LE PARABOLE DI GESU'

PARTE TERZA (segue)

8 - LA VIA DELLA PASSIONE E DELLA RIVELAZIONE DELLA GLORIA DEL FIGLIO DELL'UOMO

A. Punto decisivo dell'attività di Gesù: la confessione di Pietro « Tu se il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Mt. 16:16)

1. A questa proclamazione pubblica segue il messaggio esoterico (comprensibile solo agli iniziati): passione e trionfo del Figlio dell'Uomo

a) Gesù prevedeva una morte violenta e in Is 53 trovava prefigurata la necessità della sua passione
2. Più volte ha parlato per immagini della sua via dolorosa
b) Non ha rifugio, come gli uccelli o le volpi, e neanche dove posare il capo (Mt 8,20; Lc 9,58)
3. Dopo Cesarea di Filippo l'annuncio della passione viene sviluppato in pieno per i discepoli, ma anche in questo messaggio usa il linguaggio figurato:
a) Parla del calice che deve bere (Mc 10,38; 14,36)

b) del battesimo cui deve sottoporsi (Mc 10,38)

c) Il pastore deve dare la sua vita per le pecore (Gv 10, 11.15), sarà colpito e le pecore si disperderanno (Mc 14,27) Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse (Zc 13,7), ma riuscirà a ricondurre le pecore all'ovile «dopo che sarò risuscitato vi precederò in Galilea» (Mc 14,28).

d) La Pietra deve essere scartata (Mc 8,31; Sl 118,22) per diventare la pietra angolare pietra di volta

e) Il chicco di grano deve morire ed essere risuscitato da Dio perchè possa portare la pienezza (Gv 12,24) «...se muore produce molto frutto...»

f) Tale forza è racchiusa nella morte di Gesù perchè:

1. è la morte dell'innocente in sostituzione dei colpevoli « Il Figlio dell'Uomo è venuto...per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti» (Mc 10,45; Mt 20,28)

2. è sacrificio «...questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto, che è sparso per molti » (Mc 14,24) - Gesù paragone se stesso all'agnello pasquale -

g) Questa passione, inizio dell'ultima tribolazione, è il passaggio verso il trionfo finale di Dio
1. Entro tre giorni Gesù porterà a compimento il nuovo tempio (Mc 14,58), la cui fondaziuone e costruzione ha avuto inizio con la su attività terrena (Mt 16,18) e di cui è la chiave di volta.

2. Come il lampo trasforma l'oscurità in luce chiara come il giorno, così sarà pa parusia del Figlio dell'Uomo, che di colpo illuminerà ogni cosa (Mt 24,27; Lc 17,24).

9 - IL COMPIMENTO

A. Quando parla del compimento, Gesù usa sempre il linguaggio dei simboli

1. Dio è Re e viene adorato nel nuovo Tempio (Mc 14,18)

a) sul trono, alla sua destra, siede il Figlio dell'Uomo (Mc 14,62)« ...voi vedrete il Figlio dell'Uomo sedere alla destra della Potenza e venire sulle nuvole nel cielo circondato dai santi angeli » (Mc 8,38)

b) come il buon pastore, pasce il gregge purificato (Mt 25,32) « ...separerà le pecore dai capri» (Mc. 14:28) «...vi precederò in Galilea»

2 . Il malvagio è eliminato
a) Il tempio profanato è distrutto «...non sarà lasciata pietra sopra pietra che non sarà distrutta» (Mc 13,2)

b) Il cosmo peccatore non ci sarà più: ci sarà la nuova creazione (Mt 19,28) passata attraverso il diluvio di acqua e di fuoco (Lc 17, 26-30).

c) Ha luogo il giudizio sui vivi e sui morti (Mt 12,41s)

d) Avviene la separazione (Mt 13,30.48) del grano dalla zizzania, dei pesci buoni dai cattivi, pescati nella rete a strascico.

e) Satana cacciato dal cielo (Lc 10,18) «...cadere come una folgore... e consegnato al fuoco eterno insieme ai suoi angeli » (Mt 25,41).

f) La morte non regna più (Lc 20,36).

g) Il dolore ha fine (Mt 11,5).

h) Il lutto cessa (Mc 2,19).

3. I rapporti si rovesciano
a) Ciò che è nascosto diventa palese (Mt 6,4.6.18; 10,26).

b) I poveri diventano ricchi (Lc 6,20), gli ultimi i primi (Mc 10,31) i piccoli diventano grandi (Mt 18,4).

c) gli affamati sono saziati

d) gli affaticati sono ristorati (Mt 11.28)

e) i piangenti ridono (Lc 6,21)

f) chi è in lutto viene consolato (Mt 5,4)

g) i malati guariscono, i ciechi vedono, gli storpi camminano, i lebbrosi sono sanati, i sordi odono (Mt 11,5)

h) i prigionieri sono liberati e gli oppressi pure (Lc 4,18)

i) gli umili sono innalzati (Mt 23,12; Lc 14,11; 18,14)

l) i miti ottengono il dominio (Mt 5,5)

m) i membri del piccolo gregge regnano (Lc 12,32)

n) i morti tornano in vita (Lc 11,2)

4. La colpa è rimessa (Mt 6,12)
a) Il servo di Dio ha pagato  il riscatto per molti (Mc 10,45)

b) I puri di cuore possono vedere Dio (Mt 5,8)

c) Saranno chiamati con un nuovo nome: figli di Dio (Mt 5,9)

d) Hanno la vita eterna (Mc 9,43) e vivono per Dio (Lc 20,38)

5. Iddio rimunera (Lc 14,14)  «il contraccambio ti sarà reso...»
a) viene pagata la grande mercede «...il premio è grande nei cieli» (Mt 5,12)

b) la misura sarà abbondante « ...pigiata, scossa e traboccante...» (Lc 6,38)

c) verrà divisa l'eredità « ...la vita eterna» (Mt 19,29)

d) e consegnato il tesoro conservato in cielo (Mt 6,10)

e) concessi trono e signoria (Mt 19,28)

6. La comunità dei credenti sta davanti al trono di Dio
a) E' stata salvata dall'annientamento, come Noè, come Lot (Lc 17,27.29)
b) Il raccolto è riposto nei granai eterni (Mt 13,30)

c) Il nuovo Tempio costruito (Mc 14,58)

d) gli eletti dispersi sono radunati (Mc 13,27)

e) i figli di Dio sono nella casa del Padre (Mt 5,9)

f) si celebrano le nozze messianiche (Mc 2,19)

g) E' arrivata la grande letizia dopo la tribolazione (Gv 16,21)

h) I pagani, diventati credenti, arrivano da tutte  le parti ed avranno comunione con i patriarchi (Mt 8,11) « ...si siederanno a tavola con Abrahamo, Isacco e con Giacobbe, nel regno dei cieli»

 1) siederanno alla mensa del Figlio dell'uomo (Lc 22,29)

 2) che spezzerà loro il pane del tempo della salvezza (Mt 6,11)

 3) con il calice col vino del mondo nuovo (Mc 14,25)

i) Fame e sete vengono placate e risuona il riso di gioia del tempo della salvezza (Lc 6,21)

l) La comunione con Dio è ristabilita.

B. Perchè Gesù non instaura subito la pura comunità messianica, mettendo subito da parte i peccatori?

1. Nell'ambiente circostante non mancano tentativi di realizzare la comunità del tempo finale:

a) I Farisei (separati, santi)
b) Gli Esseni
c) Giovanni il Battista
2. Al contrario, Gesù respinge tali tentativi e si scontra con i Farisei proprio su questo tipo di mentalità

3. Anche in questo caso Gesù risponde con le parabole: le parabole della zizzania nel campo e della rete a strascico (Mt 13, 24-30 e Mt 13, 47ss)

a) sono entrambe parabole escatologiche: trattano del giudizio finale, che introduce il Regno di Dio, che viene paragonato alla separazione.

b) Perchè bisogna avere pazienza fino al momento del raccolto e della cernita?

1) gli umani non sono in grado di compiere la cernita (Mt. 13:29) e rischiano di estirpare il buon grano insieme al loglio.

2) Dio ha stabilito l'ora della separazione:

- la misura deve essere colmata (Mt 13,48) quando la rete sarà piena
- il seme deve essere maturo.
3) L'ultimo termine (parabola del fico sterile Lc. 13:6-9) non è ancora scaduto.

4) Fino a quel momento si deve rinunciare a qualsiasi falso zelo: seminare e lasciare che i campi maturino, gettare la rete e attendere che si riempia; lasciare tutto quanto fiduciosamente a Dio, finchè non giunge la Sua ora.

10. AZIONI CON INTENTO DI PARABOLA

Gesù non solo ha parlato, ma ha anche agito:

1 - Fra le parabole attualizzate: la concessine della comunione di mensa ai disprezzati (Zaccheo, Lc 19,5s)

2 - L'accoglimento di questi in casa sua « ...i pubblicani e i peccatori si accostavano a lui per udirlo. E i Farisei... » (Lc 15, 1-2)

3 - Nel cerchio dei suoi discepoli c'erano pubblicani (Mc 3,14; Mt 10,3) «Matteo il pubblicano... »

4 - Questo mangiare con i pubblicani e i peccatori è un segno profetico: è ora il tempo messianico, tempo di remissione.

5 - La sera prima della sua morte, come ultima parabola attualizzata, usa la comunione di mensa con cui partecipa ai suoi la potenza espiatrice della propria morte.

6 - Mediante le sue azioni, Gesù proclama l'avvento del tempo della salvezza:

a) guarigioni, rinuncia al digiuno «...possono gli amici dello sposo digiunare...»(Mc. 2:19s)

b) ingresso trionfale e cacciata dei mercanti dal tempio

c) la scelta dell'asina come cavalcatura

d) confonde i discepoli ponendo loro dinanzi un bambino come esempio (Mc 9,36)

e) lava i piedi dei discepoli come esempio di amore e servizio (Gv 13,1ss)

f) nel caso dell'adultera, scrive sulla sabbia (Gv 8,6.8) per ricordare ai dottori della legge, senza umiliarli pubblicamente, un fatto scritturale: «quanti mi rinnegano saranno scritti nella polvere...» (Gr 17,13) per significare: gli infedeli siete voi, ravvedetevi finchè siete in tempo.

g) anche il pianto di Gesù su Gerusalemme si può porre fra le parabole attualizzate.

7 - Le parabole attualizzate sono azioni cherigmatiche: Gesù non ha solamente proclamato il messaggio delle parabole, ma le ha vissute ed incarnate nella sua persona.

Mentre pronunzia il messaggio del Regno di Dio, egli, nello stesso tempo, lo é.

CONCLUSIONE

1 - Se tendiamo a ritrovare il suono primitivo delle parabole di Gesù comprenderemo che esse costringono l'uditore a prendere posizione verso la Sua persona e il Suo messaggio.

2 - Esse sono tutte colme del mistero del Regno di Dio (Mc 4,11), cioè la certezza della escatologia che si va realizzando.

3 - L'ora del compimento è giunta:

il potente è disarmato
le forze del male devono cedere
il medico ha raggiunto il malato
i lebbrosi sono mondati
il grande debito viene rimesso
la pecorella smarrita viene ricondotta all'ovile
la casa del Padre è aperta e tutti sono chiamati alla Sua mensa
la grande letizia riempie i cuori.
E' iniziato l'anno di grazia di Dio, poichè è comparso Colui che salva il mondo, dietro le cui parabole traspare la sua maestà di Figlio di Dio.