Giovanni Mancini

Comincia a odiare la musica sin da piccolo, costretto per ore a studiare il pianoforte. Ma un giorno l'illuminazione: vede Moana Pozzi che in televisione suona "Giochi proibiti" con la chitarra e da li' nascono le sue due grandi passioni.
Si divincola dal pianoforte e compra subito una chitarra classica, comincia a seguire un insegnante che lo costringe a suonare per ore gli arpeggi di Giuliani e le scale di Segovia.

Un giorno sente il riff di "Whole lotta love" dei Led Zeppelin e subito gli sorge una domanda spontanea: "Che strumento e'?".

Porta in ascolto il pezzo al suo insegnante e gli rivolge quella ingenua domanda: questi risponde, titubante:"E' una chitarra......elettrica". Scompare definitivamente davanti agli occhi del suo insegnante, corre a comprarne una con tanto di amplificatore con superdistorsione.

Dall'acquisto di quella chitarra elettrica comincia a suonare nelle piu' disparate situazioni, si diploma al Saint Louis nel 1998 ma gia' vanta numerose collaborazioni in varie situazioni, dalle trasmissioni televisive a orchestre da circo.

E' il chitarrista dell'orchestra del Tendastrisce con cui partecipa al musical "Anima e Core" e in seguito al "Golden circus" in qualita' di licantropo, ingaggi per i quali non viene assolutamente pagato.

Nel 2004 dopo una lunga cura dal licantropismo inizia un lungo ciclo di lezioni con il famigerato chitarrista Marc Ribot ma quest'ultimo, dopo aver appreso tutto da lui, decide di abbandonarlo senza pagarlo.
Una mattina d'estate del 2004 viene scaricato davanti alle porte del conservatorio di Frosinone e proprio li' incontra uno dei componenti del Dragan Trio, Popolla: il quale, impietosito, gli rivolge subito la domanda: "Ma per caso suoni la fisarmonica?" "No, la chitarra." "Perfetto, sei dei nostri!..."

Chitarristi preferiti
Marc Ribot (anche se non lo merita), Bill Frisell, Derek Bailey, Fred Frith e il mio primo insegnante di chitarra classica che ancora mi chiama per il conto delle lezioni.


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