PADRE AMELIO DR TROIETTO - MISSIONARIO NELLE FILIPPINE |
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P. Amelio Troietto in occasione del Natale 2003 ci manda questa lettera da Calbayog (vai alla lettera) |
P. Amelio si trova
attualmente a Calbayog nell'isola di Samar dove svolge la sua attività
come missionario e medico. Manila, che dista 700 km ca., si
raggiunge percorrendo una strada che attraversa villaggi, risaie e
montagne per lunghi tratti molto dissestata e superando un
tratto di mare con due ore di ferryboat.
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UN
MEDICO MISSIONARIO RACCONTA…
Siamo
all’ospedale di Calbayog, nell’isola di Samar, una delle 7107 isole che
compongono l’arcipelago delle Filippine.
…Vengono
a chiamarmi da Motiong, un villaggio a sud del nostro ospedale (nella
foto a sinistra l'interno di un villaggio): c’è una donna
anziana con un’infezione a una gamba che non si riesce a curare, è già stata
all’ospedale provinciale ma senza alcun risultato. Dopo un’ora e tre quarti
di strada fangosa sono sul posto, una capanna isolata, tanti bambini che
scorazzano in giro. Sul terrazzino di bambù la vecchia è accovacciata con le
mosche che banchettano sulla sua gamba per tre quarti in carne viva. È una
malattia che non so definire, ma che ho incontrato più volte, in genere
associata a diabete non conclamato: infezione del tessuto sottocutaneo con
trasformazioni in tessuto gialliccio, scomparsa della cute a isole per la
mancanza di irrorazione.
Non
è certo il caso di trasportarla in ospedale, non sopporterebbe un viaggio così
lungo e poi la distanza la taglierebbe fuori dalla famiglia. Faccio una pulizia
accurata, prescrivo bagni quotidiani di acqua e sale, betadine, antibiotici,
dieta appropriata, igiene e… spero nella Provvidenza. Fortunatamente comincia
un lento ma progressivo recupero con la ricrescita della cute. Guarirà
perfettamente.
Torno
a Calbayog che è ormai sera. Mi dicono che al pronto soccorso c’è una
partoriente che viene dall’ospedale pubblico e ha bisogno di un taglio cesareo
per far nascere la sua creatura. Ma oggi è giorno di festa e non c’è un solo
anestesista in tutta la città. Cosa fare? Non c’è scelta: carico la
poveretta ed i parenti sull’ambulanza e via, verso Catalogan, sperando che il
sonno non mi giochi qualche brutto scherzo. Arrivato a Catalogan scarico i
passeggeri all’ospedale provinciale, ma anche qui non ci sono anestesisti, così
si deve trasportare la povera donna a Tacloban, dove finalmente può
partorire.
Do
un’occhiata alle gomme dell’ambulanza prima di ripartire e vedo che una è
quasi a terra. Faccio per cambiarla, ma mi accorgo che anche la ruota di scorta
è bucata. È ormai notte fonda. Non so cosa fare. Mi viene in mente che a due
chilometri c’è la casa di Pat, la nostra assistente sociale, che è tornata
in famiglia per le ferie. Per male che vada parcheggerò sotto casa sua e dormirò
in macchina. Invece ci sono degli ospiti e sono ancora svegli, per cui posso
approfittare della calda ospitalità filippina. Rimedio uno sdraio, una fetta di
pavimento e… passo la notte sotto un tetto.
La mattina seguente, gonfiata alla bell’è meglio la gomma, ritorno verso Calbayog.(nella foto a destra una via del centro)
Cosa
mi aspetterà oggi?
Amelio
Troietto
FILIPPINE: UNA NORMALE GIORNATA
Quasi tutti i mercoledì, parto per i villaggi di Naga, Marcatubig, Matoguinao e oltre. Quattro ore di barca per risalire il fiume, più tre quarti d’ora di cammino su per una traccia di sentiero melmoso. In questi villaggi visito molti malati che si radunano per l’occasione.
Guado del torrente. Qui Amelio con il cognato Dante da qualche giorno turista nelle Filippine. |
Arrivo al villaggio con la "farmacia " sulle spalle. Sullo sfondo la piroga, dove c'è, per non bagnarsi le gambe. |
Inizio delle visite. A volte più di cento le famiglie visitate in un sol giorno. Qui una mamma con i suoi numerosi figli. |
Stiamo costruendo un nuovo Centro Nutrizionale
sul terreno davanti all’ospedale, dove accoglieremo i bambini poveri. E sono
moltissimi. Le finalità del Centro sono due: sfamare i piccoli, integrando la
carente dieta familiare, e dare loro un’istruzione di base perché possano
accedere alla scuola pubblica. È anche una
buona occasione per proporre incontri formativi per i genitori sui temi
dell’igiene e della pianificazione alimentare.
Veduta del day care (asilo) che attualmente ospita una cinquantina di bambini seguiti da due insegnanti. | Inaugurazione dell'ospedale | Nella foto alcuni bambini presenti nonostante il tifone che infuria da alcuni giorni. |
... Ultimamente c’è stata una forte contrazione del numero di malati nel nostro ospedale. "Oh, che bello", si è pensato. "Tutti stanno bene". Invece, non ci sono più soldi nemmeno per pagare il motorcycle (locale motocarrozzella usata per il trasporto pubblico) per arrivare in ospedale. Stessa tendenza negli altri centri dell’isola. Non è certo un indice incoraggiante! E spesso, arrivano in ospedale quando ormai non c’è più un margine per intervenire.
La motocarrozzella è un mezzo di trasporto intermedio tra il triciclo e la jeepney. Può portare anche otto persone con un grado di sicurezza.... | Amelio visita un bambino nel suo ambulatorio. Si riscontrano spesso carenze nello sviluppo per una alimentazione inadeguata e insufficiente. | Pat, l'assistente sociale, valuta le situazioni di bisogno dei pazienti e fa da interprete nel caso di anziani che parlano solo il dialetto locale. |
Amelio Troietto