IL CATTOLICESIMO AL VAGLIO DELLA STORIA
Dal Vaticano II al 1999
a cura di Paul Robison

LEZIONE 12

Le Strategie per convertire i cattolici (1)

Daggett ha osservato che «la Chiesa Cattolica ha spinto la gente come un gregge verso diverse alternative. La disaffezione per Roma ha indotto infatti gli Italiani a cercare di soddisfare le proprie esigenze spirituali in altre direzioni» (1) Quali strategie possono essere usate per fare un appello a quei cattolici che sono alla ricerca della verità? In questa lezione verranno presentate alcune strategie proposte da due battisti, da tre scrittori e dell'autore stesso.

Due battisti, uno un insegnante e l'altro un predicatore, propongono alcune strategie interessanti. Pocock, che insegna un corso sul cattolicesimo moderno, ha detto: « La maggior parte dei cattolici romani è disponibile a discutere sulla seguente questione: sono veramente vicino a Dio come desidererei essere? Se sono interessati ad essere più vicini a Dio, allora si possono esaminare gli ostacoli che impediscono questo rapporto, si parlerà quindi del perdono, della fiducia quotidiana in Gesù e di un cammino secondo la Sua parola con tutti i mezzi che essa offre per avvicinarsi a Dio. ... Nell' America Latina recentemente ho avuto un discreto successo con dei piccoli gruppi di persone ben istruite. Parlando loro su ciò che costituisce la base dei "valori" alla fine del 20° secolo, essi hanno ammesso che la base di ogni valore è rappresentata dai Dieci Comandamenti, dal Sermone sul Monte, ecc. Allora ho chiesto loro: se questa è la base di ogni valore, cosa impedisce alla gente di mettere in pratica questi valori? Se la gente non è in grado attualmente di essere ciò che vorrebbe o dovrebbe essere sulla base di questi valori, non potrebbe essere necessario accettare la grazia di Dio che sopperisce alle nostre mancanze, perdonando tutte le nostre colpe ed innescando in noi un processo di rigenerazione interiore che ci permette di diventare ciò che Dio vuole? » (2) .

Gendron, che prima era un cattolico, ha suggerito invece questa strategia da svilupparsi in tre fasi: «Devono essere persuasi a:
1) porre la propria fiducia in Dio e nella Sua Parola anziché nel prete e nella CCR,
2) ricredersi sulla convinzione che le buone opere possano procurarci la salvezza,
3) porre la propria fiducia unicamente nelle parole del Vangelo, secondo il quale Gesù ha fatto ciò che nessun altro e nient'altro avrebbe potuto fare per salvare i peccatori dalla condanna eterna» (3) Nell'introduzione sono state date tre strategie di missionari della Chiesa di Cristo. Tutte rimangono valide, ma la prima potrebbe essere meno efficace dato che molti italiani ora sembrano a loro agio con i cambiamenti.

Il libro di Coffey, «Once a Catholic » (Una Volta un Cattolico), è stato pubblicato nel 1993. Nella prefazione, egli scrive: «Desidero che tu senta come le mie risposte provengano da un cuore sincero: se seguiamo Gesù Cristo, non ci perderemo mai. Nel nostro cammino con il Signore, non saremo né cattolici né protestanti, ma saremo semplicemente cristiani come quelli della chiesa delle origini » (4) Il titolo di ogni capitolo è una domanda a cui Coffey risponde: Chi parla per Dio? Gesù, soltanto nelle Scritture; Chi ci ha dato la Bibbia? Dio tramite la chiesa primitiva e non un Concilio; Da chi è costituita la vera chiesa ? Da tutte quelle persone redente dal sacrificio espiatorio di Cristo, che accettano la salvezza per mezzo di una fede ubbidiente, un vero ravvedimento ed un battesimo biblico; Il papato è un insegnamento delle Scritture?  No, Pietro non fu mai riconosciuto come un papa infallibile; I primi cristiani credettero nella messa? No, credettero nel sacrifico superiore fatto una volta per sempre da Cristo; Dobbiamo praticare la confessione?  No, il perdono dei peccati si è realizzato con il sacrificio di Cristo sulla croce, inoltre i primi cristiani usavano confessare i peccati l'uno all'altro; Chi sono i sacerdoti di Dio?  Tutti i cristiani; E Maria?  Le Scritture si oppongono alle dottrine cattoliche del culto mariano; E il purgatorio?  Gesù non vi andò e neppure noi lo faremo; E il divorzio? La Bibbia ci dà dei motivi specifici per il divorzio, mentre la CCR si è dimostrata incoerente nel suo approccio a questo istituto; e le statue?  La Scrittura ci mette in guardia contro gli idoli (5) L'ultimo capitolo ritorna alla prefazione incoraggiando i cattolici a fare una ricerca sulle Scritture ed a vivere con la certezza che esse ci danno: «Se seguirai Gesù, non potrai mai sbagliare» (6) Il libro di Coffey è carente nella citazione dei documenti e degli eventi recenti, ma è forte nella presentazione biblica e nel tono gentile.

Il libro di Webster, «The Church of Rome at the Bar of History » (La Chiesa di Roma alla Prova della Storia), è stato pubblicato nel 1995. Nella prefazione Webster ci parla delle divisioni della sua opera: uno sguardo alle affermazioni delle Scritture sulla loro ispirazione; uno sguardo a ciò che le Scritture dicono sulla tradizione; una discussione su alcune dottrine della CCR per vedere se si basano sulla tradizione e se provengono direttamente dagli apostoli in una successione ininterrotta (7) Nel primo capitolo Webster dimostra che le Scritture affermano la loro ispirazione, che Gesù sostenne questa posizione e le prove patristiche « escludono gli apocrifi dalla categoria delle Scritture canoniche » (8) Poi Webster sostiene che Gesù non riteneva ispirata la tradizione, che il messaggio del Vangelo è stato definitivamente completato e che la tradizione della CCR spesso contraddice gli insegnamenti della chiesa primitiva e dei padri (9) Il terzo capitolo dimostra che le affermazioni generali sulla tradizione fatte dalla CCR sono erronee perché i primi padri della chiesa considerarono le Scritture autorevoli, la chiesa primitiva non approvò mai alcuna fonte separata dall'ispirazione e le prove patristiche non appoggiarono mai alcune delle tradizioni attuali della CCR: « La CCR ha ripudiato il principio della 'sola scrittura' per elevare la sua tradizione ad una posizione di pari autorità con le Scritture. Così facendo, ha abbracciato l'eresia dello gnosticismo ... » (10) Webster ha analizzato i passi biblici sul papato: l'interpretazione cattolica di Matteo 16 che rifiuta per motivi esegetici, biblici e patristici (molte interpretazioni dei padri sono in contraddizione con quelle di Roma) (11) nel capitolo cinque dimostra che la supremazia di Roma non può essere sostenuta per motivi storici (egli riporta diversi esempi dei primi cinque secoli dove l'autorità di Roma non fu riconosciuta); lo stesso metodo è seguito sull'infallibilità papale. Webster quindi conclude: «... il Vaticano I condannò Agostino e la maggioranza dei padri apostolici » (12) Webster applica lo stesso metodo anche ai dogmi mariani. Dopo la citazione dello studioso cattolico Carol («Dai dati filologici esistenti non sembra che la purezza personale di Maria o la sua nascita immacolata fossero insegnate nell'occidente patristico »), Webster dimostra come tutti i maggiori dogmi su Maria non hanno l'appoggio dei padri («L'unico motivo sul quale la CCR può tentare di rendere legittimo il suo ordine ai fedeli di credere nella nascita immacolata di Maria è che sia un dogma formulato da un papa 'infallibile'. L'autorità ultima non sono le Scritture né la tradizione, ma la Chiesa e il papa ») (13) Poi Webster esamina i sacramenti alla luce delle prove patristiche e fa queste interessanti scoperte: il termine « prete » si riferisce ad un servizio cristiano (non al clero); il battesimo è valido soltanto se è collegato al ravvedimento; la confessione è quella che viene fatta solo a Dio; le indulgenze non sono mai state approvate dai padri; Agostino è stato la fonte principale per il purgatorio (14) Webster dimostra che i padri considerarono l'eucaristia come un sacrifico simbolico (non letterale). Webster discute nel capitolo nove sul fatto che la chiesa primitiva non ebbe della fede un concetto cosìlimitato come viene oggi proclamato dalla CCR (15) L'ultimo capitolo è un appello a seguire la verità: « La verità è il nocciolo. ... I fatti dimostrano che non solo non c'è un consenso unanime fra i padri per la tradizione romana, ma anche che molti degli insegnamenti promossi ora da Roma sono stati contraddetti o ripudiati dal magisterium della chiesa primitiva » (16) L'opera di Webster contiene tredici appendici che forniscono dell'altra documentazione sia sui padri che sugli insegnamenti della CCR. Webster è debole sugli eventi recenti e su alcuni argomenti biblici (come il battesimo), ma è forte sulla presentazione di una documentazione completa e sulla dimostrazione che la catena ininterrotta della tradizione è un mito.

Il libro di Herbert Carson, «The Faith of the Vatican » (La Fede del Vaticano), è stato pubblicato nel 1996. Il primo capitolo dimostra l'importanza del nuovo catechismo e afferma: « Dimostra in modo chiaro che Roma non ha modificato in nessun modo l'insegnamento del Concilio di Trento» (17) Poi egli fa una panoramica storica che mostra molti dei momenti più oscuri della CCR e conclude: «Dal tempo di Silvestro I [4° secolo] ... la storia del cristianesimo è tale che il suo messaggio è stato smorzato nell'ermellino o infilzato dalla sua spada dorata» (18) Poi egli ragiona sul fatto che Gesù e gli apostoli innalzarono le Scritture (e non le tradizioni ebraiche) (19) Nel quarto capitolo sull'infallibilità, discute sulle ragioni bibliche della CCR, dimostrando che l'incarico di Cristo a Pietro di pascere le Sue pecore non fu unico, perché Paolo fece la stessa cosa con gli anziani di Efeso (20) Poi Carson, parlando di Kung e Schillebeeckx, dimostra come i papi dal Vaticano II abbiano lavorato ardentemente « per portare Roma indietro sulla vecchia via » e nota come i radicali abbiano guadagnato il potere nei seminari cattolici (21) Il sesto capitolo discute i concetti della CCR sulla chiesa (incarnazionale e matriarcale) e il papato (la successione apostolica, i titoli, e gli episodi che potrebbero essere definiti come « il Vaticano sotterraneo») (22) Egli ha detto giustamente: «La facciata dell'attività religiosa ha nascosto spesso delle strategie molto irreligiose. ... Gli affari sporchi sono andati avanti per molto tempo tanto che molti libri sono stati scritti su questo argomento. Ma, meravigliosamente, come risultato di un'euforia ecumenica e di una propaganda astuta, il papato è visto da tanti come un'istituzione veramente benevola, che prende una posizione morale in un mondo degenerato. Come è lontana l'immagine dalla verità! » (23) Poi Carson esamina il movimento dei cattolici pentecostali e dimostra come esso sia stato messo sotto gli occhi vigili dei vescovi fino al momento in cui potrà essere «reintegrato » nella CCR (24) L'ottavo capitolo dimostra come si sia sviluppato il culto di Maria, come i papi dal Vaticano II continuino ad innalzarlo e come le Scritture rifiutino «quest'ultima idolatria e l'intronizzazione di una dea accanto al Salvatore» (25) Poi Carson discutendo sul sacerdozio, nota come il nuovo catechismo ammetta che l'ordinazione dei preti è basata esclusivamente sulla tradizione, non avendo alcuna «base nelle Sacre Scritture». Inoltre il nuovo catechismo include ancora la formula tradizionale 'ex opere operato'  per i sacramenti (che è stata esclusa dalla costituzione della liturgia sacra dal Vaticano II) (26) Il decimo capitolo, trattando della penitenza e del purgatorio, dichiara: «Roma presenta la penitenza come un sacramento che guarisce, ma la cura è tristemente inadeguata mentre la medicazione umana sostituisce il Medico Celeste » (27) Poi Carson, ragionando sulla transustanziazione, nota che, sebbene si tratti di un dogma del 13° secolo, usi ancora una teoria medievale per promuovere la disubbidienza (non passare il calice) (28) L'ultimo capitolo tratta della giustificazione basata esclusivamente su Cristo (29) Il libro di Carson è debole perché non parla di alcune riforme recenti della CCR, ma è forte nel dimostrare come i papi moderni e il nuovo catechismo stiano ancora portando avanti i vecchi dogmi.

Il panorama storico degli eventi recenti nella CCR, presentato nelle lezioni precedenti, può essere usato per dimostrare le contraddizioni interne della CCR fra dottrina e pratica. La pratica, che possiamo esaminare insieme, è costituita da: scandali finanziari, interventi nelle guerre, esaltazione dei movimenti influenti e le espressioni del centralismo. Particolarmente utili possono essere gli elenchi dei contrasti riportati nelle lezioni 6 e 9.


NOTE A MARGINE

1 Shawn Daggett, "A Relevant Ethnotheology for Italy" (documento presentato a Memphis, TN, May 1984), Harding Graduate School of Religion, p. 5. torna al testo
2 Mike Pocock a Paul Robison, 3 settembre 1999, Conegliano. torna al testo
3 Mike Gendron, s. v. "Witnessing to Roman Catholics" [data-base on-line]; disponibile in http://www.pro-gospel.org; accesso in internet del 24 settembre 1999. torna al testo
4 Tony Coffey, Once a Catholic  (Eugene, OR: Harvest House Publishers: 1993), 15. torna al testo
5 Ibid., 17-160. torna al testo
6 Ibid., 163. torna al testo
7 William Webster, The Church of Rome at the Bar of History  (Carlisle, PA: The Banner of Truth Trust, 1995), x. torna al testo
8 Ibid., 1-14. torna al testo
9 Ibid., 15-21. torna al testo
10 Ibid., 22-33. torna al testo
11 Ibid.,  34-55. torna al testo
12 Ibid., 56-71. torna al testo
13 Ibid., 72-89.  torna al testo
14 Ibid., 90-116.  torna al testo
15 Ibid., 133-144. torna al testo
16 Ibid., 150. torna al testo
17 Herbert Carson, The Faith of the Vatican  (Durham: Evangelical Press, 1996), 12. torna al testo
18 Ibid., 17-36. torna al testo
19 Ibid., 37-46. torna al testo
20 Ibid., 47-62. torna al testo
21 Ibid., 63-77. torna al testo
22 Ibid., 78-91. torna al testo
23 Ibid., 91. torna al testo
24 Ibid., 92-106. torna al testo
25 Ibid., 107-122. torna al testo
26 Ibid., 123-134. torna al testo
27 Ibid., 135-150. torna al testo
28 Ibid., 151-168. torna al testo
29 Ibid., 169-182. torna al testo


DOMANDE PER ULTERIORI RIFLESSIONI

1. Quali strategie sono state proposte da Pocock e Gendron?

2. In che modo le strategie di Coffey, Webster e Carson sono simili?

3. In che modo sono diverse?

4. Quale strategia è stata menzionata dall'autore?

5. Delle sei strategie presentate, quale ritieni che sia la più efficace con i tuoi amici cattolici?

6. Hai letto recentemente qualcosa su altre strategie?

7. Puoi proporre un'altra strategia?