Gustav Klimt - Disegni contro la morale

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In Klimt la relazione tra disegno e pittura trova riscontro nella concezione tipica dell'estetica contemporanea che ascrive ai due campi possibilità espressive differenti. Egli dipinge composizioni simboliche nell'intento di interpretare l'essere dell'uomo, di tutta l'umanità, la sua nostalgia, la ricerca di felicità e gli ostacoli che vi si antepongono. Ne derivano quadri che non si presentano come riproduzione della realtà ma come la resa percepibile delle forze e dei rapporti che sempre concorrono a determinare e a condizionare la realtà nel campo del non visibile. Eros e morte costituiscono i poli fatali della vita e l'esperienza dell'estasi nell'abbandono totale all'eros viene continuamente oscurata dalla consapevolezza pessimistica della limitatezza di questa felicità, della breve durate che le è data in sorte prima del riaffermarsi della nuda realtà. Klimt parte dalla forma naturale del corpo, studia in particolare le funzioni delle sue parti per poi trasformare le conoscenze acquisite con la precisione dell'analisi, in modo tale che non viene più raffigurata una funzione o una posizione del corpo ma tutta la figura si trasforma in gesto, in segno di un significato o di un concetto determinato. Da una parte, attraverso l'appiattimento della elasticità del corpo, sottolineando il contorno lineare, dall'altra attraverso un processo di deformazione, in cui può modificare la consistenza biologica del corpo, in modo che ne emerga non più la funzione organica ma quella spirituale o psicologica. Con questo procedimento, a volte le forme del corpo e le singole membra possono risultare addirittura brutte, per nulla gradevoli o armoniche tuttavia, la dinamica complessiva di tutte le linee e di tutte le forme, cancella questa impressione perché l'insieme viene subito intuito nel suo significato spirituale e lo spettatore, nella ricerca del significato, riesce ad arrivare ad una conclusione partendo da questi aspetti singolari che si esprimono anche parzialmente in felicità e seduzione. Posto di fronte a questi quadri, il borghese reagì gridando allo scandalo. Nel 1898 avviene il primo scontro violento, in occasione dell'esposizione di alcuni suoi dipinti inerenti le allegorie simboliche delle Facoltà, destinati all'Università di Vienna. Ne fu origine la sua rappresentazione della Medicina: in primo piano stava la personificazione della medicina con i suoi paramenti, il serpente di Esculapio e la coppa con la pozione di medicinale. Dietro ad essa, su un lato, un fitto groviglio che rappresentava l'umanità: donne gravide, vecchi, infermi e storpi, scheletri che davano la sensazione di sprofondare. Su un altro lato stava una giovane donna nuda che si librava, come danzando, sulla massa che rappresentava l'umanità, sfiorandola appena. Dalla massa umana, si levava un braccio d'uomo che tentava di afferrarla, senza riuscirvi. Questa raffigurazione, creò enorme scandalo perché la morale di allora negava che salute ed eros fossero sinonimi. Altra opera che suscitò scandalo fu il Fregio di Beethoven con cui Klimt dipinse l'ambiente attiguo alla sala in cui fu esposta la scultura di Max Klinger, su Beethoven, in occasione della Secessione del 1902. L'opera venne preparata dallo studio di un cospicuo numero di disegni di nudi, raffigurando vari gruppi tematici come le sofferenze dell'umanità debole, la compassione e l'ambizione, le forze ostili della malattia, la follia e la morte, la lussuria e sfrenatezza. Parole come arte oscena e pornografia furono pronunciate, per commentare i suoi disegni. Con il passare degli anni il concetto di arte pornografica è stato sostituito da quello di arte erotica sia perché con il passare delle epoche è mutata la concezione di ciò che è pornografico sia perché oggi i significati di arte e pornografia si escludono a vicenda. Probabilmente, si deve alla più triviale pornografia dei nostri giorni la definizione più chiara della stessa che, tuttavia, non ha nulla a che vedere con l'arte erotica sviluppata fra l'800 e il 900. L'essenza della pornografia attuale consiste nella rappresentazione, per scopi commerciali, di situazioni e atti puramente sessuali del corpo umano. L'arte erotica di tutti i popoli e di tutti i tempi, invece, tocca molte sfere come quella religiosa, sociale, morale, politica ma anche l'intima sfera umana nella sua unità di psiche e corpo. I disegni di Klimt si possono raggruppare secondo tre tipologie: coppie uomo donna; coppie con due donne e, infine, donne singole. In alcuni disegni di Klimt si ritrova il modello delle xilografie erotiche giapponesi dell'800. Una coppia sdraiata dopo l'accoppiamento ed una veste ornata che avvolge gli amanti. Dei loro corpi si intravedono solo gambe e braccia. Il ginocchio piegato dell'uomo suggerisce ancora forza e attività mentre le membra della donna cingono l'uomo e lo serrano a se. Il volto dell'uomo è nascosto e girato mentre quello della donna è visibile ed esprime godimento e rilassamento. Caratteristico è anche il fatto che il corpo dell'uomo rimanga vestito di fronte a quello femminile, svestito. La donna rimane nuda nella misura in cui il corpo vestito dell'uomo non la copre. (vai alla parte 2^)

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