. Affinché l'essenza del messaggio sia molto chiara, dobbiamo dimostrare e descrivere la realtà di un vero rapporto personale con il Salvatore vivente. Questo significa che non possiamo essere felici quando smettiamo di pedalare, spiritualmente parlando. Se le nostre vite fanno parte del nostro messaggio, dobbiamo permettere allo Spirito Santo di accedere in maniera attiva nelle parti più recondite della nostra personalità. Ecco il motivo per cui molti di noi preferiscono dire il vangelo piuttosto che viverlo: dimostrare il Vangelo significa permettere a Dio di fare qualsiasi cosa per rendermi giusto, in modo da amare le persone e permettere loro di vedere tutto il nostro processo interiore anche nei suoi lati negativi. La testimonianza verbale, nonostante l'impatto della timidezza è facile se paragonata alla dimostrazione! » (17) Reed ha osservato che la croce ha anche un lato emozionale e forse sarebbe efficace sottolineare l'amore sacrificale come uno stimolo all'ubbidienza (18) .

Questa lezione e questo studio si concludono con due ammonizioni. Una per i lettori di estrazione cattolica: per favore ricordate le parole di Coffey: « Se seguirai Gesù, non potrai mai sbagliare ». Gesù, l'unico mediatore fra Dio e l'uomo, è la fonte della vita eterna!  Le Sue parole, non quelle di un qualsiasi religioso, dovranno essere la base per ogni nostro giudizio! Come alcuni di noi si saranno già resi conto, la CCR è soltanto un'istituzione culturale guidata da uomini, non ispirati (sono è vero, persone gentili, istruite ed intelligenti, ma non sono infallibili e tanto meno da glorificare).  L'altra è rivolta a tutti quei lettori che sono già discepoli di Cristo: «La Scrittura deve sempre rimanere la pietra di paragone per saggiare qualsiasi insegnamento moderno » (19)


NOTE A MARGINE

1 Harold Mobley, "With But Little Persuasion," Roman Forum 8 (April 1965),1. torna al testo
2 Carson, The Faith of the Vatican, 8. torna al testo
3 Nesti, Il Cattolicesimo, 66.  torna al testo
4 Robert Bellah, Richard Madsen , William Sullivan, et. al. Habits of the Heart  (San Francisco: Harper & Row, 1986), 243-244. torna al testo
5 Tourn, Italiani e Protestantesimo, 254.  torna al testo
6 Leonardo De Chirico, "Principio Di Cattolicità," (lezione presentata come parte di un corso sul Cattolicesimo Romano da IFED), Padova, febbraio 1998, 25.  torna al testo
7 Pace, Chiesa e Società in Italia,  106-107.  torna al testo
8 Nesti, Il Cattolicesimo, 107. torna al testo
9 Ibid., 69. torna al testo
10 Ibid., 25. torna al testo
11 Ibid., 107.  torna al testo
12 Luigi Tomasi, Chiesa e Società in Italia,  60-70. torna al testo
13 Pace, Chiesa e Società in Italia,  108. torna al testo
14 David Lewis, Carley Dodd, and Darryl Tippens, The Gospel According to Generation X  (Abilene, TX: ACU Press, 1995), 190. torna al testo
15 Luigi Berzano, Religiosità del Nuovo Areopago  (Milano, Franco Angeli, 1994), 32. torna al testo
16 Gary Smalley and John Trent, The Gift of the Blessing (Nashville, TN, Thomas Nelson Publishers, 1986), 1-256. torna al testo
17 William Crabb and Jeff Jernigan, Church in Ruins; Foundations for the Future (Colorado Springs, CO, Navpress, 1991), 83.  torna al testo
18 Dan Reed, suggerimento personale a Paul Robison, Conegliano, 24 novmembre 1999. torna al testo
19 Fausto Salvoni, Dal Cristianesimo al Cattolicesimo  (Genova, Editrice Lanterna, 1974), 318.  torna al testo


DOMANDE PER ULTERIORI RIFLESSIONI

1. Puoi pensare ad altri fattori che dimostrano come la CCR sia capace di creare dei legami emozionali forti?

2. Nel paragrafo in cui si spiega come si sentono i cattolici rispetto alla CCR, quale realtà è stata più interessante?  Puoi presentare altri sentimenti espressi dai tuoi amici cattolici?

3. Quale delle strategie emozionali sarà la più utile per aiutare i cattolici?

4. Perché è difficile per un cattolico tagliare i suoi legami emozionali?

5. In che modo i suggerimenti di Jernigan e Reed sono utili?

6. Puoi offrire un'altra strategia emozionale?

7. Come le tue idee sulla CCR sono cambiate dopo questo studio?