HOME PAGE

IL 1700

        Continuando con la storia della chiesa, nel 1712 viene eretto il nuovo altare maggiore intitolato a S. Lorenzo, privilegiato, (riconosciuto da Mons. Zinelli il 26 aprile 1877 e rinnovato da Mons. Longhin nel 1908) con mensa a rilievi marmorei e incrostazioni policrome; è dello stesso anno il ciborio-tabernacolo dell'altare maggiore con tre pronai, tamburo e cupola con raccordo di volute; il tamburo ha intarsi con motivi di fiori e frutta (pere, mele, fragole, limoni tagliati ecc.) e sul frontespizio l'ostensorio eucaristico tra due angeli adoranti con incrostazioni di marmi policromi e madreperla: con mia grande sorpresa, negli  anni dei miei studi di medicina a Padova ho visto una copia quasi uguale nella chiesa di S. Francesco di quella città, in via S. Francesco.
        In data indeterminata compare una pala di anonimo manierista raffigurante S. Antonio e S. Giovanni datata 1754 e che era posta sull'altare di sinistra. Ritrovata da poco, venne restaurata nel 1992 e collocata sopra il fonte battesimale.
        Nel 1731 fu aggiunto il coro ad opera di Barbisan da Badoere (forse si costruì l'intero presbiterio allungando così la chiesa) (40); nel secondo settecento l'intera chiesa venne restaurata. (31)
        Una lapide collocata nella sacrestia attuale ricorda la consacrazione della vecchia chiesa nel 1777 (pietra bianca di cm 92 x 117):
"D.O.M. Templum ad nomen S. Laurentii levitae elegantius iam restitutum Paulus Franciscus Iustinianus pontifex tarvisinus diocesim visitazione lustrans secund. rite sacravit die octava festi Corporis Christi A. A. C. MDCCLXXVII Francisco Guggio Rectore huiusmodi vero anniversarium Dominica III post Pentecostem fieri decretavit" (Al Dio grande e onnipotente; tempio di S. Lorenzo diacono, restaurato nella struttura e reso più bello; Paolo Francesco Giustiniani, vescovo di Treviso, in occasione della visita alla diocesi, consacrò benedicendo secondo il rituale, nel giorno dell'ottava della festa del Copus Domini del 1777, essendo parroco Francesco Guggio e decretò che se ne celebrasse in questo modo l'anniversario della terza domenica dopo Pentecoste).
        Sono sicuramente di questo periodo anche i due altari laterali "il secondo dedicato a Maria SS.ma sotto il titolo del Rosario e il terzo dedicato a S. Antonio di Padova e a S. Giovanni Evangelista" (attualmente il laterale di destra è ancora dedicato alla Madonna e quello laterale di sinistra a S. Lorenzo: v. decreto N° 16/1953) (14), il battistero (vasca con coppa polilobata e gambo sagomato, in marmo rosso, sormontati da tamburo e cupola in legno e al vertice la statua di S. Giovanni Battista); i calici d'argento, ostensori, incensieri, navicelle, baldacchino; pianeta, dalmatica e piviale in sasmisdoro; lampada processionale in rame sbalzato e inciso, armadi da sacrestia, ombrella processionale con intagli dorati, tronetto per esposizione; il tabernacolo della riposizione per il giovedì santo; il reliquiario di S. Lorenzo, con teca tabulare vitrea e piede e cupola in argento sbalzato, i due angeli in marmo bianco screziato posti attualmente ai lati dell'altar maggiore, opera di ? da Pagnano, ecc..
        Nel 1777 si fece pure la casa Canonica. (
nella foto in fondo alla via)