BETWEEN US
CAPITOLO 1
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AMBURGO
Erano le 7.45 di una splendida mattina di inizio settembre e Maria non poteva nemmeno immaginare che quella mattina tutte le sue convinzioni e i suoi principi avrebbero cominciato a essere messi in crisi a volte sono proprio le cose che riteniamo + chiare a sconvolgerci l'anima .
Di corsa, come sempre, afferrò al volo lo zaino allacciandosi distrattamente il fiocco della nuova divisa profumava ancora di ammorbidente era piacevole sentire quel profumo: le ricordava tanto le estati di quando era piccola e andava nella casa di campagna di famiglia con gli zii e tutta la parentela era bello ma a Maria cominciava un po' a sembrare noioso .stava crescendo
Chiuse alle sue spalle la porta di casa salutando fugacemente il fratello Max e dando la solita carezza sotto il collo al suo amatissimo cane come avrebbe voluto poterlo portare con lei ma non poteva "La scuola prima di tutto" era cosi che tanto le ripetevano i suoi genitori .eggià, .i suoi genitori
Maria ci pensava sempre
erano stati belli gli anni in cui
vivevano tutti e 4 insieme
ma purtroppo quei tempi erano finiti
.erano
ormai 7 mesi che lei e il piccolo Max vivevano ad Amburgo con la madre Angela
mentre suo padre ,il famoso Franz Binder padrone di una delle + importanti
agenzie pubblicitarie della Germania , se ne era andato
..
Nonostante questo per Maria il comportamento del padre aveva una sua logica
, era come se lei capisse i motivi ma non li approvasse : infondo stava lontano
da casa e da sua moglie per + di 6 mesi l'anno e , circondato da modelle e
attrici era comprensibile il fatto che sentisse il bisogno di una compagna
sua moglie non avrebbe certo potuto seguirlo
avevano avuto 2 figli
e lei avrebbe dovuto occuparsene.
Non era tanto Maria quella a cui dovevano pensare di più : lei era
una ragazza in gamba e ormai aveva 17 anni compiuti
si avviava ai 18
.
si sarebbe staccata comunque dalla famiglia
.il problema principale era
Max : aveva solo 4 anni ,aveva bisogno di una guida ,di un amico
.di
un padre
Maria capiva bene la situazione della madre e del gran peso che le gravava sulle spalle per questo si voleva trovare un lavoro .non un lavoro a tempo pieno , giusto un part -time che le permettesse di provvedere alle sue spese personali , ai vestiti , alle scarpe .o comunque a tutte quelle cose che non si sarebbero potuti permettere Maria era determinata ad essere + autonoma : sua madre avrebbe dovuto preoccuparsi solo di suo fratello e se avesse avuto qualche problema la avrebbe aiutata lei
Era davvero strano come questa giovane ragazza si sia sentita in dovere sostituirsi al padre ,troppo occupato a fare soldi per mandare avanti una famiglia . Suo padre era un grande imprenditore non c'erano dubbi , nella sua vita aveva davvero fatto di tutto per arrivare dove era ora ma nonostante tutto non era riuscito a fare la cosa + importante : legarsi e farsi amare dalle persone che avrebbero dovuto farlo per natura!
Lei però sapeva che l'amore di un genitore per il figlio
e del figlio per il genitore non era debole e che anche una separazione cosi
drastica non lo avrebbe potuto cancellare
. Si , lei non lo avrebbe perdonato
per quello che aveva fatto
.un tradimento era pur sempre un tradimento
.
Almeno per principio avrebbe potuto chiedere la separazione prima no? Ma suo
padre non lo fece e ,anzi ; tentò di nascondersi dietro una finzione
che durò troppo
. Maria si ricordava bene il giorno in cui per
caso venne a conoscenza della verità
All'inizio le sembrò
una cosa totalmente assurda : COME POTEVA SUCCEDERE PROPRIO ALLA LORO FAMIGLIA??
ERA UNA SCENA DA FILM MICA DA VITA REALE!!!
Quel giorno era andata a prendere Max all'asilo
.abitavano ancora a Monaco
dove viveva anche sua nonna
e fu lei la vera salvezza di Maria,
fu lei che impedì ai fatti di sopraffarla e di trascinarla nella tristezza
era
vero
sua nonna era davvero speciale
Quel giorno Maria e Max decisero di fare una sorpresa al padre e di passare
a trovarlo in agenzia
entrarono dalle porte scorrevoli e stranamente
videro che non c'era Nicole alla reception come suo solito "meglio così
!!!" -pensò la ragazza ,avrebbero fatto una entrata trionfale
nell'ufficio ma qualcosa non andò come nei piani erano sull'uscio della
porta mentre lei sbirciò da una fessura e vide
Vide quello che non avrebbe mai voluto vedere
c'era una donna nello studio
era una donna bellissima aveva dei capelli biondi che le cadevano lunghi e
ondulati sul corpo sinuoso e
. NUDO
Maria non voleva vedere e per
questo prese la mano del fratello e lo trascinò via in fretta e furia
Da li a breve il padre si accorse degli sguardi freddi della figlia e per
la ragazza fu strano
.era già difficile vederlo, non osava nemmeno
credere al fatto che lui notasse un anche minimo cambiamento in lei
.ma
in effetti non era + la stessa
era davvero spenta
e quel bellissimo
sorriso ormai si era nascosto
.era scappato ,fuggito all'improvviso dal
suo viso
Fu proprio questo che il signor Binder notò
.quel sorriso era
la sola cosa che lo spingeva a non separarsi definitivamente
eppure
anche quella sua certezza era andata perduta
ORMAI ERA LA FINE
Passò davvero poco e ,come in tutte le famiglie in cui i genitori sono divisi da un così grande peccato , le pratiche per la separazione iniziarono subito .suo padre li avrebbe mantenuti ma la madre avrebbe comunque dovuto cercarsi una occupazione almeno per provvedere alle spese extra .nel giro di 3 mesi Maria ,Max e la madre si trasferirono ad Amburgo .questa fu l'unica cosa che Maria non aveva compreso .perché ? Era davvero necessario andarsene dal luogo dove avevano sempre vissuto?? In effetti li sia lei che il fratello avevano tutti gli amici sarebbe stato difficile dire addio a tutti e per Maria lo sarebbe stato ancora di + .salutare per sempre Clara ,la sua migliore, insostituibile amica salutare le sue compagne di danza ,salutare i vicini ,i compagni e tra loro il suo amico Chistoph il suo Chris come si erano amati loro 2 .Maria non sapeva se era amore il loro ,ma di certo stavano bene almeno insieme si divertivano erano 5 mesi che la loro storia andava avanti ed entrambi stavano capendo se erano innamorati o solo 2 amici che provavano una strana attrazione fisica si stavano scoprendo piano piano e proprio quando erano ad un passo dall'arrivare alla verità lei avrebbe dovuto salutarlo . Come era strana la vita .
L'addio fu duro ma Maria seppe farsi forza, sentiva sulle spalle il peso della
madre che aveva sempre considerato come una creatura molto fragile e sensibile,
molto + di lei che invece aveva preso dal padre ed era stata aiutata anche
dalla nonna a diventare una persona forte e determinata
.si , Maria aveva
un grande sogno :voleva ballare
BALLARE ,BALLARE
E LO AVREBBE FATTO
PER SEMPRE , FINO A CHE LE SUE GAMBE GLIELO AVREBBERO PERMESSO!!!
Maria non vedeva altro davanti a se' se non la danza
era
cosi che vedeva il suo futuro
.poter ballare , esprimere con i movimenti
del suo corpo l'armonia ,la gioia ,il dolore
. Voleva comunicare con
il mondo, voleva trasmettere a tutti coloro che la avrebbero guardata la felicità
che provava mentre ,come un petalo trasportato dal vento , ondeggiava leggiadra
accompagnata solo dalla musica
.era il suo sogno massimo
era questa
la felicità per lei
non voleva nient'altro e sapeva che se fosse
riuscita a realizzare il suo sogno niente l'avrebbe + fermata!!!!
"NON TI FERMARE MAI MARIA, NON FERMARTI E NON VOLTARTI MAI INDIETRO
.PUNTA
SEMPRE A QUALCOSA E METTICI TUTTO IL TUO CUORE E LA TUA DETERMINAZIONE..SOLO
SE CI CREDI CI ARRIVERAI
.NON GUARDARE CHI CORRE CON TE PER LO STESSO
TRAGUARDO
.GUARDA SOLO IL TRAGUARDO E VI ARRIVERAI!!"
furono
queste le parole che sua nonna le disse prima di vederla partire sul treno
per raggiungere madre e fratello ad Amburgo
e lei pianse
..oh quanto
pianse su quel treno che veloce la strappava da tutto ciò che aveva
amato tanto
..quel treno andava veloce
sembrava gareggiare con il tempo stesso
ma
non avrebbe mai vinto
.
Maria pensò molto a quello che si era lasciata alle spalle
a Chris
e a Clara
erano gli unici amici che amava + di se stessa
quanto
avrebbe sentito la loro mancanza
.e Chris?
.cosa avrebbe fatto lui?
prima
di lasciarsi si erano detti di essere solo 2 amici che hanno condiviso anche
altro
e che la loro separazione era la prova che tra loro non avrebbe
potuto esserci + niente nemmeno se avessero voluto con tutto loro stessi
era
la cosa migliore ed entrambi si sentirono sollevati da un peso che li stava
schiacciando da qualche tempo
ora erano liberi di volersi bene senza
dover pensare a che cosa in realtà li stesse unendo
ora avrebbero
avuto il tempo di pensarsi a vicenda
se il tempo cambierà i loro
sentimenti allora era davvero destino che rimanessero solo amici
Quella mattina però Maria non ripensò a niente di tutto ciò
aveva
deciso che era finita!
aveva deciso di andare avanti
aveva rimuginato
fin troppo sui tempi passati
erano 7
7 lunghi mesi che viveva in
una nuova città , una città che avrebbe dovuto darle tutto quello
che le aveva sempre dato Monaco
e lei lo avrebbe cercato
avrebbe
ricominciato a vivere come aveva sempre fatto
NON VOLEVA + ESSERE IN
BALIA DEI FATTI
SAREBBE STATA LEI A DOMINARLI!!
Quel giorno la ragazza era determinata a guardare tutto sotto un'ottica diversa
partendo
dalla sua classe
.
Li aveva appena conosciuti e i suoi compagni non le sembravano affatto male
anzi
le diedero un benvenuto abbastanza caloroso
tutti tranne una ragazza
che non la degnò neanche di uno sguardo
quella ragazza era davvero
bella -osservò Maria- era cosi splendida assorta nei suoi pensieri
.guardava
sempre fuori dalla finestra con uno sguardo perso nel vuoto
non lo sapeva
nemmeno lei ma aveva un fascino particolare
le ricordava vagamente Clara
con
quei capelli lisci biondi luminosi
li teneva raccolti in una coda, erano
un po' scompigliati ma le davano un'aria davvero surreale
si , Maria
sentiva che quella ragazza aveva in se' qualcosa di speciale
lo vedeva
chiaramente dallo sguardo languido che aveva nello scrutare il cielo come
se fosse un luogo di speranza e salvezza
chissà a cosa pensava
.
Ma non c'era solo lei in classe
gli altri compagni la accolsero bene
e durante i cambi dell'ora si ritrovava sempre uno stormo di ragazzi intorno
al banco che la ricoprivano di domande di ogni tipo
Maria non se ne accorgeva nemmeno e ,anzi, rispondeva distrattamente senza
preoccuparsi di nulla
era un classico che la nuova arrivata attirasse
tante persone
la cosa strana era che erano solo ragazzi
anzi forse
non era strana per niente
Maria non era certo una ragazza che passava
inosservata... forse era l'unica in tutta la scuola ad avere i capelli cosi
lunghi e neri
in effetti di ragazze con i capelli neri non se ne vedevano
molte
lei possedeva quei capelli cosi splendenti e scuri perché
sua madre era di origine spagnola e aveva una costituzione del tutto particolare
erano
tutti tedeschi in famiglia ma alcuni particolari fisici erano tutto tranne
che nordici
Maria per esempio ,oltre ai capelli corvini , possedeva anche
una statura e una corporatura del tutti unici: era alta e slanciata come il
padre ,tedesco di nascita ,e con 2 profondi occhi azzurri, ma aveva le rotondità
un po' + marcate della madre mediterranea
.
In effetti era veramente una novità per i suoi compagni
ormai
abituati al capello di platino e alla struttura scheletrica delle ragazze
tedesche!
Ma Maria sembrava accorgersi della sua diversità estetica in modo del
tutto differente
come avrebbe voluto non essere sempre additata da tutti
.dopo
un po' era stufa!
sarebbe piaciuto anche a lei essere bionda
trovava
le ragazze bionde terribilmente eleganti , mentre lei di tanto in tanto si
sentiva cosi insignificante nei suoi tratti + marcati e netti
nelle
sue curve un po' + generose anche se non di molto
Ma non se ne fece un problema
tanto a scuola doveva starci solo per la
mattinata
il pomeriggio sarebbe stata tranquilla a casa a dedicarsi ai
suoi esercizi per danza
.eggià
danza
. come avrebbe
fatto?
non poteva smettere di frequentare un corso , non poteva buttare
al vento 7 anni di allenamenti ,gare , sacrifici e fatica,,, per niente al
mondo avrebbe rinunciato
così appena la campanella annunciò
la fine delle lezioni si precipitò dal capoclasse per chiedergli dove
si riunisse e quando il club di danza, il compagno le diede le coordinare
della palestra e Maria vi si recò senza esitare. Prese al volo lo zaino
e schizzò velocissimamente fuori dalla classe saltando letteralemente
banchi ,sedie e persone che le capitavano davanti
Questo era un suo enorme difetto
correre sempre in ogni posto
e
lei lo sapeva bene, prima o poi si sarebbe messa nei guai
infatti nemmeno
a farlo apposta appena varcata la soglia della classe SBAM!, subito a terra
coma una incapace
doveva sempre farsi notare a quel modo!??!
Si rialzò sistemandosi la gonna e chiedendo scusa alla persona che
aveva praticamente investito come un treno sui binari
non la guardò
nemmeno in faccia e riprese a correre senza voltarsi.
-Ahi, che male!- disse una voce..
-Ti sei fatto male capitano? ,aspetta ti aiutiamo noi!- un coro riempì il silenzio del corridoio.
-No , no ce la faccio benissimo anche da solo!! Non ho bisogno della baby sitter! - disse il ragazzo travolto con tono sprezzante.
-Scusaci tanto!- una voce emerse dal coro di ragazze che si erano radunate a "soccorrere " il ragazzo ormai impegnato a liberarsi della folla!
In disparte intanto 2 ragazze parlavano
-l'imperatore non
è mai stato molto gentile con le ragazze del suo fan club!! Ehe- disse
la prima e senza lasciare tanto tempo la seconda aggiunse:-" già
è vero, sarà
Che si sente importante, d'altronde mi sentirei anche io cosi se fossi nei
suoi panni!
nella mia classe è considerato uno snob dai ragazzi
ma le mie compagne lo venerano come un attore o un modello!"
- bhe si in effetti anche io se fossi cosi popolare mi comporterei cosi però potrebbe essere + gentile infondo quelle ragazze lo hanno aiutato!"
Le due ragazze non poterono proseguire il loro discorso che uno sguardo glaciale le bloccò come per ibernarle all'istante .
COME FANNO LE RAGAZZE AD ESSERE COSI DANNATAMENTE SNERVANTI E ASSILLANTI .IO VERAMENTE NON NE POSSO + SONO INSOPPORTABILI E QUELLA DI PRIMA POI! LA FEMMINILITà NON SA NEMMENO COSA SIA!
I pensieri del giovane erano sempre + freddi, era come se niente potesse sembrargli positivo nei suoi occhi non vi era niente c' era solo IL NULLA.
Si allontanò a fatica dal gruppo di ammiratrici che disperate
tentarono di seguirlo ma dovettero rinunciarvi, tanto lo sguardo del ragazzo
era fisso a terra mentre si dirigeva con le mani in tasca verso il cortile
della scuola zaino in spalla.
Tra la folla di ragazze però una di esse non demorse, si fece forza
e lo raggiunse, non era una ragazza come le altre, era l'unica che il ragazzo
, il capitano della squadra locale, degnava di parola , i 2 si conoscevano
in effetti e lei aveva deciso di iscriversi al fan club solo perché
il gruppo di manager della squadra era già al completo
non erano
semplici amici ,erano come fratelli o almeno cosi era fino a qualche tempo
prima
Era sempre + difficile per lei stare dietro al suo migliore amico, sempre
+ perseguitato da folle di ammiratrici scatenate ,sempre + famoso e ricercato
anche da giornalisti , il suo migliore amico, il grande fenomeno della Bundesliga
,la promessa del calcio tedesco, il grande Karl Heinz Schneider , detto il
Kaiser, L'imperatore
era lui l'idolo del momento, era lui che da quando
ha fatto il suo debutto in nazionale ha fatto parlare di se' come il principe
del calcio e come il calciatore + corteggiato della lega calcistica giovanile
.per
la ragazza ormai i tempi passati con lui erano diventati troppo lontani che
stentava a credere che il ragazzo che le camminava a fianco con lo sguardo
basso e spento fosse ancora il ragazzino timido di un tempo
KARL, COME SEI CAMBIATO, DA BAMBINI STAVAMO SEMPRE ASSIEME E OGNI COSA CHE FACEVAMO ERA AL SOLO SCOPO DI STARE INSIEME PER DIVERTIRCI INSIEME INSIEME, SEMPRE INSIEME, SEMPRE IO E TE E ORA INVECE? CHE TI è SUCCESSO? DA QUANTO GIOCHI A CALCIO A LIVELLO PROFESSIONISTICO SEI DIVENTATO UN ALTRO , NON HAI + QUELLO SGUARDO CHE AVEVI QUANDO ERAVAMO ALLE MEDIE PRIMA ERI COSI ENTUSIASTA, AVEVI GLI OKKI COSI LUMINOSI E PIENI DI VITA, COSI PIENI DI ME E ORA INVECE? NON 6 + LO STESSO KARL MI HAI LASCIATO DA SOLA DA PICCOLI AVEVAMO PROMESSO DI RESTARE AMICI PER SEMPRE E INVECE ORA MI HAI CHIUSO FUORI DALLA TUA VITA COME MAI? CHE è SUCCESSO KARL?
PARIGI
Nel giro di pochi minuti il campo da calcio era deserto :gli allenamenti erano
appena finiti e la nazionale francese si ritirava esausta dopo un allenamento
davvero fuori dal comune
.non erano mai stati cosi messi alla prova dall'allenatore
in
effetti dopo la sconfitta subita dalla Germania negli ultimi europei gli allenamenti
erano davvero diventati + pesanti
ma non per tutti.
Il capitano non sembrava sentire alcun segno di stanchezza mentre
i suoi compagni si lasciavano cadere sulle panchine
ma lui no
non
Pierre le Blanc
il giovane attacante ricordava ancora l'umiliazione subita
da Schneider
ma non era solo quello che lo spingeva a concentrarsi unicamente
sul calcio.
Il capitano non era mai stato cosi preciso e costante nelle partite come lo
era negli ultimi tempi
c'era qualcos'altro che lo tormentava anche se
non lo voleva ammettere nemmeno a se stesso
lei era partita, lo aveva
lasciato cosi, dal nulla ,senza nemmeno dargli il tempo di realizzare che
non la avrebbe rivista per un bel po' di tempo
e ora l'unica cosa che
gli era rimata di lei era quella lettera
un misero biglietto + che una
lettera ,un foglio con scritta solo una parola "ADDIO"
Fu un colpo pesante per Le Blanc che non aveva mai sperimentato in prima persona
cosa volesse dire essere abbandonato, era lui quello che di solito seduceva
le ragazze e le scaricava con tanta facilità
e ora invece?? Finalmente
aveva capito quello che aveva fatto a tante ragazze
aveva spezzato tanti
cuori che orami il suo sembrava essere inarrivabile
ma infatti
SEMBRAVA
Da un po' infatti si era dedicato esclusivamente al calcio a migliorarsi e il motivo era che ,oltre che suo rivale in campo, Schneider era anche il suo nemico in amore o almeno cosi era stato prima che Rosmarie cedette alle attenzioni dell'affascinante adone francese piuttosto che a quelle del campione tedesco.
Ma qualcosa non andava lo stesso però Pierre non sapeva che cosa fosse il punto di rottura fu proprio questo: lui non aveva il minimo sospetto che la ragazza avesse cambiato idea .d'altronde come era possibile non amarlo?? tutte le ragazze erano pazze di lui e nessuna si sarebbe mai sognata di rifiutare il ragazzo migliore sulla piazza!!! o almeno cosi era sempre stato abituato a pensare lui
Eppure fu proprio lei a fargli cadere tutte le sue convinzioni, tutti le sue certezze , tutti i suoi punti saldi.
Pierre era davvero cambiato da quando Rosmarie aveva lasciato
la lui e la Francia
erano passati circa 3 mesi
.erano appena iniziate
le vacanze estive e i 2 ragazzi inizialmente avevano deciso che le avrebbero
passate girando per tutte le città francesi per visitarle e per andare
a trovare tutti gli amici che si erano fatti nelle varie zone della nazione
durante i tornei calcistici a cui il ragazzo aveva partecipato
ma cosi
non accadde
.lei se ne andò con il padre
non sapeva esattamente
dove ma di certo in giro per il mondo a scoprire nuovi talenti
cosi Pierre
passò quei caldissimi mesi ad allenarsi solitario per tutti i campi
da calcio della provincia
nonostante la solitudine il ragazzo decise
di partire comunque ma avrebbe cambiato il suo itinerario, non avrebbe visitato
le città ma avrebbe girato per tutte le campagne francesi per allenarsi
e capire meglio la situazione e le parole della sua ragazza
ex - ragazza
come aveva potuto? In che cosa aveva sbagliato? Non
se lo riusciva proprio a spiegare
E ora era ritornato tutto come un tempo
solita vita di sempre: allenamenti,
scuola, compagni e impegni vari per la nazionale
Nonostante tutto era contento di rivedere i suoi amici dopo una lunga estate
di isolamento e di introspezione che però non aveva dato i frutti desiderati
.anzi
era riuscito a deprimerlo ancora + di prima
Comunque quela mattina prima degli allenamenti aveva rincontrato tutti i suoi compagni e anche il suo amico Luis Napoleon ,che oltre ad essere un amico di fiducia costituiva la spalla perfetta per il capitano in squadra. Ma Pierre notò che anche l'amico aveva qualcosa di diverso era decisamente euforico ,cosa che non era mai stato prima. Il capitano non esitò ad informarsi e fu lieto di sentire le belle cose che l'amico gli raccontò cosa belle che però in Pierre risuonavano come triste, nostalgiche.
-Sai c'è una ragazza con cui mi vedo, , l'ho conosciuta al mare, è anche lei di Parigi ma frequenta la scuola privata di Ville Renoire la seconda per importanza dopo la nostra! - era sempre lo stesso, Napoleon era sempre lo stesso ragazzo attaccato alle cosa materiali e non a caso sottolineò la provenienza della ragazza da una scuola molto facoltosa della città.
-
E poi è davvero bellissima , non sono mai stato con una ragazza
come lei
quando ci siamo conosciuti in spiaggia mi si sono illuminati
gli occhi
-
Bla bla bla
l'amico non la smetteva + di elogiare la sua nuova preda
Pierre non ce la faceva + ad ascoltarlo parlare
cosi tagliò
corto e se ne andò in classe a dormicchiare sul banco
Era davvero
cambiato, prima non lo avrebbe mai fatto ,non perché non lo facesse
sembrare macho ma perché non gli era mai capitato di arrivare a scuola
cosi spento
non gli era mai capitato di arrivare a scuola cosi presto
senza essere assalito da uno squadrone di ragazze armate di ogni tipo di regalo
per il suo compleanno che cadeva durante il periodo estivo e che quindi non
avevano potuto dargli a tempo debito
Si sentiva sollevato, avrebbe finalmente passato una mattinata
in tranquillità, concentrandosi solo alle lezioni
o almeno ci
avrebbe provato
Ma diversamente da come aveva previsto si girò a guardare i banchi
illuminati da un sole accecante, guardava attentamente tutte le loro superfici
spostando lo sguardo di fila in fila fino a che non giunse al posto in cui
sedeva l'anno precedente: c'erano 2 banchi li
uno per lui e l'altro era
di Rosmarie
quanti ricordi in un anno di scuola
ma distolse subito
lo sguardo per guardare altrove : aveva deciso di smettere di farsi male,
sarebbe ritornato il Le Blanc di una volta , il latin lover francese, il casanova
che era sempre stato, il Don Giovanni di sempre!
Le ore passarono lentamente e tra un cambio e l'altro qualche ragazza gli si avvicinava per dargli qualcosa alla fine delle lezioni il capitano si ritrovò sommerso da una montagna di regali nemmeno a natale aveva ricevuto tanti doni che cosa ne avrebbe fatto? Erano davvero tantissimi tra dolci ,magliette, lettere d'amore e cose simili tutte cose inutili pensava però era anche piacevole sentirsi cosi amati senza il bisogno di fare o dire nulla.
Finalmente arrivò il momento di allenarsi
per lui
non fu traumatico ma per i suoi compagni sembrò di non sapere nemmeno
come fosse fatto un pallone!!
negli spogliatoi Pierre radunò i
suoi regali e cercò un modo per farli stare tutti nella borsa di calcio
ma dovette arrendersi all'evidenza : erano davvero troppi anche per un borsone
grande come il suo!
cosi fu costretta a dividere qualche dolce con i
suoi compagni
mangiarono tutti qualcosa e alla fine uscirono tutti insieme
Napoleon
fuggì letteralmente e l'unica cosa che disse distrattamente correndo
come un pazzo fu solo :" devo andare da una persona
scusatemi se
non torno con voi! Ai vediamo!!"
eehh
anche lui era vittima
di quella magia chiamata innamoramento e a malincuore il suo capitano non
glielo consigliava
anche se non voleva e anche se sembrava impossibile
,avrebbe sofferto e Pierre non voleva vedere anche il suo amico ridotto come
lui tempo prima
ma preferì non fare la figura del padre e di lasciarlo
fare
magari per il suo amico sarebbe stato diverso, magari Luis non avrebbe
sofferto come lui
Un po' lo invidiava
infondo gi mancava sentirsi cosi bene
con Rosmarie
era davvero fantastico
o almeno cosi lo era all'inizio
Pierre si sentiva veramente a suo agio con lei, la ragazza era cosi dolce, disponibile ma soprattutto aveva un sorriso così luminoso che avrebbe potuto accecare chiunque la sua Ros era davvero splendida con quella sua espressione da bambina ingenua che però sapeva far trasparire una sensualità tale da inebriare completamente il giovane latin lover era davvero cosi, la piccola francesina lo aveva stregato con la sua semplicità e la sua gioia di vivere forse lei era tutto quello che Le Blanc avrebbe potuto chiedere al mondo perché allora se ne era andata? Perché lui non poteva essere felice?
Tutti i ragazzi della squadra si stavano lentamente avviando verso le proprio case il tramonto rosso illuminava le strade deserte a quell'ora le persone erano in centro per godersi il panorama + romantico e tranquillo della giornata, il tramonto sulla Senna , il fiume tinto di porpora e il vento di fine estate era di certo quello il periodo + bello dell'anno
Pierre solitario stava quasi entrando a villa Le Blanc quando
il grande cancello si spalancò senza che lui avesse suonato
i
suoi domestici sapevano ormai tutti i suoi orari e anche se tardava di qualche
minuto erano sempre pronti a servire ogni suo capriccio
erano davvero
una famiglia prestigiosa ma nonostante tutto Pierre vedeva poco la sua famiglia,
era stato molto solo da piccolo ma i suoi non gli avevano mai fatto mancare
niente ,aveva tutto quello che poteva desiderare un qualunque bambino ma a
distanza di tempo sentiva questa solitudine riflettersi in lui
.sentiva
di essere stato comunque attraversato da quello strano sentimento che non
sapeva spiegare
anche se i suoi genitori non erano con lui era stato
cresciuto dai domestici come se fossero una grande famiglia e ora però
sentiva che non era sufficiente, sentiva che avrebbe voluto averli vicini
almeno quando era piccolo
però doveva anche ammettere a se stesso
che il fatto che sia quasi sempre da solo in casa era molto vantaggioso
l'anno
precedente non avrebbe mai rinunciato alle serate da solo o con Rosmarie,
era questo il lato conveniente: lei poteva rimanere da lui la notte ogni volta
che voleva
Pierre ricordava con molta nostalgia le notti passate con
la sua ragazza
erano cosi felici un tempo
la prima volta che passarono
la notte insieme fu veramente splendida
Rosmarie era andata da lui a
cena per non lasciarlo da solo
si piazzarono davanti al camino subito
dopo, sdraiati per terra mentre riguardavano le coppe e l'album delle foto
della squadra
quella sera si unirono per sempre, si legarono in modo
assoluto
Fu tutto naturale sia per lei che per lui
era tanto che Pierre aspettava
quel momento
accadde tutto all'improvviso: per caso si ritrovarono sul
grande divano bianco del salotto ,accoccolati sotto un maxi piumone invernale
faceva
davvero freddo quella sera
Pierre abbracciava la ragazza teneramente
mentre lei si rannicchiava nel suo petto come una gattina
nel giro di
pochi attimi i loro corpi cominciarono a muoversi da soli come se una forza
maggiore li guidasse
il capitano francese la teneva, non le avrebbe mai
permesso di andarsene,
persi in un turbinio di emozioni e di fusioni
non si accorsero di aver ormai lasciato cadere tutti i vestiti per terra
ormai
non sarebbe + servito a niente fermarsi
ormai i loro animi erano legati
indissolubilmente
e i loro corpi allo stesso modo si muovevano come una
macchina perfetta
era come se fossero nati apposta per fare quello,
per amarsi in quel modo cosi dolce e sensuale , cosi puro e provocante, dolce
e malizioso allo stesso modo
quella notte la ragazza crebbe
Pierre
le fece scoprire l'amore ,un amore fantastico che lei non osava nemmeno immaginare!
Fare l'amore era un pensiero cosi lontano dalla mente di lei
che non immaginava potesse essere cosi bello e profondo
lei lo Ros lo
osservava muoversi su di lei
non era mai stato cosi bello come in quel
momento il suo capitano, non era mai stato cosi magico
ogni suo particolare
le sembrava perfetto , i suoi capelli castani e i suoi occhi azzurri
in quel momento le sembrarono diversi dal solito, il suo volto
il suo
petto muscoloso e contratto, poteva percepire la schiena e i suoi movimenti
con il semplice tocco della mano
ma la cosa che + la attraeva era l'espressione
felice e soddisfatta di Pierre.
Non era malizioso anzi, sembrava assaporare ogni momento del loro rapporto
, e il suo volto cambiava espressione ad ogni incontro della loro pelle
Il capitano dal canto suo si sentiva un re, sentiva di aver
finalmente avuto la possibilità di rendere delice la ragazza che tanto
amava
La osservava mentre le sfilava i vestiti
era davvero splendida
una venere dai capelli rossi, una pietra preziosa nelle sue mani
ed
ora erano li assieme e stavano facendo l'amore
tutto quello che potevano
desiderare
era tutto quello che mancava per rendere la loro storia perfetta
ed ora c'era anche quell'aspetto
l'aspetto fisico
il ragazzo sentiva
che aveva tutto
ma non poteva immaginare che quella felicità sarebbe
presto svanita
Di colpo Pierre tornò alla realtà
è
vero tutto era intriso di ricordi
ma lui orami ci era passato sopra
Ros era solo un fantasma e non sarebbe dovuto + tornare a tormentarlo
avrebbe
solo pensato a stare bene come faceva prima
sempre da solo, libero da
ogni legame
vivere alla giornata
e anche il pensiero dei suoi genitori
si faceva lontano
Pierre era deciso: NON AVEVA BISOGNO DI NESSUN ALTRO
PER VIVERE, CI SAREBBE STATO SOLO LUI AL MONDO
LUI E NESSUN ALTRO!
FUJISAWA
C'era molto fermento quella mattina per le strade della piccola cittadina.
Era una domenica serena e proprio quel giorno un lieto evento avrebbe rischiarato
gli animi da troppo tempo cupi di alcuni giovani ragazzi.
Verso le 9.30 di mattina di fronte all'entrata della scuola superiore si radunarono tutti i componenti della New Team più le 3 manager avevano tutti un'aria davvero allegra nonostante qualcuno di loro avesse ben pochi motivi per esserlo, ma per quella giornata avrebbero tutti dimenticato ogni problema non avrebbero affrontato nessuna partita e non dovevano nemmeno riunirsi per prendere decisioni riguardo il prossimo torneo ormai alle porte .no quella mattina il calcio non sarebbe stato presente se non a livello teorico
Lui stava per tornare.
Tutta la squadra si apprestava a mobilitarsi per raggiungere l'aereoporto
volevano
tutti riabbracciare il loro amico
erano tutti inebriati dai ricordi e
durante il viaggio non fecero che ripensare alle 1000 avventure passate insieme
come sembravano lontani quegli anni in cui erano tutti solo dei bambini, bambini
ingenui
troppo ingenui
Appena arrivarono si precipitarono ai tabelloni per vedere gli orari, controllare le uscite e via di seguito non erano tutti li però mancava qualcuno il capitano non c'era, era partito da 1 anno per il Brasile dove avrebbe potuto diventare un calciatore completo e affinare la sua quasi perfetta tecnica eggià, il grande Oliver Hutton era uno dei grandi assenti nella squadra che ne aveva certamente risentito ora, oltre a Price che mancava da circa 2 anni, anche l'altro pilastro era andato via
Ma per fortuna Lui stava per tornare
Bruce e Ted si affrettarono a cercare l'uscita e vi si piazzarono
davanti attendendo con ansia che le porte scorrevoli si aprissero
a loro
si avvicinò Patty con il suo ormai tipico tranquillo e discreto
Come era cambiata in quegli anni
era strano, davvero strano vederla cosi.
Fino a quando aveva 10 anni era un maschiaccio appassionato di calcio, era
tutto tranne che femminile, cosi chiassosa e con quel suo carattere aggressivo
come cambiano le persone!! Ora non si poteva dire certo che fosse come allora!
oh
no
decisamente no!
Quella mattina indossava una camicia bianca con abbinata una gonna lilla
era
davvero fine
nessuno l'avrebbe mai detto
non si era impegnata molto
per prepararsi, infondo non le importava essere elegante per quell'occasione:
le bastava essere a suo agio , doveva riabbracciare un suo vecchio amico no?!
- uffa, ma tra quanto arriva??
io sono stanca!!!- una voce femminile
spezzò il silenzio teso che regnava tra tutti.
Susy era l'unica ad essere indifferente all'evento, lei non lo aveva mai visto
prima, era arrivata quando lui ormai li aveva lasciati ed era normale non
provare alcuna emozione particolare.
- calmati Susy, vedrai che ce ne andremo presto - Patty la tranquillizzò con poche parole Susy aveva molto rispetto e considerazione per la sua manager era stata lei ad aiutarla ad inserirsi al meglio all'interno della squadra e anche se per un certo periodo erano stare rivali lei non aveva mai avuto comportamenti strani o infantili al contrario, Patty aveva saputo gestire quella situazione con grande maturità aveva sempre fatto finta di niente e in quel modo aveva protetto sia se stessa che le sue amicizie.
IL VOLO PROVENIENTE DA AZ957 PROVENIENTE DA PARIGI è IN ARRIVO DALL'USCITA 24
Una voce dall'alto parlante annuncìò quello che
stavano aspettando tutti.
Dopo una decina di minuti le persone cominciarono ad uscire dal deposito bagagli
e tra queste una figura sbucò da dietro le altre. Era lui
Era proprio lui : Tom Becker era tornato!
Gli si fecero incontro tutti i ragazzi che gli saltarono letteralmente
addosso facendogli cadere il borsone e le altre 2 valige che aveva con sé
Patty rimase in disparte con Evelyn e Susy
ma la seconda non potè
astenersi dal rimproverare Bruce per l'irruenza che aveva avuto con il nuovo
arrivato:
-Bruce la vuoi per piacere smettere di fare tutto questo chiasso?!?! Devi
sempre farti notare??- concluse con il suo solito tono pungente ma subito
gli altri ragazzi intervennero a sua favore - eddai Evelyn non essere cosi
intransigente, infondo questa è un'occasione speciale no?- disse Paul
- dai è giunto il momento delle presentazioni no? Ebbene questa è
Evelyn che anche se è cosi perfida con il nostro Bruce si sa che sotto
sotto
..-
I 2 arrossirono e Becker accompagnò le risate della squadra
era davvero buffo vedere Bruce intimidirsi per le battute che lui stesso era
solito fare al suo capitano anni prima!!
-quest'altra invece è Susy ,lei e Eve sono le 2 nuove manager oltre
a Patty
-
- .ciao Tom,ci sei mancato sai? - una voce giunse da dietro le 2 ragazze - Ciao Patty!!! È tanto che non ci si vedeva come sei cambiata!!!- si sorrisero , era davvero bello rivedersi dopo tanto tempo erano stati amici e anche se lui era certamente + legato al resto della squadra il momento di dirsi addio era stato allo stesso modo triste e doloroso.
Il gruppo di ragazzi decise di accompagnare il ragazzo a casa
sarebbe rimasto da solo nella casa del padre fino a che lui non fosse tornato
non era bello lasciare un amico da solo.
Presero di corsa il primo pullman per tornare nella zona abitata della città,
Becker si sedette in un posto in mezzo mentre tutti gli altri gli si piazzarono
intorno per sapere tutto quello che aveva fatto in quegli anni mentre non
si erano visti a parte durante i mondiali
Durante tutto il tragitto ripercorsero insieme i momenti passati assieme, fu come rivivere le stesse emozioni di un tempo, un tuffo nel passato la New Team gli raccontò dei tornei, dell'eterna rivalità tra Lenders e Holly , della sua partenza per il Brasile e dei vari cambiamenti in squadra
Dai posti + lontani le ragazze invece sembravano non curarsi
del nuovo arrivato: Patty era come sempre assorta e persa nei suoi 1000 pensieri
che non le davano tregua , Evelyn era troppo impegnata ad osservare il suo
Bruce per poi rinfacciargli tutte le stupidaggini e tutte le brutte figure
che avrebbe fatto
Susy invece era strana
lei era sempre stata come una nuova Patty, lei
era esattamente vitale e gioiosa come lo era stata la prima manager anni fa,
era come una bambina che guardava il mondo con occhi avidi di conoscenza
adesso
invece era anche lei stranamente assente ,cosa + unica che rara visto il suo
temperamento irrequieto!
"Però! Che bel ragazzo, non me lo immaginavo certo
cosi questo Becker
" pensava tra sé e sé
non
c'era che dire
il ragazzo era davvero cambiato rispetto a come era da
piccolo anche se Susy certo non lo poteva sapere. Dal sedile dove stava la
ragazza riusciva a scorgere leggermente la testa di Tom , illuminata dai raggi
scarlatti del sole che ormai reclinava ad ovest
Lo aveva appena conosciuto ma alla ragazza era rimasto impresso quel sorriso
luminoso
era la prima persona a cui vedeva brillare il volto per un
semplice sorriso
era come lei
anche lei aveva quella gioia e quella
luminosità quando era felice
Possibile?, era davvero possibile che stesse pensando a lui? Ma no, non poteva
essere, lei amava solo una persona e la avrebbe amata finchè ne avesse
avuto le forze, finchè fosse stata in grado di attendere
lei
continuava ad amare il suo capitano e la sua lontananza non era un problema
come lo era per Patty
no, per lei no
e la cosa a volte la faceva
riflettere
perché? Lei non sentiva la sua mancanza
eppure
avrebbe dovuto
alcune volte era persino arrivata al punto di credere
che forse la nostalgia non c'era perché Hutton per lei è sempre
stato un mito, cosi lontano che nel profondo del suo cuore non è mai
esisitito, che non è mai stato presente, che non è mai stato
reale
forse lui era sempre stato cosi ideale per lei che il fatto stesso
di non averci avuto alcun rapporto di amicizia profonda, alcun confronto umano,
alcuna conoscenza diretta la ha portata ad amare solo quello che lei immaginava
e non quello che in realtà era
lei d'altra parte non avrebbe potuto
sapere chi era veramente il suo capitano
Ed ora invece? Cosa stava succedendo? Stava accorgendosi che era arrivato
un ragazzo che le ricordava se stessa, un ragazzo in cui traspariva una gran
serenità, il cui sguardo le era rimasto in mente , uno sguardo durato
nemmeno una frazione di secondo eppure cosi profondo e quieto
bhe non
poteva nemmeno negare che anche il suo aspetto non le era rimasto indifferente
dal nulla si era vista comparire di fronte un tipo alto ed atletico, con un
fisico degno di un modello
Lo aveva osservato bene in effetti quando si accorse che era lui quello che
stavano aspettando all'aereoporto
aveva notato subito la perfetta muscolatura
che si intravedeva dalla camicia bianca; le grandi spalle terminavano con
2 braccia toniche con i muscoli contratti per il peso dei bagagli, le gambe
-estremamente lunghe- erano fasciate da un paio di pantaloni neri leggermente
aderenti sulle cosce
altrochè, aveva proprio un gran fisico! Ma
non era solo questo che lo particolarizzava, un fisico del genere è
tipico dei calciatori e Susy di muscoli che corrono da una parte all'altra
di un campo ne aveva presente eccome!
Ma in questo ragazzo c'era qualcosa di completamente diverso, aveva visto in lui un genere di persona che non aveva ancora conosciuto e lo aveva capito semplicemente dalla stretta di mano che si erano dati quell'immenso sorriso pacifico che le aveva fatto aveva avuto una strana reazione a quel momento lo aveva guardato come se fosse stata sorpresa e probabilmente avrebbe continuato a farlo se lui non fosse passato a salutare Patty che conosceva da tempo a cui aveva molte + cose da dire
Quel suo viso continuava a cercarlo tra le ombra dei sedili ma non lo trovava era davvero necessario cercarlo? No, era questa la risposta. Lo aveva osservato attentamente quindi poteva anche non vederlo per ricordarselo aveva dei morbidi capelli castani che gli cadevano talvolta sugli occhi ,castani a loro volta, era pallido di carnagione ma le guance erano rosee era grande, si vedeva che aveva la stessa età dei suoi amici esattamente non sapeva se erano coetanei o cosa, Becker comunque doveva avere 17 / 18 anni era chiaro, anche se il suo viso aveva un colorito tipico dei bambini, quelle gote rosa e quella espressione tenera non c'era dubbio, Tom era davvero diverso dagli altri e Susy aveva capito che se quella figura le stava da ormai 1 ora in testa senza lasciarla libera di pensare ad altro era solo perché dopo Hutton era il primo ragazzo che le piaceva
Si le piaceva
non se ne sarebbe vergognata, ma non sapeva
esattamente come definire il suo "mi piace"
era una attrazione
particolare
difficile da descrivere.
La ragazza sentiva che quel ragazzo aveva un qualcosa di speciale che la attirava
ma nonostante tutto non moriva dalla voglia di conoscerlo
insomma
non aveva voglia di mettersi in discussione ancora
non voleva e basta
aveva capito a malapena di non essere veramente innamorata del suo capitano
che prima invece avrebbe seguito in capo al mondo ed ora non avrebbe certo
sbagliato ancora a giudicare quello che sentiva per qualcuno
No, no, ora prima di dire cosa sentiva avrebbe aspettato di conoscere qualcuno,
non voleva + essere la solita bambina che una la parola amore con tanta facilità,
ora avrebbe cercato di capire cosa avesse quel Becker di tanto strano che
percepiva in sua presenza
Si, lo avrebbe capito
non gli piaceva sentirsi cosi persa
a causa di uno sconosciuto
Susy cadde dai suoi ragionamenti e dai suoi pensieri quando il pullman fece
una frenata brusca e la poveretta si ritrovò con la faccia schiacciata
sul sedile di fronte al suo
-ahi!, che male, ma come giuda questo!??!-
disse portandosi le mani al naso e con i lacrimoni agli occhi!
Evelyn che era seduta accanto a lei non potè fare a meno di ridere
per la faccia che la sua amica aveva fatto
era troppo buffa!
Non si accorsero nemmeno di essere arrivate e in poco tempo tutto il gruppo
di amici scese dell'autobus e si diressero verso la scuola ,ormai diventato
il loro punto di ritrovo. Una volta arrivatisi decisero di dividersi visto
che alcuni di loro abitavano un po' troppo lontano e non avrebbero potuto
accompagnare Tom fino a casa, infatti Bob ,Alan ,Johnny e Bruce con Eve dovettero
salutare gli altri e dirigersi verso un altro quartiere di Fujisawa.
Anche altri decisero di salutare gli amici, tra questi anche
Susy che senza farsi notare svanì nel nulla
Desolato , Becker realizzò di essere rimasto da solo
.-Begli
amici!! Avevate detto che mi avreste accompagnato a casa!!ehehe
dai
ci vediamo a scuola, da qui posso proseguire da solo!-
Ma non potè aggiungere altro che una timida voce lo fermò, era
Patty che diversamente da tutti andava nella sua direzione: -Tom ti accompagno
io per un pezzo, tanto devi passare davanti a casa mia! Ok?-
Becker rispose gentilmente all'amica
Camminarono per un po' senza dire niente ,guardando solo la strada scorrere
sotto i loro piedi che proseguivano quasi automaticamente verso casa
a colmare quel momento privo di suoni fu la voce di Tom che per dire qualcosa
cominciò a chiedere cosa avesse fatto l'amica in tutti quegli anni
e a parlare su quanto fosse cambiata
non avrebbe mai detto niente di
male se solo non avesse toccato quell'argomento che Patty aveva ormai rimosso
dalla sua mente o almeno ci stava provando da tempo
ci provava e ogni
volta che sembrava riuscirci quel fantasma tornava a tormentarla e a persegiutare
la sua anima che ormai credeva dannata tanto dolore stava sopportando!
"Non avrebbe dovuto dire quel nome, non avrebbe dovuto entrare il quel argomento non lui, basta, non farlo, smettila ti prego " dentro di sé la manager invocava Tom come se lui la potesse realmente sentire, sperava che le grida del suo cuore potessero giungere anche a quello dell'amico ma cosi non era e Becker finì per farle quella domanda tanto odiata: - allora Patty, Holly è partito un anno fa vero? tu come stai?- no perché? Era cosi impossibile dimenticarsi per un attimo di quel nome, non ce la faceva + tutti sono convinti che dopo tanto tempo ci si abitui e in un certo senso si dimentichi di pensare a qualcuno che non si vede praticamente mai, ma cosi non è o almeno per lei cosi non era stato lo avrebbe voluto , avrebbe desiderato essere come quelle sciocche ragazzine che dicono di sapere cosi sia l'amore e invece non sanno nemmeno gestire una semplice cotta!
- si Tom, Holly se ne è andato in Brasile circa un anno fa era 22 agosto quando ha preso l'aereo da quel giorno sono cambiate tante cose - quando disse tutto ciò si limitò a guardare in basso ,ormai Patty non sapeva + cosa dire del suo capitano si scrivevano si, ma non + di una lettera al mese in cui lui le diceva tutti i progressi e le partire che faceva a calcio era inutile, anche da lontano non ha tempo per accorgersi dei suoi sentimenti ormai la rassegnazione era l'unica salvezza per la ragazza che però infondo a cuore era arsa dai dubbi voleva rassegnarsi ma se non fosse stato il caso? se poi lui avesse deciso di tornare? che doveva fare? Tagliare definitivamente i legami col passato o aspettare ancora come continuava a fare da sempre?
Becker capì che nell'espressione dell'amica c'era tanta pena e anche se ormai aveva già detto troppo decise di cambiare discorso e chiudere l'argomento non voleva combinare un danno + grande di quello che già doveva essere dato il cambiamento radicale di Patty!
Superò l'amica, le fece un grande sorriso dei suoi, guardò
il cielo e socchiudendo gli occhi : "SONO A CASA"
disse ad
alta voce. Patty si distolse dai cupi pensieri e guardò l'amico
si era tornato, almeno uno di loro si era deciso a tornare da lei
uno
delle tante persone che aveva preso strade diverse dalla sua, strade che avevano
le avevano fatto dire addio a tante persone , strade che la stavano facendo
restare sola
strade che la stavano divorando
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