Un primo giorno movimentato
In un piccolo campo di terra battuta con un canestro malandato in
un giardinetto di un quartire di piccole villette, si stava svolgendo
una strana scena.
Due ragazzi si esercitavano a tirare a canestro, ognuno con la propria
palla arancione tra le mani, senza rivolgersi la parola tiravano a turno
senza intralciarsi.
-Ehi tu, si arriva a dieci? Usiamo la mia che è più
nuova.- un'esile voce risuonò nell'aria mattutina di quella stupenda
giornata di marzo. Uno dei due ragazzi aveva deciso di sfidare l'altro.
Senza rispondere l'altro ragazzo posò la sua palla, si aggiustò
le stringhe come se stesse entrando in campo per una partita dell'NBA,
squadrò il suo avversario da cima a fondo con uno sguardo gelido
e si mise in posizione.
Cavoli questo qua fa sul serio, alle sei
del mattino io sono ancora tra le braccia di Morfeo, mi sa che mi spezzerà
le ossa.
Più basso di qualche centimetro e decisamente molto più
esile la sfida si preannunciava alquanto impari.
I due cominciarono a giocare. Si tenevano testa i due ragazzi, nessuno
cedeva di un passo. Canestro, stoppata, finta il duello era accesissimo,
poi risuonò una sveglia.
-Porca mierda! Sono le 7 e 30, senti bello dobbiamo interrompere la sfida
devo correre a casa! Oggi è il mio primo giorno di scuola.
Il ragazzo più esile con quei pantaloni larghi, la maglia lunga
e larga che gli arrivava al ginocchio e una bandana in testa sembrava
proprio uno di quei bulli da strada, prese la sua palla si fermò
e aggiunse tirando un po'il fiato:
-Domani, stessa ora finirai di stracciarmi!
Poi si tolse la bandana dalla quale spuntò una lunga treccia castana,
il suo avversario, che non aveva ancora proferito verbo, rimase esterefatto.
Cosa! Quello lì è una ragazza!
Merda mi ha tenuto testa, cavolo ma da dove spunta?!!
***
-Cavolo, cavolo! in ritardo il primo giorno di scuola! Ma come diavolo
si allaccia questo stupido fiocco rosso! Sembro un pacco regalo!
Una ragazza bruna dai lunghi capeli mossi stava correndo a più
non posso verso la sua classe! La campanella era appena suonata, gli studenti
erano ormai tutti nelle classi e i professori stavano già salutando
quando nella classe 1L fece il suo ingresso una scatenata ragazzina!
-Scusi prof. Lo so il mio primo giorno e in ritardo! Ma sa, ho il
senso dell'orientamento di un mollusco e sono ancora intontita dal fuso
orario, ma non si preoccupi domani mi riprendo e prometto di non fare
più ritardi e di mettermi la divisa a dovere!
In effetti l'abbigliamento della nuova studentessa tradiva la sua
frettolosa preparazione: aveva un calzino bianco tirato su e uno avvolto
alla caviglia, la gonna allacciata davanti e non dietro, un angolo della
camicia bianca che usciva, un'asola del fiocco della camicia disfato,
per non parlare poi del sudore che le imperlava la fronte.
-Signorina prenda posto in fretta e non disturbi oltre i suoi compagni!
E voi basta risatine sciocche!
-Bene- si disse Lory- che bell'entrata ho fatto! Sicuramente avrò
fatto la figura della pazza furiosa!
La lezione era appena cominciata e il professore stava scrivendo alla
lavagna un lungo papiro quando si udì una voce.
-Scusi prof, non ho capito cosa ha scritto nella seconda riga!
Nell'aula risuonò un ohh e il professore si girò rosso
dalla rabbia urlando
-Chi è stato ad interrompere la lezione?
-Io prof! Lory si alzò in piedì e continuò- Sa non
mi ricordo più cosa significa quel simbolo, sono un po' arruginita!
non è che mi potrebbe spiegare il senso di quello che ha scritto?
Evidentemente Lory non sapeva che in quella scuola l'etichetta era
molto severa, per gli ultimi tre anni lei aveva studiato negli Stati Uniti
ed era normale che facesse domande al professore! Ma allo Shohoku i professori
spiegano ed eventualmente alla fine si pongono domande e solo, se il professore
lo ritiene importante!
-Signorina Anderson l'aspetto dopo le lezioni del mattino in sala
professori!
-Ma mi scusi! mentre stava per ribattere, una sua compagna le tirò
il braccio sussurrandole
-Non ti conviene farlo arrabbiare ancora, qui non si devono fare domande
durante la lezione!
-Cosa!! - urlò Lory
-Shh -insistette la compagna- siediti, calmati!
-Va bene, bene ho capito- sussurrò Lory mentre si risedeva- ma
io non ci capisco un tubo!
-Non preoccuparti, ti aiuterò io se vuoi, adesso seguiamo la lezione
o ci sgriderà!
Adesso capisco perchè i miei genitori hanno scelto questa scuola!-Pensò
Lory- E' un carcere! Meno male che c'è un campo di basket e pare,
una buona squadra.
Finalmente le lezioni del mattino erano finite e mentre gli alunni
tiravano fuori il loro pranzo Lory sconvolta
ecco che cosa era quel pacchettino che la
tata mi aveva preparato! Il pranzo! Ma in che razza di scuola sono finita...non
si possono permettere una mensa? Eh poi, tanto per concludere in bellezza
la mattina, mi tocca andare al patibolo!
Alzandosi dal banco Lory si diresse versola porta e in un angolo appisolato
su un banco c'era un ragazzo che aveva già visto, un volto amico
finalmente.
-Uhm, scusa, ma tu sei quel ragazzo! Cavoli che figata siamo nella stessa
classe! Lory scrollò dal suo torpore il ragazzo bruno che dormiva
con la testa appoggiata sul banco. I compagni ammutoliti bisbigliavano:
-Prepariamoci, ora la mangia!
-Allora ti è piaciuta la mia performance questa mattina? Ti ricordi
di me? Scusa, prima però che finisca direttamente dal preside senza
passare dal via, non è che mi mostreresti dov'è la sala
professori?
Con un fiume di parole Lory aveva travolto il ragazzo assonnato che la
guardava con estrema indifferenza.
-Allora? - disse Lory prendendo il ragazzo dalla camicia- mi accompagni
in sala prof. o devo chiedere aiuto a qualcun'altro?
-Ah scusa- continuò Lory- non mi sono ancora presentata, ma dalla
mia entrata di sta' mattina avrai capito il mio nome, ma io non so ancora
il tuo- le strinse la mano con forza e decisione- piacere io sono Lory
e tu ?
Il ragazzo senza rispondere si alzò e andò verso l'uscita,
Lory lo guardò con aria interrogativa, ma lo seguì.
Certo che questo qua è loquace! Cavoli
che fo? Lo seguo?! Ma sì lo avrò svegliato ed è di
cattivo umore, mi starà portando in sala prof. spero?
Il ragazzo, molto sorpreso, la guardava pensando che come ragazza
era molto strana: vivace, sorridente, con una luce negli occhi che riscaldava
il cuore, con indifferenza però uscì dalla classe, si diresse
nel corridoio verso la sala professori con la ragazza al suo fianco.
Un poco più bassa del giovanotto attirò subito l'attenzione
di tutti. Alta circa 1, 85 non passava certo inosservata e poi dietro
ad uno dei ragazzi più popolari della scuola!
Mentre percorrevano il lungo corridoio:
-Ma io non ho il pranzo, cavoli che faccio - esclamò Lory- credevo
che ci fosse una mensa e il pacchettino che mi aveva preparato la tata,
sai? Be' credevo fosse la merenda e non mi sembrava il caso di apparire
come la bimba dell'asilo con la merendina in mano, così invece
ho fatto la figura della scema! Molto meglio no?
Il suo compagno la squadrò con aria interrogativa, poi con un cenno
della mano le mostrò la sala prof.
-Dan dan dann,dan da dan da dan da dan- Lory canticchiava la Marcia
funebre prima di bussare
-Mi tocca!
Bussò, poi entrò! La sicurezza che aveva mostrato fino a
quel momento vacillò, era entrata nella tana dei lupi! Gli sguardi
erano tutti puntati su di lei, fece un garande respiro, poi senza aspettare
che il prof le rivolgesse la parola lo travolse con un fiume di parole
-La prego prof, mi perdoni! non dica nulla ai miei parents, mi uccidono
se sanno che il primo giorno di scuola sono già stata ripresa da
un prof!
Lei non sa, ma mi hanno iscritto in questo carce...scusi scuola, proprio
perchè ho un caratterino...be' come definirlo? Difficile? E poi
deve avere pazienza, l'educazione ricevuta negli States è "lievemente"
diversa!!! Ma la prego mi perdoni non lo farò più! sarò
un modello di rettitudine se lei avrà la pazienza di sopportare
le mie uscite bizzare, il mio parlare a ruota libera senza pensare, insomma
come sto facendo adesso...forse avrei fatto meglio a tacere ed aspettare
che lei parlasse...
Si guardò intorno e vide tutti professori che la guardavano
allibiti per l'impudenza che aveva commesso! Parlare prima che il professore
le desse il permesso?! solo una giovane professoressa sembrò comprensiva
e le si avvicinò dicendo.
-Professor Sango, la perdoni anche per questo, la ragazza non è
più abituata al suo paese e sono certa che si impegnerà
per migliorare il suo carattere, in fondo abbiamo avuto sedici anni anche
noi? Non si ricorda?
Dalla faccia scura sembra proprio di no! -pensò Lory- mi sa che
questo qui è passato dal bagnare il letto ad essere professore
senza compiere sedici anni!
-Sarò comprensivo professoressa Mori, ma solo per poco, lei ha
letto il curriculum di questa ragazza?
-No perchè?
-Prima elementare, ha fatto ingoiare due denti ad un suo compagno!
-Ma prof guardi che c'è un errore!
-Zitta non mi interrompa! Seconda elementare, incendiato un cestino della
carta nell'aula di arte, sfondato il vetro della presidenza per tre volte
con un pallone da basket! Terza elementare più volte ripresa per
zuffa con i compagni più grandi, furto di merendine dal distributore
automatico e rivendita clandestina delle stesse! Quarta elementare distruzione
delle scenografie durante la recita scolastica e picchiato numerose compagne
sul palco! Quinta elementare espulsa dalla scuola per sobillazione alla
rivolta! Per fortuna le scuole medie le ha fatte negli Stati Uniti! Bene,
spero che il suo curriculum non aumenti con altri atti simili a questi,
mi auguro che la maturità le abbia fatto acquisire il senso del
dovere, ci penserò io a scolarizzarla a dovere! É un peccato
che la sua condotta pesi così sul suo eccellente rendimento!
-Oddio- pensò
Lory- cosa indende dire per scolarizzarmi?
Mi sembra un metodo Hitleriano? Già mi vedo con la divisa a righe
mentre tutti mi guardano, e poi, sono tutte sciocchezze quelle che ha
letto i fatti non erano proprio così! Non mi hanno mai dato il
tempo di spiegarmi! così tutti i prof sanno delle mie marachelle
e partiranno prevenuti nei miei confronti!Wow proprio una bella giornata!
Uno strano rumore risuonò nell'aula silenziosa un certo blu
blum blum, Lory diventò rossa, era il suo stomaco che reclamava
cibo! Intervenne subito la professoressa Mori:
-La lasci andare professor Sango è ora di pranzo! Penso che abbia
capito!
-Sì sì', la prego, ho capito! Mi scolarizzerò come
un sold...uhm uno studente modello! Ma se non mangio qualcosa divento
irrequieta e poi faccio arrabbiare lei e i suoi emeriti colleghi, ascolti
la prof Mori mi sembra carina e intelligente...cioè non è
che con questo volessi dire che lei e gli altri...
-Sì, sì ho capito vada prima che affondi nelle sabbie mobili
con il suo discorso, ma si ricordi! E per prima cosa, non chiami più
prof noi professori!
-Ah grazie prof...fessore! Buon appetito a tutti e buon pisolino post
prandiale! No ma che dico buona lezione a tutti!
E uscì di corsa sbattendo la porta e ridendo per la sua battuta,
tuttavia smarrita, stanca, affamata, cominciò a girovagare senza
meta nella scuola invece di tornare in classe, poi notò un'aula:
"sala d'arte".
E' di questo club che mi parlava mia madre
sicuramente mi avrà
già iscritto: "Lory non ti mando nella scuola di tuo fratello
perché nello Shohoku c'è un'ottimo insegnante, mio ex compagno,
che insegna pittura! E poi non c'è una squadra di basket!"
Eh appunto sai che figata! Olè non c'è una squadra! E ora
sono triste, non conosco nessuno e quel ragazzo? Chissà dove è
finito certo che
No, non voleva ammetterlo, ma quel ragazzo dall'aria misteriosa, che giocava
come un Dio a basket, l'aveva stregata, le aveva tenuto testa, a lei,
che aveva fatto esperienza nei campi da basket di strada negli Stati Uniti;
a lei che aveva un fratello grande promessa giovanile, era la prima volta
che qualcuno la batteva. Senza accorgersi Lory salì le scale e
si ritrovò in terrazza.
Si sedette in un angolo e cominciò a guardare le nuvole che correvano
veloci nel cielo azzurro di marzo. Poi rattristata e affamata notò
un ragazzo raggomitolato su un fianco che dormiva beatamente, era il suo
scontroso e alquanto singolare compagno.
Mentre era assorta nei suoi pensieri e attanagliata dai morsi della fame
a Lory capitò di assistere ad una scena incredibile. Il suo bel
compagno, profondamente addormentato, venne improvvisamente disturbato
da alcuni brutti ceffi.
-Ehi tu pezzente, alzati di qui e vattene.
Uno del gruppo svegliò così il ragazzo, che ronfava della
grassa, assestandogli anche un bel calcione nella schiena.
Ancora con gli occhi assonnati il ragazzo si alzò. Una luce gelida
si irradiava dalle sue pupille blu notte, nel tono di voce un'indifferenza
che non tradiva la minima emozione. L'esser circondato da tre brutti ceffi
del terzo anno non lo scalfiva. Lory lo guardava incuriosita.
-Chi mi ha mollato quel calcio?- domandò il ragazzo con la sua
voce profonda. Poi senza attendere la risposta sferro come dire un calcio
di " ma chissene frega adesso li faccio fuori".
Il capo della cricca lo insultò:
-Chi cavolo sei scemo?
Ma il giovanotto con calma zen:
-Sono Kaede Rukawa! Non perdono chi mi disturba durante il sonno! - tuonò
il ragazzo e in quattro e quattr'otto si disfò degli incauti teppisti.
Ah, ma allora è dotato del dono della
parola! -Pensò Lory- Adesso
so il suo nome, Kaede Rukawa! Cavoli allora prima in classe ho rischiato
di brutto, brutto. Interessante questa nuova scuola.
Continua....
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