BETWEEN US

 

CAPITOLO 1

Karl e Maria

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AMBURGO

Erano le 7.45 di una splendida mattina di inizio settembre e Maria non poteva nemmeno immaginare che quella mattina tutte le sue convinzioni e i suoi principi avrebbero cominciato a essere messi in crisi…a volte sono proprio le cose che riteniamo + chiare a sconvolgerci l'anima….

Di corsa, come sempre, afferrò al volo lo zaino allacciandosi distrattamente il fiocco della nuova divisa… profumava ancora di ammorbidente… era piacevole sentire quel profumo: le ricordava tanto le estati di quando era piccola e andava nella casa di campagna di famiglia con gli zii e tutta la parentela…era bello… ma a Maria cominciava un po' a sembrare noioso….stava crescendo…

Chiuse alle sue spalle la porta di casa salutando fugacemente il fratello Max e dando la solita carezza sotto il collo al suo amatissimo cane…come avrebbe voluto poterlo portare con lei…ma non poteva… "La scuola prima di tutto"…era cosi che tanto le ripetevano i suoi genitori….eggià,….i suoi genitori…

Maria ci pensava sempre…erano stati belli gli anni in cui vivevano tutti e 4 insieme…ma purtroppo quei tempi erano finiti….erano ormai 7 mesi che lei e il piccolo Max vivevano ad Amburgo con la madre Angela mentre suo padre ,il famoso Franz Binder padrone di una delle + importanti agenzie pubblicitarie della Germania , se ne era andato…..
Nonostante questo per Maria il comportamento del padre aveva una sua logica , era come se lei capisse i motivi ma non li approvasse : infondo stava lontano da casa e da sua moglie per + di 6 mesi l'anno e , circondato da modelle e attrici era comprensibile il fatto che sentisse il bisogno di una compagna …sua moglie non avrebbe certo potuto seguirlo…avevano avuto 2 figli e lei avrebbe dovuto occuparsene.
Non era tanto Maria quella a cui dovevano pensare di più : lei era una ragazza in gamba e ormai aveva 17 anni compiuti…si avviava ai 18…. si sarebbe staccata comunque dalla famiglia….il problema principale era Max : aveva solo 4 anni ,aveva bisogno di una guida ,di un amico ….di un padre…

Maria capiva bene la situazione della madre e del gran peso che le gravava sulle spalle per questo si voleva trovare un lavoro….non un lavoro a tempo pieno , giusto un part -time che le permettesse di provvedere alle sue spese personali , ai vestiti , alle scarpe….o comunque a tutte quelle cose che non si sarebbero potuti permettere…Maria era determinata ad essere + autonoma : sua madre avrebbe dovuto preoccuparsi solo di suo fratello e se avesse avuto qualche problema la avrebbe aiutata lei

Era davvero strano come questa giovane ragazza si sia sentita in dovere sostituirsi al padre ,troppo occupato a fare soldi per mandare avanti una famiglia…. Suo padre era un grande imprenditore non c'erano dubbi , nella sua vita aveva davvero fatto di tutto per arrivare dove era ora ma nonostante tutto non era riuscito a fare la cosa + importante : legarsi e farsi amare dalle persone che avrebbero dovuto farlo per natura!

Lei però sapeva che l'amore di un genitore per il figlio e del figlio per il genitore non era debole e che anche una separazione cosi drastica non lo avrebbe potuto cancellare…. Si , lei non lo avrebbe perdonato per quello che aveva fatto….un tradimento era pur sempre un tradimento…. Almeno per principio avrebbe potuto chiedere la separazione prima no? Ma suo padre non lo fece e ,anzi ; tentò di nascondersi dietro una finzione che durò troppo …. Maria si ricordava bene il giorno in cui per caso venne a conoscenza della verità… All'inizio le sembrò una cosa totalmente assurda : COME POTEVA SUCCEDERE PROPRIO ALLA LORO FAMIGLIA?? ERA UNA SCENA DA FILM MICA DA VITA REALE!!!
Quel giorno era andata a prendere Max all'asilo….abitavano ancora a Monaco dove viveva anche sua nonna……e fu lei la vera salvezza di Maria, fu lei che impedì ai fatti di sopraffarla e di trascinarla nella tristezza…era vero… sua nonna era davvero speciale…
Quel giorno Maria e Max decisero di fare una sorpresa al padre e di passare a trovarlo in agenzia…entrarono dalle porte scorrevoli e stranamente videro che non c'era Nicole alla reception come suo solito "meglio così !!!" -pensò la ragazza ,avrebbero fatto una entrata trionfale nell'ufficio ma qualcosa non andò come nei piani erano sull'uscio della porta mentre lei sbirciò da una fessura e vide…
Vide quello che non avrebbe mai voluto vedere…c'era una donna nello studio era una donna bellissima aveva dei capelli biondi che le cadevano lunghi e ondulati sul corpo sinuoso e…. NUDO …Maria non voleva vedere e per questo prese la mano del fratello e lo trascinò via in fretta e furia…
Da li a breve il padre si accorse degli sguardi freddi della figlia e per la ragazza fu strano ….era già difficile vederlo, non osava nemmeno credere al fatto che lui notasse un anche minimo cambiamento in lei….ma in effetti non era + la stessa…era davvero spenta…e quel bellissimo sorriso ormai si era nascosto….era scappato ,fuggito all'improvviso dal suo viso…
Fu proprio questo che il signor Binder notò….quel sorriso era la sola cosa che lo spingeva a non separarsi definitivamente …eppure anche quella sua certezza era andata perduta…
ORMAI ERA LA FINE

Passò davvero poco e ,come in tutte le famiglie in cui i genitori sono divisi da un così grande peccato , le pratiche per la separazione iniziarono subito….suo padre li avrebbe mantenuti ma la madre avrebbe comunque dovuto cercarsi una occupazione almeno per provvedere alle spese extra….nel giro di 3 mesi Maria ,Max e la madre si trasferirono ad Amburgo….questa fu l'unica cosa che Maria non aveva compreso….perché ? Era davvero necessario andarsene dal luogo dove avevano sempre vissuto?? In effetti li sia lei che il fratello avevano tutti gli amici…sarebbe stato difficile dire addio a tutti…e per Maria lo sarebbe stato ancora di +….salutare per sempre Clara ,la sua migliore, insostituibile amica …salutare le sue compagne di danza ,salutare i vicini ,i compagni e tra loro il suo amico Chistoph…il suo Chris …come si erano amati loro 2….Maria non sapeva se era amore il loro ,ma di certo stavano bene…almeno insieme si divertivano…erano 5 mesi che la loro storia andava avanti ed entrambi stavano capendo se erano innamorati o solo 2 amici che provavano una strana attrazione fisica…si stavano scoprendo piano piano e proprio quando erano ad un passo dall'arrivare alla verità lei avrebbe dovuto salutarlo…. Come era strana la vita….


L'addio fu duro ma Maria seppe farsi forza, sentiva sulle spalle il peso della madre che aveva sempre considerato come una creatura molto fragile e sensibile, molto + di lei che invece aveva preso dal padre ed era stata aiutata anche dalla nonna a diventare una persona forte e determinata….si , Maria aveva un grande sogno :voleva ballare…BALLARE ,BALLARE …E LO AVREBBE FATTO PER SEMPRE , FINO A CHE LE SUE GAMBE GLIELO AVREBBERO PERMESSO!!!

Maria non vedeva altro davanti a se' se non la danza…era cosi che vedeva il suo futuro….poter ballare , esprimere con i movimenti del suo corpo l'armonia ,la gioia ,il dolore…. Voleva comunicare con il mondo, voleva trasmettere a tutti coloro che la avrebbero guardata la felicità che provava mentre ,come un petalo trasportato dal vento , ondeggiava leggiadra accompagnata solo dalla musica….era il suo sogno massimo…era questa la felicità per lei…non voleva nient'altro e sapeva che se fosse riuscita a realizzare il suo sogno niente l'avrebbe + fermata!!!!
"NON TI FERMARE MAI MARIA, NON FERMARTI E NON VOLTARTI MAI INDIETRO….PUNTA SEMPRE A QUALCOSA E METTICI TUTTO IL TUO CUORE E LA TUA DETERMINAZIONE..SOLO SE CI CREDI CI ARRIVERAI….NON GUARDARE CHI CORRE CON TE PER LO STESSO TRAGUARDO….GUARDA SOLO IL TRAGUARDO E VI ARRIVERAI!!"…furono queste le parole che sua nonna le disse prima di vederla partire sul treno per raggiungere madre e fratello ad Amburgo…e lei pianse…..oh quanto pianse su quel treno che veloce la strappava da tutto ciò che aveva amato tanto…
..quel treno andava veloce…sembrava gareggiare con il tempo stesso…ma non avrebbe mai vinto….


Maria pensò molto a quello che si era lasciata alle spalle…a Chris e a Clara…erano gli unici amici che amava + di se stessa…quanto avrebbe sentito la loro mancanza….e Chris?….cosa avrebbe fatto lui?…prima di lasciarsi si erano detti di essere solo 2 amici che hanno condiviso anche altro…e che la loro separazione era la prova che tra loro non avrebbe potuto esserci + niente nemmeno se avessero voluto con tutto loro stessi…era la cosa migliore ed entrambi si sentirono sollevati da un peso che li stava schiacciando da qualche tempo… ora erano liberi di volersi bene senza dover pensare a che cosa in realtà li stesse unendo…ora avrebbero avuto il tempo di pensarsi a vicenda…se il tempo cambierà i loro sentimenti allora era davvero destino che rimanessero solo amici…


Quella mattina però Maria non ripensò a niente di tutto ciò…aveva deciso che era finita!…aveva deciso di andare avanti…aveva rimuginato fin troppo sui tempi passati…erano 7…7 lunghi mesi che viveva in una nuova città , una città che avrebbe dovuto darle tutto quello che le aveva sempre dato Monaco…e lei lo avrebbe cercato…avrebbe ricominciato a vivere come aveva sempre fatto…NON VOLEVA + ESSERE IN BALIA DEI FATTI…SAREBBE STATA LEI A DOMINARLI!!
Quel giorno la ragazza era determinata a guardare tutto sotto un'ottica diversa…partendo dalla sua classe….
Li aveva appena conosciuti e i suoi compagni non le sembravano affatto male…anzi le diedero un benvenuto abbastanza caloroso…tutti tranne una ragazza che non la degnò neanche di uno sguardo…quella ragazza era davvero bella -osservò Maria- era cosi splendida assorta nei suoi pensieri….guardava sempre fuori dalla finestra con uno sguardo perso nel vuoto…non lo sapeva nemmeno lei ma aveva un fascino particolare…le ricordava vagamente Clara…con quei capelli lisci biondi luminosi…li teneva raccolti in una coda, erano un po' scompigliati ma le davano un'aria davvero surreale…si , Maria sentiva che quella ragazza aveva in se' qualcosa di speciale…lo vedeva chiaramente dallo sguardo languido che aveva nello scrutare il cielo come se fosse un luogo di speranza e salvezza…chissà a cosa pensava….


Ma non c'era solo lei in classe…gli altri compagni la accolsero bene e durante i cambi dell'ora si ritrovava sempre uno stormo di ragazzi intorno al banco che la ricoprivano di domande di ogni tipo…
Maria non se ne accorgeva nemmeno e ,anzi, rispondeva distrattamente senza preoccuparsi di nulla…era un classico che la nuova arrivata attirasse tante persone…la cosa strana era che erano solo ragazzi…anzi forse non era strana per niente…Maria non era certo una ragazza che passava inosservata... forse era l'unica in tutta la scuola ad avere i capelli cosi lunghi e neri…in effetti di ragazze con i capelli neri non se ne vedevano molte…lei possedeva quei capelli cosi splendenti e scuri perché sua madre era di origine spagnola e aveva una costituzione del tutto particolare…erano tutti tedeschi in famiglia ma alcuni particolari fisici erano tutto tranne che nordici…Maria per esempio ,oltre ai capelli corvini , possedeva anche una statura e una corporatura del tutti unici: era alta e slanciata come il padre ,tedesco di nascita ,e con 2 profondi occhi azzurri, ma aveva le rotondità un po' + marcate della madre mediterranea….
In effetti era veramente una novità per i suoi compagni… ormai abituati al capello di platino e alla struttura scheletrica delle ragazze tedesche!
Ma Maria sembrava accorgersi della sua diversità estetica in modo del tutto differente…come avrebbe voluto non essere sempre additata da tutti….dopo un po' era stufa!…sarebbe piaciuto anche a lei essere bionda…trovava le ragazze bionde terribilmente eleganti , mentre lei di tanto in tanto si sentiva cosi insignificante nei suoi tratti + marcati e netti… nelle sue curve un po' + generose anche se non di molto…


Ma non se ne fece un problema…tanto a scuola doveva starci solo per la mattinata…il pomeriggio sarebbe stata tranquilla a casa a dedicarsi ai suoi esercizi per danza….eggià…danza…. come avrebbe fatto?…non poteva smettere di frequentare un corso , non poteva buttare al vento 7 anni di allenamenti ,gare , sacrifici e fatica,,, per niente al mondo avrebbe rinunciato…così appena la campanella annunciò la fine delle lezioni si precipitò dal capoclasse per chiedergli dove si riunisse e quando il club di danza, il compagno le diede le coordinare della palestra e Maria vi si recò senza esitare. Prese al volo lo zaino e schizzò velocissimamente fuori dalla classe saltando letteralemente banchi ,sedie e persone che le capitavano davanti…
Questo era un suo enorme difetto…correre sempre in ogni posto…e lei lo sapeva bene, prima o poi si sarebbe messa nei guai… infatti nemmeno a farlo apposta appena varcata la soglia della classe SBAM!, subito a terra coma una incapace…doveva sempre farsi notare a quel modo!??!
Si rialzò sistemandosi la gonna e chiedendo scusa alla persona che aveva praticamente investito come un treno sui binari…non la guardò nemmeno in faccia e riprese a correre senza voltarsi.
-Ahi, che male!- disse una voce..

-Ti sei fatto male capitano? ,aspetta ti aiutiamo noi!- un coro riempì il silenzio del corridoio.

-No , no ce la faccio benissimo anche da solo!! Non ho bisogno della baby sitter! - disse il ragazzo travolto con tono sprezzante.

-Scusaci tanto!- una voce emerse dal coro di ragazze che si erano radunate a "soccorrere " il ragazzo ormai impegnato a liberarsi della folla!

In disparte intanto 2 ragazze parlavano…-l'imperatore non è mai stato molto gentile con le ragazze del suo fan club!! Ehe- disse la prima e senza lasciare tanto tempo la seconda aggiunse:-" già è vero, sarà
Che si sente importante, d'altronde mi sentirei anche io cosi se fossi nei suoi panni!…nella mia classe è considerato uno snob dai ragazzi ma le mie compagne lo venerano come un attore o un modello!"

- bhe si in effetti…anche io se fossi cosi popolare mi comporterei cosi…però potrebbe essere + gentile infondo quelle ragazze lo hanno aiutato!"

Le due ragazze non poterono proseguire il loro discorso che uno sguardo glaciale le bloccò come per ibernarle all'istante….

COME FANNO LE RAGAZZE AD ESSERE COSI DANNATAMENTE SNERVANTI E ASSILLANTI….IO VERAMENTE NON NE POSSO +…SONO INSOPPORTABILI… E QUELLA DI PRIMA POI! LA FEMMINILITà NON SA NEMMENO COSA SIA!

I pensieri del giovane erano sempre + freddi, era come se niente potesse sembrargli positivo…nei suoi occhi non vi era niente…c' era solo IL NULLA.

Si allontanò a fatica dal gruppo di ammiratrici che disperate tentarono di seguirlo ma dovettero rinunciarvi, tanto lo sguardo del ragazzo era fisso a terra mentre si dirigeva con le mani in tasca verso il cortile della scuola zaino in spalla.
Tra la folla di ragazze però una di esse non demorse, si fece forza e lo raggiunse, non era una ragazza come le altre, era l'unica che il ragazzo , il capitano della squadra locale, degnava di parola , i 2 si conoscevano in effetti e lei aveva deciso di iscriversi al fan club solo perché il gruppo di manager della squadra era già al completo…non erano semplici amici ,erano come fratelli o almeno cosi era fino a qualche tempo prima…
Era sempre + difficile per lei stare dietro al suo migliore amico, sempre + perseguitato da folle di ammiratrici scatenate ,sempre + famoso e ricercato anche da giornalisti , il suo migliore amico, il grande fenomeno della Bundesliga ,la promessa del calcio tedesco, il grande Karl Heinz Schneider , detto il Kaiser, L'imperatore …era lui l'idolo del momento, era lui che da quando ha fatto il suo debutto in nazionale ha fatto parlare di se' come il principe del calcio e come il calciatore + corteggiato della lega calcistica giovanile….per la ragazza ormai i tempi passati con lui erano diventati troppo lontani che stentava a credere che il ragazzo che le camminava a fianco con lo sguardo basso e spento fosse ancora il ragazzino timido di un tempo…

KARL, COME SEI CAMBIATO, DA BAMBINI STAVAMO SEMPRE ASSIEME E OGNI COSA CHE FACEVAMO ERA AL SOLO SCOPO DI STARE INSIEME PER DIVERTIRCI…INSIEME… INSIEME, SEMPRE INSIEME, SEMPRE IO E TE…E ORA INVECE? CHE TI è SUCCESSO? DA QUANTO GIOCHI A CALCIO A LIVELLO PROFESSIONISTICO SEI DIVENTATO UN ALTRO , NON HAI + QUELLO SGUARDO CHE AVEVI QUANDO ERAVAMO ALLE MEDIE… PRIMA ERI COSI ENTUSIASTA, AVEVI GLI OKKI COSI LUMINOSI E PIENI DI VITA, COSI PIENI DI ME…E ORA INVECE?…NON 6 + LO STESSO KARL…MI HAI LASCIATO DA SOLA… DA PICCOLI AVEVAMO PROMESSO DI RESTARE AMICI PER SEMPRE E INVECE…ORA MI HAI CHIUSO FUORI DALLA TUA VITA…COME MAI? CHE è SUCCESSO KARL?…

PARIGI


Nel giro di pochi minuti il campo da calcio era deserto :gli allenamenti erano appena finiti e la nazionale francese si ritirava esausta dopo un allenamento davvero fuori dal comune….non erano mai stati cosi messi alla prova dall'allenatore…in effetti dopo la sconfitta subita dalla Germania negli ultimi europei gli allenamenti erano davvero diventati + pesanti…ma non per tutti.

Il capitano non sembrava sentire alcun segno di stanchezza mentre i suoi compagni si lasciavano cadere sulle panchine…ma lui no…non Pierre le Blanc…il giovane attacante ricordava ancora l'umiliazione subita da Schneider…ma non era solo quello che lo spingeva a concentrarsi unicamente sul calcio.
Il capitano non era mai stato cosi preciso e costante nelle partite come lo era negli ultimi tempi…c'era qualcos'altro che lo tormentava anche se non lo voleva ammettere nemmeno a se stesso…lei era partita, lo aveva lasciato cosi, dal nulla ,senza nemmeno dargli il tempo di realizzare che non la avrebbe rivista per un bel po' di tempo…e ora l'unica cosa che gli era rimata di lei era quella lettera…un misero biglietto + che una lettera ,un foglio con scritta solo una parola "ADDIO"…
Fu un colpo pesante per Le Blanc che non aveva mai sperimentato in prima persona cosa volesse dire essere abbandonato, era lui quello che di solito seduceva le ragazze e le scaricava con tanta facilità…e ora invece?? Finalmente aveva capito quello che aveva fatto a tante ragazze…aveva spezzato tanti cuori che orami il suo sembrava essere inarrivabile…ma infatti…SEMBRAVA…

Da un po' infatti si era dedicato esclusivamente al calcio… a migliorarsi… e il motivo era che ,oltre che suo rivale in campo, Schneider era anche il suo nemico in amore…o almeno cosi era stato prima che Rosmarie cedette alle attenzioni dell'affascinante adone francese piuttosto che a quelle del campione tedesco.

Ma qualcosa non andava lo stesso…però Pierre non sapeva che cosa fosse… il punto di rottura fu proprio questo: lui non aveva il minimo sospetto che la ragazza avesse cambiato idea….d'altronde come era possibile non amarlo??… tutte le ragazze erano pazze di lui e nessuna si sarebbe mai sognata di rifiutare il ragazzo migliore sulla piazza!!!… o almeno cosi era sempre stato abituato a pensare lui…

Eppure fu proprio lei a fargli cadere tutte le sue convinzioni, tutti le sue certezze , tutti i suoi punti saldi.

Pierre era davvero cambiato da quando Rosmarie aveva lasciato la lui e la Francia…erano passati circa 3 mesi….erano appena iniziate le vacanze estive e i 2 ragazzi inizialmente avevano deciso che le avrebbero passate girando per tutte le città francesi per visitarle e per andare a trovare tutti gli amici che si erano fatti nelle varie zone della nazione durante i tornei calcistici a cui il ragazzo aveva partecipato…ma cosi non accadde….lei se ne andò con il padre…non sapeva esattamente dove ma di certo in giro per il mondo a scoprire nuovi talenti…cosi Pierre passò quei caldissimi mesi ad allenarsi solitario per tutti i campi da calcio della provincia… nonostante la solitudine il ragazzo decise di partire comunque ma avrebbe cambiato il suo itinerario, non avrebbe visitato le città ma avrebbe girato per tutte le campagne francesi per allenarsi e capire meglio la situazione e le parole della sua ragazza
…ex - ragazza… come aveva potuto? In che cosa aveva sbagliato? Non se lo riusciva proprio a spiegare…


E ora era ritornato tutto come un tempo…solita vita di sempre: allenamenti, scuola, compagni e impegni vari per la nazionale…
Nonostante tutto era contento di rivedere i suoi amici dopo una lunga estate di isolamento e di introspezione che però non aveva dato i frutti desiderati….anzi era riuscito a deprimerlo ancora + di prima…

Comunque quela mattina prima degli allenamenti aveva rincontrato tutti i suoi compagni e anche il suo amico Luis Napoleon ,che oltre ad essere un amico di fiducia costituiva la spalla perfetta per il capitano in squadra. Ma Pierre notò che anche l'amico aveva qualcosa di diverso…era decisamente euforico ,cosa che non era mai stato prima. Il capitano non esitò ad informarsi e fu lieto di sentire le belle cose che l'amico gli raccontò…cosa belle che però in Pierre risuonavano come triste, nostalgiche.

-Sai c'è una ragazza con cui mi vedo, , l'ho conosciuta al mare, è anche lei di Parigi ma frequenta la scuola privata di Ville Renoire …la seconda per importanza dopo la nostra! - era sempre lo stesso, Napoleon era sempre lo stesso ragazzo attaccato alle cosa materiali e non a caso sottolineò la provenienza della ragazza da una scuola molto facoltosa della città.


-…E poi è davvero bellissima , non sono mai stato con una ragazza come lei…quando ci siamo conosciuti in spiaggia mi si sono illuminati gli occhi…-
Bla bla bla…l'amico non la smetteva + di elogiare la sua nuova preda …Pierre non ce la faceva + ad ascoltarlo parlare…cosi tagliò corto e se ne andò in classe a dormicchiare sul banco…Era davvero cambiato, prima non lo avrebbe mai fatto ,non perché non lo facesse sembrare macho ma perché non gli era mai capitato di arrivare a scuola cosi spento…non gli era mai capitato di arrivare a scuola cosi presto senza essere assalito da uno squadrone di ragazze armate di ogni tipo di regalo per il suo compleanno che cadeva durante il periodo estivo e che quindi non avevano potuto dargli a tempo debito…

Si sentiva sollevato, avrebbe finalmente passato una mattinata in tranquillità, concentrandosi solo alle lezioni… o almeno ci avrebbe provato…
Ma diversamente da come aveva previsto si girò a guardare i banchi illuminati da un sole accecante, guardava attentamente tutte le loro superfici spostando lo sguardo di fila in fila fino a che non giunse al posto in cui sedeva l'anno precedente: c'erano 2 banchi li…uno per lui e l'altro era di Rosmarie …quanti ricordi in un anno di scuola… ma distolse subito lo sguardo per guardare altrove : aveva deciso di smettere di farsi male, sarebbe ritornato il Le Blanc di una volta , il latin lover francese, il casanova che era sempre stato, il Don Giovanni di sempre!

Le ore passarono lentamente e tra un cambio e l'altro qualche ragazza gli si avvicinava per dargli qualcosa… alla fine delle lezioni il capitano si ritrovò sommerso da una montagna di regali…nemmeno a natale aveva ricevuto tanti doni…che cosa ne avrebbe fatto? Erano davvero tantissimi tra dolci ,magliette, lettere d'amore e cose simili…tutte cose inutili pensava…però era anche piacevole sentirsi cosi amati senza il bisogno di fare o dire nulla.

Finalmente arrivò il momento di allenarsi…per lui non fu traumatico ma per i suoi compagni sembrò di non sapere nemmeno come fosse fatto un pallone!!…negli spogliatoi Pierre radunò i suoi regali e cercò un modo per farli stare tutti nella borsa di calcio ma dovette arrendersi all'evidenza : erano davvero troppi anche per un borsone grande come il suo!…cosi fu costretta a dividere qualche dolce con i suoi compagni…mangiarono tutti qualcosa e alla fine uscirono tutti insieme…Napoleon fuggì letteralmente e l'unica cosa che disse distrattamente correndo come un pazzo fu solo :" devo andare da una persona…scusatemi se non torno con voi! Ai vediamo!!"…eehh… anche lui era vittima di quella magia chiamata innamoramento e a malincuore il suo capitano non glielo consigliava…anche se non voleva e anche se sembrava impossibile ,avrebbe sofferto e Pierre non voleva vedere anche il suo amico ridotto come lui tempo prima…ma preferì non fare la figura del padre e di lasciarlo fare…magari per il suo amico sarebbe stato diverso, magari Luis non avrebbe sofferto come lui…
Un po' lo invidiava…infondo gi mancava sentirsi cosi bene…con Rosmarie era davvero fantastico…o almeno cosi lo era all'inizio…

Pierre si sentiva veramente a suo agio con lei, la ragazza era cosi dolce, disponibile ma soprattutto aveva un sorriso così luminoso che avrebbe potuto accecare chiunque… la sua Ros era davvero splendida con quella sua espressione da bambina ingenua che però sapeva far trasparire una sensualità tale da inebriare completamente il giovane latin lover…era davvero cosi, la piccola francesina lo aveva stregato con la sua semplicità e la sua gioia di vivere… forse lei era tutto quello che Le Blanc avrebbe potuto chiedere al mondo…perché allora se ne era andata? Perché lui non poteva essere felice?

Tutti i ragazzi della squadra si stavano lentamente avviando verso le proprio case …il tramonto rosso illuminava le strade deserte…a quell'ora le persone erano in centro per godersi il panorama + romantico e tranquillo della giornata, il tramonto sulla Senna , il fiume tinto di porpora e il vento di fine estate… era di certo quello il periodo + bello dell'anno…

Pierre solitario stava quasi entrando a villa Le Blanc quando il grande cancello si spalancò senza che lui avesse suonato…i suoi domestici sapevano ormai tutti i suoi orari e anche se tardava di qualche minuto erano sempre pronti a servire ogni suo capriccio… erano davvero una famiglia prestigiosa ma nonostante tutto Pierre vedeva poco la sua famiglia, era stato molto solo da piccolo ma i suoi non gli avevano mai fatto mancare niente ,aveva tutto quello che poteva desiderare un qualunque bambino ma a distanza di tempo sentiva questa solitudine riflettersi in lui….sentiva di essere stato comunque attraversato da quello strano sentimento che non sapeva spiegare… anche se i suoi genitori non erano con lui era stato cresciuto dai domestici come se fossero una grande famiglia e ora però sentiva che non era sufficiente, sentiva che avrebbe voluto averli vicini almeno quando era piccolo… però doveva anche ammettere a se stesso che il fatto che sia quasi sempre da solo in casa era molto vantaggioso…l'anno precedente non avrebbe mai rinunciato alle serate da solo o con Rosmarie, era questo il lato conveniente: lei poteva rimanere da lui la notte ogni volta che voleva… Pierre ricordava con molta nostalgia le notti passate con la sua ragazza…erano cosi felici un tempo… la prima volta che passarono la notte insieme fu veramente splendida… Rosmarie era andata da lui a cena per non lasciarlo da solo…si piazzarono davanti al camino subito dopo, sdraiati per terra mentre riguardavano le coppe e l'album delle foto della squadra…quella sera si unirono per sempre, si legarono in modo assoluto…
Fu tutto naturale sia per lei che per lui… era tanto che Pierre aspettava quel momento… accadde tutto all'improvviso: per caso si ritrovarono sul grande divano bianco del salotto ,accoccolati sotto un maxi piumone invernale…faceva davvero freddo quella sera…Pierre abbracciava la ragazza teneramente mentre lei si rannicchiava nel suo petto come una gattina… nel giro di pochi attimi i loro corpi cominciarono a muoversi da soli come se una forza maggiore li guidasse…il capitano francese la teneva, non le avrebbe mai permesso di andarsene,…persi in un turbinio di emozioni e di fusioni non si accorsero di aver ormai lasciato cadere tutti i vestiti per terra…ormai non sarebbe + servito a niente fermarsi…ormai i loro animi erano legati indissolubilmente…e i loro corpi allo stesso modo si muovevano come una macchina perfetta… era come se fossero nati apposta per fare quello, per amarsi in quel modo cosi dolce e sensuale , cosi puro e provocante, dolce e malizioso allo stesso modo… quella notte la ragazza crebbe… Pierre le fece scoprire l'amore ,un amore fantastico che lei non osava nemmeno immaginare!

Fare l'amore era un pensiero cosi lontano dalla mente di lei che non immaginava potesse essere cosi bello e profondo… lei lo Ros lo osservava muoversi su di lei… non era mai stato cosi bello come in quel momento il suo capitano, non era mai stato cosi magico…ogni suo particolare le sembrava perfetto , i suoi capelli castani e i suoi occhi azzurri… in quel momento le sembrarono diversi dal solito, il suo volto… il suo petto muscoloso e contratto, poteva percepire la schiena e i suoi movimenti con il semplice tocco della mano…ma la cosa che + la attraeva era l'espressione felice e soddisfatta di Pierre.
Non era malizioso anzi, sembrava assaporare ogni momento del loro rapporto , e il suo volto cambiava espressione ad ogni incontro della loro pelle…

Il capitano dal canto suo si sentiva un re, sentiva di aver finalmente avuto la possibilità di rendere delice la ragazza che tanto amava…
La osservava mentre le sfilava i vestiti… era davvero splendida… una venere dai capelli rossi, una pietra preziosa nelle sue mani … ed ora erano li assieme e stavano facendo l'amore…tutto quello che potevano desiderare… era tutto quello che mancava per rendere la loro storia perfetta ed ora c'era anche quell'aspetto…l'aspetto fisico…il ragazzo sentiva che aveva tutto…ma non poteva immaginare che quella felicità sarebbe presto svanita…

Di colpo Pierre tornò alla realtà…è vero tutto era intriso di ricordi…ma lui orami ci era passato sopra… Ros era solo un fantasma e non sarebbe dovuto + tornare a tormentarlo…avrebbe solo pensato a stare bene come faceva prima… sempre da solo, libero da ogni legame…vivere alla giornata…e anche il pensiero dei suoi genitori si faceva lontano…Pierre era deciso: NON AVEVA BISOGNO DI NESSUN ALTRO PER VIVERE, CI SAREBBE STATO SOLO LUI AL MONDO…LUI E NESSUN ALTRO!
FUJISAWA


C'era molto fermento quella mattina per le strade della piccola cittadina. Era una domenica serena e proprio quel giorno un lieto evento avrebbe rischiarato gli animi da troppo tempo cupi di alcuni giovani ragazzi.

Verso le 9.30 di mattina di fronte all'entrata della scuola superiore si radunarono tutti i componenti della New Team più le 3 manager… avevano tutti un'aria davvero allegra nonostante qualcuno di loro avesse ben pochi motivi per esserlo, ma per quella giornata avrebbero tutti dimenticato ogni problema… non avrebbero affrontato nessuna partita e non dovevano nemmeno riunirsi per prendere decisioni riguardo il prossimo torneo ormai alle porte….no… quella mattina il calcio non sarebbe stato presente se non a livello teorico…

Lui stava per tornare.


Tutta la squadra si apprestava a mobilitarsi per raggiungere l'aereoporto…volevano tutti riabbracciare il loro amico…erano tutti inebriati dai ricordi e durante il viaggio non fecero che ripensare alle 1000 avventure passate insieme… come sembravano lontani quegli anni in cui erano tutti solo dei bambini, bambini ingenui…troppo ingenui…

Appena arrivarono si precipitarono ai tabelloni per vedere gli orari, controllare le uscite e via di seguito…non erano tutti li però…mancava qualcuno…il capitano non c'era, era partito da 1 anno per il Brasile dove avrebbe potuto diventare un calciatore completo e affinare la sua quasi perfetta tecnica… eggià, il grande Oliver Hutton era uno dei grandi assenti nella squadra che ne aveva certamente risentito… ora, oltre a Price che mancava da circa 2 anni, anche l'altro pilastro era andato via…

Ma per fortuna Lui stava per tornare…

Bruce e Ted si affrettarono a cercare l'uscita e vi si piazzarono davanti attendendo con ansia che le porte scorrevoli si aprissero…a loro si avvicinò Patty con il suo ormai tipico tranquillo e discreto…
Come era cambiata in quegli anni…era strano, davvero strano vederla cosi. Fino a quando aveva 10 anni era un maschiaccio appassionato di calcio, era tutto tranne che femminile, cosi chiassosa e con quel suo carattere aggressivo……… come cambiano le persone!! Ora non si poteva dire certo che fosse come allora!…oh no…decisamente no!…
Quella mattina indossava una camicia bianca con abbinata una gonna lilla…era davvero fine…nessuno l'avrebbe mai detto…non si era impegnata molto per prepararsi, infondo non le importava essere elegante per quell'occasione: le bastava essere a suo agio , doveva riabbracciare un suo vecchio amico no?!


- uffa, ma tra quanto arriva??…io sono stanca!!!- una voce femminile spezzò il silenzio teso che regnava tra tutti.
Susy era l'unica ad essere indifferente all'evento, lei non lo aveva mai visto prima, era arrivata quando lui ormai li aveva lasciati ed era normale non provare alcuna emozione particolare.

- calmati Susy, vedrai che ce ne andremo presto…- Patty la tranquillizzò con poche parole… Susy aveva molto rispetto e considerazione per la sua manager… era stata lei ad aiutarla ad inserirsi al meglio all'interno della squadra e anche se per un certo periodo erano stare rivali lei non aveva mai avuto comportamenti strani o infantili…al contrario, Patty aveva saputo gestire quella situazione con grande maturità…aveva sempre fatto finta di niente e in quel modo aveva protetto sia se stessa che le sue amicizie.

IL VOLO PROVENIENTE DA AZ957 PROVENIENTE DA PARIGI è IN ARRIVO DALL'USCITA 24

Una voce dall'alto parlante annuncìò quello che stavano aspettando tutti.
Dopo una decina di minuti le persone cominciarono ad uscire dal deposito bagagli e tra queste una figura sbucò da dietro le altre. Era lui…

Era proprio lui : Tom Becker era tornato!

Gli si fecero incontro tutti i ragazzi che gli saltarono letteralmente addosso facendogli cadere il borsone e le altre 2 valige che aveva con sé… Patty rimase in disparte con Evelyn e Susy…ma la seconda non potè astenersi dal rimproverare Bruce per l'irruenza che aveva avuto con il nuovo arrivato:
-Bruce la vuoi per piacere smettere di fare tutto questo chiasso?!?! Devi sempre farti notare??- concluse con il suo solito tono pungente ma subito gli altri ragazzi intervennero a sua favore - eddai Evelyn non essere cosi intransigente, infondo questa è un'occasione speciale no?- disse Paul
- dai è giunto il momento delle presentazioni no? Ebbene questa è Evelyn che anche se è cosi perfida con il nostro Bruce si sa che sotto sotto …..-

I 2 arrossirono e Becker accompagnò le risate della squadra… era davvero buffo vedere Bruce intimidirsi per le battute che lui stesso era solito fare al suo capitano anni prima!!
-quest'altra invece è Susy ,lei e Eve sono le 2 nuove manager oltre a Patty…-

-….ciao Tom,ci sei mancato sai?…- una voce giunse da dietro le 2 ragazze - Ciao Patty!!! È tanto che non ci si vedeva…come sei cambiata!!!- si sorrisero , era davvero bello rivedersi dopo tanto tempo… erano stati amici e anche se lui era certamente + legato al resto della squadra il momento di dirsi addio era stato allo stesso modo triste e doloroso.

Il gruppo di ragazzi decise di accompagnare il ragazzo a casa… sarebbe rimasto da solo nella casa del padre fino a che lui non fosse tornato… non era bello lasciare un amico da solo.
Presero di corsa il primo pullman per tornare nella zona abitata della città, Becker si sedette in un posto in mezzo mentre tutti gli altri gli si piazzarono intorno per sapere tutto quello che aveva fatto in quegli anni mentre non si erano visti a parte durante i mondiali…

Durante tutto il tragitto ripercorsero insieme i momenti passati assieme, fu come rivivere le stesse emozioni di un tempo, un tuffo nel passato… la New Team gli raccontò dei tornei, dell'eterna rivalità tra Lenders e Holly , della sua partenza per il Brasile e dei vari cambiamenti in squadra…

Dai posti + lontani le ragazze invece sembravano non curarsi del nuovo arrivato: Patty era come sempre assorta e persa nei suoi 1000 pensieri che non le davano tregua , Evelyn era troppo impegnata ad osservare il suo Bruce per poi rinfacciargli tutte le stupidaggini e tutte le brutte figure che avrebbe fatto…
Susy invece era strana… lei era sempre stata come una nuova Patty, lei era esattamente vitale e gioiosa come lo era stata la prima manager anni fa, era come una bambina che guardava il mondo con occhi avidi di conoscenza …adesso invece era anche lei stranamente assente ,cosa + unica che rara visto il suo temperamento irrequieto!

"Però! Che bel ragazzo, non me lo immaginavo certo cosi questo Becker…" pensava tra sé e sé… non c'era che dire… il ragazzo era davvero cambiato rispetto a come era da piccolo anche se Susy certo non lo poteva sapere. Dal sedile dove stava la ragazza riusciva a scorgere leggermente la testa di Tom , illuminata dai raggi scarlatti del sole che ormai reclinava ad ovest…
Lo aveva appena conosciuto ma alla ragazza era rimasto impresso quel sorriso luminoso …era la prima persona a cui vedeva brillare il volto per un semplice sorriso…era come lei…anche lei aveva quella gioia e quella luminosità quando era felice…
Possibile?, era davvero possibile che stesse pensando a lui? Ma no, non poteva essere, lei amava solo una persona e la avrebbe amata finchè ne avesse avuto le forze, finchè fosse stata in grado di attendere… lei continuava ad amare il suo capitano e la sua lontananza non era un problema come lo era per Patty… no, per lei no… e la cosa a volte la faceva riflettere… perché? Lei non sentiva la sua mancanza… eppure avrebbe dovuto…alcune volte era persino arrivata al punto di credere che forse la nostalgia non c'era perché Hutton per lei è sempre stato un mito, cosi lontano che nel profondo del suo cuore non è mai esisitito, che non è mai stato presente, che non è mai stato reale… forse lui era sempre stato cosi ideale per lei che il fatto stesso di non averci avuto alcun rapporto di amicizia profonda, alcun confronto umano, alcuna conoscenza diretta la ha portata ad amare solo quello che lei immaginava e non quello che in realtà era…lei d'altra parte non avrebbe potuto sapere chi era veramente il suo capitano…


Ed ora invece? Cosa stava succedendo? Stava accorgendosi che era arrivato un ragazzo che le ricordava se stessa, un ragazzo in cui traspariva una gran serenità, il cui sguardo le era rimasto in mente , uno sguardo durato nemmeno una frazione di secondo eppure cosi profondo e quieto…bhe non poteva nemmeno negare che anche il suo aspetto non le era rimasto indifferente… dal nulla si era vista comparire di fronte un tipo alto ed atletico, con un fisico degno di un modello…
Lo aveva osservato bene in effetti quando si accorse che era lui quello che stavano aspettando all'aereoporto … aveva notato subito la perfetta muscolatura che si intravedeva dalla camicia bianca; le grandi spalle terminavano con 2 braccia toniche con i muscoli contratti per il peso dei bagagli, le gambe -estremamente lunghe- erano fasciate da un paio di pantaloni neri leggermente aderenti sulle cosce…altrochè, aveva proprio un gran fisico! Ma non era solo questo che lo particolarizzava, un fisico del genere è tipico dei calciatori e Susy di muscoli che corrono da una parte all'altra di un campo ne aveva presente eccome!

Ma in questo ragazzo c'era qualcosa di completamente diverso, aveva visto in lui un genere di persona che non aveva ancora conosciuto e lo aveva capito semplicemente dalla stretta di mano che si erano dati… quell'immenso sorriso pacifico che le aveva fatto… aveva avuto una strana reazione a quel momento…lo aveva guardato come se fosse stata sorpresa e probabilmente avrebbe continuato a farlo se lui non fosse passato a salutare Patty che conosceva da tempo a cui aveva molte + cose da dire…

Quel suo viso…continuava a cercarlo tra le ombra dei sedili…ma non lo trovava…era davvero necessario cercarlo? No, era questa la risposta. Lo aveva osservato attentamente quindi poteva anche non vederlo per ricordarselo… aveva dei morbidi capelli castani che gli cadevano talvolta sugli occhi ,castani a loro volta,… era pallido di carnagione ma le guance erano rosee… era grande, si vedeva che aveva la stessa età dei suoi amici …esattamente non sapeva se erano coetanei o cosa, Becker comunque doveva avere 17 / 18 anni… era chiaro, anche se il suo viso aveva un colorito tipico dei bambini, quelle gote rosa e quella espressione tenera… non c'era dubbio, Tom era davvero diverso dagli altri e Susy aveva capito che se quella figura le stava da ormai 1 ora in testa senza lasciarla libera di pensare ad altro era solo perché dopo Hutton era il primo ragazzo che le piaceva…

Si le piaceva… non se ne sarebbe vergognata, ma non sapeva esattamente come definire il suo "mi piace"…era una attrazione particolare… difficile da descrivere.
La ragazza sentiva che quel ragazzo aveva un qualcosa di speciale che la attirava ma nonostante tutto non moriva dalla voglia di conoscerlo… insomma… non aveva voglia di mettersi in discussione ancora… non voleva e basta… aveva capito a malapena di non essere veramente innamorata del suo capitano che prima invece avrebbe seguito in capo al mondo ed ora non avrebbe certo sbagliato ancora a giudicare quello che sentiva per qualcuno…
No, no, ora prima di dire cosa sentiva avrebbe aspettato di conoscere qualcuno, non voleva + essere la solita bambina che una la parola amore con tanta facilità, ora avrebbe cercato di capire cosa avesse quel Becker di tanto strano che percepiva in sua presenza…

Si, lo avrebbe capito…non gli piaceva sentirsi cosi persa a causa di uno sconosciuto…
Susy cadde dai suoi ragionamenti e dai suoi pensieri quando il pullman fece una frenata brusca e la poveretta si ritrovò con la faccia schiacciata sul sedile di fronte al suo…-ahi!, che male, ma come giuda questo!??!- disse portandosi le mani al naso e con i lacrimoni agli occhi!
Evelyn che era seduta accanto a lei non potè fare a meno di ridere per la faccia che la sua amica aveva fatto…era troppo buffa!
Non si accorsero nemmeno di essere arrivate e in poco tempo tutto il gruppo di amici scese dell'autobus e si diressero verso la scuola ,ormai diventato il loro punto di ritrovo. Una volta arrivatisi decisero di dividersi visto che alcuni di loro abitavano un po' troppo lontano e non avrebbero potuto accompagnare Tom fino a casa, infatti Bob ,Alan ,Johnny e Bruce con Eve dovettero salutare gli altri e dirigersi verso un altro quartiere di Fujisawa.

Anche altri decisero di salutare gli amici, tra questi anche Susy che senza farsi notare svanì nel nulla…
Desolato , Becker realizzò di essere rimasto da solo ….-Begli amici!! Avevate detto che mi avreste accompagnato a casa!!ehehe… dai ci vediamo a scuola, da qui posso proseguire da solo!-
Ma non potè aggiungere altro che una timida voce lo fermò, era Patty che diversamente da tutti andava nella sua direzione: -Tom ti accompagno io per un pezzo, tanto devi passare davanti a casa mia! Ok?-
Becker rispose gentilmente all'amica…


Camminarono per un po' senza dire niente ,guardando solo la strada scorrere sotto i loro piedi che proseguivano quasi automaticamente verso casa… a colmare quel momento privo di suoni fu la voce di Tom che per dire qualcosa cominciò a chiedere cosa avesse fatto l'amica in tutti quegli anni e a parlare su quanto fosse cambiata… non avrebbe mai detto niente di male se solo non avesse toccato quell'argomento che Patty aveva ormai rimosso dalla sua mente o almeno ci stava provando da tempo…ci provava e ogni volta che sembrava riuscirci quel fantasma tornava a tormentarla e a persegiutare la sua anima che ormai credeva dannata tanto dolore stava sopportando!

"Non avrebbe dovuto dire quel nome, non avrebbe dovuto entrare il quel argomento… non lui, basta, non farlo, smettila ti prego…" dentro di sé la manager invocava Tom come se lui la potesse realmente sentire, sperava che le grida del suo cuore potessero giungere anche a quello dell'amico ma cosi non era e Becker finì per farle quella domanda tanto odiata: - allora Patty, Holly è partito un anno fa vero?… tu come stai?- no…perché? Era cosi impossibile dimenticarsi per un attimo di quel nome, non ce la faceva +…tutti sono convinti che dopo tanto tempo ci si abitui e in un certo senso si dimentichi di pensare a qualcuno che non si vede praticamente mai, ma cosi non è… o almeno per lei cosi non era stato…lo avrebbe voluto , avrebbe desiderato essere come quelle sciocche ragazzine che dicono di sapere cosi sia l'amore e invece non sanno nemmeno gestire una semplice cotta!

- si Tom, Holly se ne è andato in Brasile circa un anno fa…era 22 agosto quando ha preso l'aereo… da quel giorno sono cambiate tante cose…- quando disse tutto ciò si limitò a guardare in basso ,ormai Patty non sapeva + cosa dire del suo capitano…si scrivevano si, ma non + di una lettera al mese in cui lui le diceva tutti i progressi e le partire che faceva a calcio…era inutile, anche da lontano non ha tempo per accorgersi dei suoi sentimenti…ormai la rassegnazione era l'unica salvezza per la ragazza che però infondo a cuore era arsa dai dubbi… voleva rassegnarsi ma se non fosse stato il caso?…se poi lui avesse deciso di tornare?…che doveva fare? Tagliare definitivamente i legami col passato o aspettare ancora come continuava a fare da sempre?…

Becker capì che nell'espressione dell'amica c'era tanta pena e anche se ormai aveva già detto troppo decise di cambiare discorso e chiudere l'argomento…non voleva combinare un danno + grande di quello che già doveva essere dato il cambiamento radicale di Patty!

Superò l'amica, le fece un grande sorriso dei suoi, guardò il cielo e socchiudendo gli occhi : "SONO A CASA"…disse ad alta voce. Patty si distolse dai cupi pensieri e guardò l'amico… si era tornato, almeno uno di loro si era deciso a tornare da lei…uno delle tante persone che aveva preso strade diverse dalla sua, strade che avevano le avevano fatto dire addio a tante persone , strade che la stavano facendo restare sola… strade che la stavano divorando…

 

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