Le batterie dei telefonini... consigli

 

Le ultime statistiche indicano in 48 milioni gli utenti di telefonia mobile in Italia ossia più di un cellulare a famiglia. Gli stessi hanno superato gli utenti dei telefoni fissi. Attualmente, la tecnologia offre sempre nuovi modelli, nuovi servizi e nuove tariffe e con i cellulari è possibile fare praticamente tutto: collegarci alla rete, fare shopping e controllare il nostro stato di salute, gestire la posta elettronica a tenere traccia dei propri impegni, ascoltare musica e visualizzare immagini oltre che, naturalmente, ricevere e fare telefonate. Indispensabile, per un buon uso del telefonino, è la batteria. Per molti, ricaricare la batteria del proprio cellulare, può sembrare una semplice operazione di routine quotidiana. Tuttavia, si trascurano alcuni accorgimenti come quello di metterla sotto carica, incuranti dello stato di carica residua della stessa. Non tutti sanno che una ricarica frettolosa o troppo lunga può danneggiare la batteria stessa, riducendone la durata. Gli stessi processi chimici coinvolti nelle fasi di "carica e scarica" della batteria, contribuiscono al suo progressivo deterioramento. In genere, dopo circa 600 ricariche, la durata totale di una batteria scende all’80% della sua capacità iniziale. Pertanto, è necessario avere una certa cura nell’operazione di ricarica affinché la vita della batteria sia la più lunga possibile. Al primo utilizzo occorre "inizializzare" la batteria, di qualunque tipo essa sia, caricandola e scaricandola completamente tre o quattro volte, in modo da raggiungere la capacità ottimale. Spesso, infatti, dopo la prima mezz’ora di carica, il display può indicare il livello massimo raggiunto ma, tuttavia, è un segnale non vero. Occorrerà staccare e riattaccare l’alimentatore, per un nuovo ciclo di ricarica che procederà a caricarla fino in fondo. Le batterie vanno conservate in luoghi asciutti e freschi, specialmente se rimangono per un lungo periodo inattivite. Anche in questo caso occorre prestare attenzione alla nuova ricarica. Poiché le batterie tendono a scaricarsi da sole se non utilizzate, sarà necessaria una nuova inizializzazione al momento del riutilizzo. Quindi, è preferibile non lasciarle a lungo inattive e magari procedere a una ricarica di tanto in tanto. Oltre a diminuire in capacità, infatti, le batterie lasciate ferme a lungo tendono a rilasciare la carica più in fretta, con una conseguente inferiore durata. Anche quando non si fa scaricare del tutto la batteria e la si ricarica, essa tende a diminuire la propria capacità, dando luogo al così detto "effetto memoria", dovuto alla presenza di bolle di gas all’interno della batteria. Quelle al Nichel cadmio ne soffrono più di tutte. Il processo di scarica totale è detto di "condizionamento" in quanto si condiziona la batteria, quasi a ricordare alla stessa i propri limiti di carica e scarica. Quelle al Nichel-metal-idruro sono meno suscettibili al problema, ma sarebbe bene condizionarle almeno una volta ogni due settimane. Quelle al litio, siano esse agli Ioni o ai Polimeri, sono totalmente immuni da questo effetto. Occorre avere, inoltre, sempre un occhio di riguardo durante l’uso di una batteria ed evitare di farla cadere o urtare violentemente contro altri oggetti. Particolare cura va prestata anche alle connessioni metalliche che alimentano il telefono. E' consigliabile evitare l’esposizione al sole di una batteria, in quanto l’alta temperatura ne diminuisce la capacità in modo permanente mentre è bene spegnere sempre il telefono prima di rimuovere la batteria. Infine, occorre fare particolare attenzione alle caratteristiche "chimiche" della batteria che, se ignorate, possono dar luogo a pericolosi incidenti. In particolare, non bisogna metterla a contatto con il fuoco perché esplode; non si devono cortocircuitare i contatti elettrici perché diventa inutilizzabile; non bisogna smontare mai una batteria perché si può venire a contatto con gli agenti chimici in essa contenuti, altamente inquinanti. (Luglio 2002)