Per poter dare un giudizio sulla validità del metodo delle forme è necessario distinguere la tecnica di ricerca dai principi che hanno ispirato i suoi principali esponenti. Essi hanno purtroppo commesso l'errore di mettere i vangeli sinottici sullo stesso piano di una qualsiasi letteratura profana senza tener conto della componente divina. Con questo sistema hanno freddamente sezionato un corpo inerte e senza vita distruggendo l'essenza stessa del messaggio che ci perviene attraverso i secoli.

Se i Vangeli fossero veramente un'opera esclusiva della comunità essi non avrebbero sopportato il logorio dei secoli, non avrebbero dato alla storia umana un'impronta così indelebile e non sarebbero attualmente al centro di indagini e di ricerche da parte degli studiosi.

Come dice Gamaliele: « ... se quest'opera è voluta solo dagli uo-mini, cadrà da sé; ma se viene da Dio voi non potrete distruggerla» (Atti 5, 38-39).

Nonostante gli attacchi continui della critica razionalistica tendente a negare il soprannaturale e la validità storica dei vangeli, essi continuano a conservare inalterata tutta la loro potente carica spirituale.

D'altra parte i risultati a cui sono pervenuti i principali rappresentanti della Formgeschichte non ci devono indurre a ripudiare per partito preso questo metodo, privandoci così di un nuovo strumento di indagine.

Indubbiamente, prima che venissero scritti i Vangeli, circolava nell'ambiente delle prime comunità un ingente massa di materiale orale sia sugli avvenimenti che sulle parole di Gesù. Una testimonianza sulla grande mole di questo materiale della tradizione ci viene fornito da Giovanni il quale conclude appunto il suo Vangelo con queste parole: «Ci sono molte altre cose che ha fatto Gesù, le quali, se fossero scritte ad una ad una, non so se il mondo stesso potrebbe contenere i libri che si dovrebbero scrivere» (Gv. 21, 25).

È chiaro che non tutto questo materiale orale si era, nel corso degli anni, conservato puro da contaminazioni. È altrettanto chiaro che una parte di questo materiale era soltanto il frutto di invenzioni umane. Lo Spirito Santo, però, ha saputo guidare la mano e la mente degli scrittori nello scegliere e trasmettere per iscritto, disponendolo secondo criteri redazionali personali, soltanto quel materiale genuino che poteva servire per i bisogni della comunità e nello stesso tempo rispecchiare in maniera esatta l'opera messianica di Gesù su questa terra.

Possiamo quindi senz’altro concludere che il metodo delle forme, se perfezionato e corretto nella sua impostazione, è un utile e valido strumento al servizio della ricerca per una maggiore intelligenza dei Vangeli.