Se questo è un uomo |
No, quello che hai letto non è il brano di un racconto tratto dal libro di Primo Levi "Se questo è un uomo"! E' una storia altrettanto drammatica che, volutamente, è stata privata di tutti quei riferimenti a nomi di persone o luoghi che potevano orientare, da subito, il lettore e fargli capire di cosa o di chi si stava narrando. Ecco perché, se qualcuno ha letto quel bellissimo e atroce racconto "Se questo è un uomo", la narrazione della prigionia nel campo di concentramento nazista di Auschwitz vissuta da Primo Levi dal dicembre del 1944 a gennaio 1947, potrebbe confondersi e credere, veramente, che si tratti delle atrocità compiute dai nazisti, contro gli ebrei, nel corso della seconda guerra mondiale! No, non è Primo Levi che narra ma il giornalista Attilio Bolzoni, inviato di "La Repubblica". L'anno non è il 1944 ma il 6 maggio 2004! Il carcere non è quello di Auschwitz ma di Abu Ghraib, in Iraq. L'Iraq, paese in cui alcuni progrediti, industrializzati, moderni, avanzati Stati che si fregiano dell'appellativo di essere democratici, hanno mandato i loro eserciti per destituire un tiranno che opprimeva il suo popolo, finanziava il terrorismo, minacciava l'Occidente con temibili armi chimiche e batteriologiche. Hanno mandato i loro eserciti per restituire quel popolo alla "democrazia" e scongiurare atti terroristici verso i loro popoli! Carlo my site ha già espresso, in passato, il proprio punto di vista sulla guerra in generale e su questa, in particolare! Opinioni! Discutibilissime! Però, chiedo a chi ha difeso questa "guerra" di guardare le foto pubblicate! Sono solamente alcune di quelle che, da giorni, circolano su quotidiani, televisione e... anche su Internet! Alcune delle migliaia che circolano e delle altrettante che non faranno mai vedere! Chiedo di guardare quelle foto e poi domandarsi: chi è il nemico? Chiedo di guardare quelle foto e poi domandarsi: in questa guerra dove una Nazione si vuol credere l'incarnazione del "Bene" che deve sconfiggere il "Male", il Bene dov'è? Chiedo ancora: dov'è il "Bene" quando è stato messo in funzione, per gli stessi scopi e con gli stessi mezzi, il "monumento" alla barbarie che eravate andati ad abbattere? E, vi chiedo: è un rappresentante del "Bene" quella soldatessa vista in tante immagini, con la cicca in bocca che si diverte a mimare la castrazione dei prigionieri, a portarli a spasso come cagnetti, mentre i colleghi maschi, nella loro ossessione tentazione omofobica, li costringono a un'ammucchiata con sederi al vento? Vi chiedo: sono i rappresentanti del "Bene" quelli che sapevano e non hanno denunciato? Vi chiedo: sono i rappresentanti del "Bene" quelli che hanno tentato di "insabbiare" e non far capire cosa succedeva?
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